Nel corso degli anni gli olandesi hanno sostenuto con fermezza che non sarebbe possibile registrare un colore ed è proprio per questo si battono affinché l'iconica suola rossa possa essere ripresa da qualsiasi produttore. A questo punto, spetta alla Corte di Giustizia UE decidere se quel dettaglio ideato da Christian Louboutin è un tratto distintivo della Maison e, in quanto tale, irriproducibile. Per il momento, i portavoce del brand non possono fare a meno di ringraziare tutti coloro che hanno mostrato il loro sostegno, dichiarando di associare l'iconica suola rossa solo e unicamente al nome dello stilista francese.
1924 O il broccato di seta. 1925 Classico esempio di cinturino a T. 1926 Il satin e altri tessuti preziosi erano usati per le scarpe da sera. 1928 Non le indosseremmo forse anche oggi? 1929 Un raro esempio di tacchi altissimi. Forse un ultimo slancio prima della grande crisi del 1929. 1930 Abbastanza low profile. 1931 L'epoca d'oro di Hollywood contribuì decisamente al glamour delle calzature grazie a star come Jean Harlow. 1932 Attitudine casual, look extra chic. Foto Rex Usa. 1933 Bettie Davis conosceva il potere delle semplici décolletées nere. 1935 Vince ancora l'altezza media dei tacchi insieme a cinturini e intarsi. 1936 Look da piscina: meglio questo o le infradito di oggi? 1938 Salvatore Ferragamo ha vissuto in California negli anni 20 conoscendo così molte attrici, prima di aprire una boutique a Firenze: queste scarpe le creò appositamente per l'attrice Judy Garland. Foto courtesy Salvatore Ferragamo. 1939 Il plateau vivrà l'epoca d'oro negli anni 70, ma fece la sua prima comparsa negli anni 30.
Aveva appena finito di realizzare i prototipi della sua collezione di scarpe ispirata alla Pop Art di Andy Warhol e appena li vide notò che non corrispondevano ai disegni: l'esecuzione era perfetta, ma mancava l'energia del colore, allora rubò lo smalto rosso di una sua assistente e iniziò a dipingere le suole delle scarpe. All'inizio l'idea era quella di colorarle ogni stagione di una tinta diversa ma negli Anni '90 le donne amavano vestirsi perlopiù di nero e l'unico vezzo che si concedevano era il rossetto (e a volte le unghie) rosso acceso, per questo lo stilista decise di farne il suo tratto distintivo. La décolleté Pigalle Il modello classico è la décolleté Pigalle, nera, a punta e con tacco 12, il cui nome deriva da uno dei quartieri "a luci rosse" più celebri di Parigi, dove sono sorti il museo dell'erotismo – fondato nel 1896 – e il Moulin Rouge. Pare, infatti, che quelle scarpe fossero un omaggio alle ballerine dei locali a luci rosse e al film degli Anni '50 "Irma la Dolce", con Shirley MacLaine nel ruolo di una prostituta, che si svolge tutto nel quartiere di Pigalle.
L'arco del piede che si forma indossando le scarpe con suola rossa Louboutin è identico alla posizione dei piedi di una donna quando raggiunge l'acme sessuale. Capito? 😎 1 LE PUMP DEL DESIDERIO Christian Louboutin ha disegnato le pump più sexy del pianeta. Ha plasmato curve così micidiali intorno al piede in grado di risollevare non solo la statura fisica ma anche quella dell'autostima. Kate Moss, Irina Shayk e Alessandra Ambrosio non hanno dubbi: le pump nere So Kate e Pigalle, in vernice o pelle, sono il migliore antidoto all'infelicità 2 LA SUOLA ROSSA COME SEGNO DI APPARTENENZA Basta che un lampo rosso ci baleni davanti agli occhi per capire che una Louboutin sta incrociando i nostri passi. Il rosso lacca posto nell'incavo più intimo e discreto di una scarpa, la suola, cattura, ipnotizza e genera desiderio. Siamo fritte: tra le vittime della Sindrome da Suola Rossa anche Blake Lively -una volta ne ha comprate 40 paia in un colpo solo-, Rihanna e Emmy Rossum 3 LE MIGLIORI AMICHE DI MONSIEUR LOUBOUTIN Monsieur Louboutin vanta amicizie con le donne più belle, interessanti e carismatiche del jet-set, dello showbiz, della cultura e dell'arte.
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2. Non usare scarpe nuove Una regola fondamentale per indossare i tacchi senza dolore è non indossare mai scarpe nuove per uscire, senza averle prima utilizzate in casa. La scarpe nuove sono più rigide, devono ancora prendere bene la forma del piede per farlo aderire e causano vesciche, specialmente sul tallone e ai lati delle dita. Le scarpe con il tacco quindi vanno prima indossate per qualche ora al giorno per fare commissioni, a casa, o a lavoro, se non dovete stare tanto tempo in piedi. Al momento di uscire si saranno ammorbidite e il piede si sarà abituato alla nuova forma della scarpa. 3. Scarpe con il tacco del numero giusto Un consiglio utile per qualsiasi tipo di calzature, che si adatta perfettamente anche al caso di scarpe con il tacco, è scegliere la misura giusta. Se la scarpa infatti è più grande anche solo di mezzo numero, il piede scivola e non aderisce perfettamente alla suola. In questo modo si creano una serie di disagi che amplificano il male: le dita spingono sulla punta, la scarpa rischia di sfilarsi e ci si trova costrette a muovere il piede in continuazione per sistemarlo, rischiando anche di prendere storte e faticare a camminare.