E' possibile che una stessa struttura amministrativa abbia più codici univoci a seconda degli uffici. Il codice univoco è anche noto come CUU (Codice Univoco Ufficio) o come Codice Ipa, che sono di fatto la stessa cosa.
Come ricevere documenti sull'applicazione di fatturazione elettronica Oltre alla possibilità di ricevere il file fattura direttamente all'interno del Portale Fatture e Corrispettivi dell'Agenzia delle Entrate, opzione che verrà sicuramente scelta dalla maggior parte dei privati cittadini che saranno destinatari di fatture elettroniche, l'altra modalità di ricezione di una fattura è l'indirizzo PEC. Naturalmente, è importante ricordare che in questo caso sarà necessario attrezzarsi con appositi software che permettano la visualizzazione e lettura dei file fattura in formato XML, poiché è proprio in questo formato che verranno recapitate le fatture. Infine, ricordiamo ovviamente la ricezione di fatture tramite Codice destinatario: l'opzione probabilmente più comoda per tutti coloro che sono dotati di applicazioni o software che permettono anche la ricezione di fatture elettroniche. Per i possessori di Partita IVA, il Codice destinatario è un insieme di 7 caratteri (lettere e numeri), assegnato in modo univoco ai soggetti titolari di un canale di trasmissione accreditato presso l'Agenzia delle Entrate.
In seguito alla registrazione del Codice, il fornitore Occhialeria S. p. A. emette fattura a Centro Ottico Rossi S. indicando come indirizzo telematico la PEC. Dato che il Codice destinatario di FOCUS FE è stato registrato, lo SDI recapiterà la fattura di Occhialeria S. a Centro Ottico Rossi S. tramite tale Codice destinatario. Pertanto, nonostante in fattura fosse indicata la PEC, Centro Ottico Rossi S. riceverà la fattura nel portale documentale del modulo FOCUS FE. Le nostre soluzioni i centri ottici Per ridurre le complicazioni derivanti dall'obbligo di fatturazione elettronica, abbiamo sviluppato un modulo con la collaborazione di aziende partner specializzate in digitalizzazione dei processi e gestione documentale. Il nuovo modulo per la fatturazione elettronica FOCUS FE, che include un portale per gestire lo scambio dei file XML con il Sistema di Interscambio, integra in modo semplice l'emissione, la trasmissione, la ricezione e conservazione a norma delle fatture elettroniche nelle procedure di FOCUS usate quotidianamente.
Più aziende possono avere lo stesso codice destinatario fatture elettroniche? Si. Infatti il Codice Destinatario non è più chiamato Codice Univoco da quando la normativa ha previsto la possibilità di utilizzare il servizio di intermediari. Il Codice SDI quindi non è unicamente dedicato alla tua, ma individua invece il canale di consegna. In altre parole, se usi il codice destinatario del tuo intermediario è molto probabile che anche altri suoi clienti usino lo stesso. Questo ovviamente non inficia minimamente la sicurezza dei dati perché a far testo resta sempre comunque la tua Quindi è impossibile che un committente riceva le fatture elettroniche intestate a un'altra, proprio perché la gestione è automatica. Se hai già attivato il nostro servizio di Fatturazione Elettronica puoi scoprire qual'è il tuo codice destinatario alla pagina FATTURE PASSIVE previo login.
Si dovrà emettere la fattura elettronica inserendo come codice destinatario XXXXXXX (7 X) e inoltrarla al sistema SDI. Contemporaneamente provvedere all'invio della fattura in formato cartaceo o PDF al cliente estero.
Una volta terminata l'installazione, tramite lo Studio di SuiteCRM (sezione che si trova nel pannello amministrativo) sarà sufficiente posizionare i due nuovi campi all'interno delle schermate delle Aziende per iniziare ad usarli. Non è necessario utilizzarli in coppia, può essere utilizzato anche un solo campo.
Da gennaio 2019 è obbligatoria la fatturazione elettronica, scopri come ottenere il codice SDI. fattura elettronica Dal 1° gennaio 2019 è obbligatoria l'emissione della fattura elettronica a discapito di quella cartacea. Al fine di rendere più semplice la direttiva imposta dal governo, l'Agenzia delle Entrate e altri siti specializzati in tale attività, hanno messo a disposizione una serie di servizi gestibili da remoto che includono la possibilità di gestire e generare le fatture, oltre a poterle trasmettere e conservare attraverso il Sistema di Interscambio (SDI). Codice SDI: di cosa si tratta? Per poter inviare o ricevere una fattura è obbligatorio possedere un codice SDI fornito dal provider che offre il servizio di fatturazione elettronica. Si tratta di una stringa di 7 numeri legati alla partita IVA, proprio per questo motivo viene anche denominato codice univoco. Questo sistema consente di identificare il destinatario della fattura e può essere richiesto solo da soggetti titolari di un canale di trasmissione accreditato presso il Sistema di Interscambio.
La migliore soluzione per una corretta gestione Volendo riassumere ciò che abbiamo riportato sopra, la fatturazione elettronica prevede due tipi identificazione per inviare in modo sicuro il documento digitale al giusto destinatario: il codice univoco, necessario da ottenere per inviare fatture elettroniche alla Pubblica Amministrazione; la PEC, l'alternativa per i privati. Ciò che possiamo certamente affermare, però, è che il "Codice Destinatario" è una delle condizioni necessarie per una corretta trasmissione del documento e per una gestione fiscale corretta, ed è quello che le varie piattaforme gestionali hanno prevalentemente scelto come migliore strada. Altro elemento fondamentale per amministrare ogni aspetto della fatturazione elettronica, dall'invio, alla ricezione e alla conservazione, è utilizzare una piattaforma efficiente: per essere conforme alle disposizioni di legge e per organizzare in modo ordinato il tuo archivio, assicurati di fare uso di una piattaforma intuitiva che velocizzi e automatizzi le procedure dello studio amministrativo.
Nel caso in cui il destinatario di una fattura sia una Pubblica Amministrazione basta solo specificare il Codice IPA. Nel caso di destinatario Privato non è così semplice. Se il destinatario Privato della fattura dispone del Codice Destinatario è sufficiente inserire, in fattura, tale codice. Se il destinatario Privato utilizza, al posto del Codice Destinatario, il proprio indirizzo e-mail certificato (PEC) per ricevere le fatture elettroniche, bisognerà inserire 0000000 (7 0) nello spazio "Codice Destinatario" e successivamente l'indirizzo di posta elettronica certificata su cui far recapitare la fattura emessa. Se il destinatario Privato non dispone né di un Codice Destinatario né di indirizzo e-mail certificato (PEC), basterà solamente inserire 0000000 (7 0) nello spazio "Codice Destinatario". Il destinatario Privato riceverà la fattura sulla propria area personale del sito dell'Agenzia delle Entrate (sezione "Fatture e Corrispettivi"). E se il destinatario della fattura è un cliente estero?
Sto, grosso modo, finendo il trittico di firma (CADES-PADES-XADES), ma ho difficoltà a trovare verificatori per questi ultimi. Trattandosi di firme su fatture elettroniche auspicherei avere più riscontri possibile (per comprensibili motivi). Ho firmato file che il checker AdE accetta, ma è un mezzo "paciugamento". In sostanza mi piacerebbe tanto sapere PERCHE' la firma non va bene. Sarebbe anche interessante averne qualcuna (di fatture firmate XADES) per poter vedere esattamente come sono fatte. Ne esistono su ade? A me non pare Finito questo passo dovrei avere tutti i "mattoncini" (che sono un bel po') da assemblare (cribbio, sembra non finire mai! ) Allegati (271. 7 KiB) Visto 502 volte da +m2+ » 24 lug 2018, 14:52 (328. 62 KiB) Visto 467 volte Argomento "conservazione". Domanda: la ricevuta di CONSEGNA PEC è firmata dal gestore (esempio Aruba), con un certificato a lunga scadenza. A mio parere questo file (cioè l'EML con la ricevuta di CONSEGNA), a tutti gli effetti, rappresenta una conservazione di più di 10 anni della fattura (poi ci saranno le ricevutine dell'AdE PEC, ancora non le ho viste).