In caso di vera e propria infezione delle alte vie aeree, magari con presenza di placche a livello del palato posteriore o delle tonsille dovrà essere un medico a valutare la necessità di intervenire con antibiotici nei casi più gravi. QUANDO LA TOSSE DEVE METTERE IN ALLARME Una forte tosse, insistente e persistente, accompagnata da produzione di muco abbondante e consistente, di colore diverso dal trasparente o chiaro-bianco, accompagnato eventualmente da febbre e sensazione di mancanza di fiato può essere indicativo della presenza di una bronchite, acuta o cronica. La bronchite acuta, di solito di origine virale o batterica, è una vera e propria infezione dei bronchi ed è costantemente segnalata dalla presenza di tosse insistente, che spesso è il sintomo di esordio. Questo tipo di tosse deve essere esaminarto prima di tutto dal Medico di Medicina Generale che saprà valutare, mediante una visita o eventualmente una radiografia del torace, la necessità delle più appropriate terapie, sia sintomatiche che anti-infettive.
I rimedi naturali È consigliabile, specie in caso di tosse grassa, consumare frequentemente bevande calde come tè e brodo, al fine di favorire una riduzione dell'irritazione delle prime vie respiratorie e rendere più fluido il muco. In presenza di muco, si consiglia di dormire a pancia in giù per evitare che il catarro si accumuli in prossimità della laringe, creando così un colpo di tosse che disturberebbe il sonno. Ti potrebbe interessare: Rimedi e farmaci per la tosse grassa Tosse cronica Esiste poi la tosse cronica, chiamata anche "tosse del fumatore". Questa si presenta ciclicamente tutto l'anno ed è causata dall'irritazione da fumo di sigaretta ed è sintomo di una costante infiammazione delle mucose respiratorie. Quando prendere l'antibiotico per la tosse che non passa? La bronchite di solito è la conseguenza di un'infezione di natura virale, quindi gli antibiotici non hanno alcuna utilità. Il medico tuttavia potrebbe prescrivervi un antibiotico se sospetta che siate stati colpiti da un'infezione batterica.
02 Febbraio 2019 Tosse da un mese: devo cominciare a preoccuparmi? Negli episodi post-influenzali il virus irrita la mucosa dei bronchi causando, in alcuni soggetti, una risposta asmatica. La tosse è un sintomo che può accompagnare tantissime malattie: polmoniti, bronchiti acute e croniche, asma, reflusso gastro-esofageo, pleuriti, pneumotoraci, tumori, problemi cardiologici, solo per citarne alcune, e può anche essere un effetto indesiderato di alcuni farmaci. Le cause di tosse di gran lunga più comuni sono l'asma e la bronchite. Negli episodi post-influenzali che si registrano in questo periodo, il virus irrita la mucosa dei bronchi e delle vie aeree causando, in soggetti predisposti, una risposta di tipo asmatico che è responsabile della tosse. Si tratta, in questi casi, di una tosse stizzosa, che si trascina per parecchie settimane, e che talvolta può diventare "produttiva". Una corretta terapia, quando è presente una componente asmatica, con farmaci broncodilatatori e corticosteroidei, anche per aerosol, è di grande aiuto e, spesso, risolutiva.
Con caratteristiche simili alle precedenti, la tosse può essere il sintomo di una infezione del polmone ( polmonite) o della pleura che lo riveste (pleurite). Altre malattie, più rare, possono provocare una tosse insistente, magari con caratteristiche del tutto particolari e che richiedono un approccio specialistico ed esami approfonditi per arrivare a una corretta diagnosi e terapia. A QUALE SPECIALISTA BISOGNA RIVOLGERSI? Qualora, nonostante le cure proposte dal Medico di Medicina Generale, la tosse e la sintomatologia respiratoria non regredissero o addirittura peggiorassero, sarà opportuno, sempre tramite il vostro Medico, consultare uno Specialista Pneumologo che valuterà i sintomi e indicherà eventualmente esami specialistici approfonditi per arrivare alla diagnosi e al trattamento più appropriato. LA PNEUMOLOGIA DI AUXOLOGICO Se la tosse non ti dà tregua, puoi contare sul Servizio di Pneumologia di Auxologico. Attivo nelle sedi di Lombardia e Piemonte, propone visite specialistiche ed esami diagnostici per valutare e curare le malattie respiratorie di adulti e bambini, dalle più comuni alle più complesse, come bronchite, raffreddore, influenza, asma, rinite insufficienza respiratoria, BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), tubercolosi e altre.
QUALCHE SEMPLICE RIMEDIO PER LA TOSSE La tosse, più sopportabile durante il giorno, può divenire un problema quando decidiamo di dormire. Lo stimolo alla tosse è solo parzialmente e difficilmente controllabile e quindi ci potremmo trovare nella spiacevole situazione di avere accessi di tosse che ci impediscono un sonno regolare. Se la tosse è provocata da un'evidente irritazione delle alte vie aeree, durante un raffreddore ad esempio, può essere utile: usare lenitivi naturali (caramelle balsamiche, miele o inalazioni vapori arricchiti di erbe ed essenze con attività antiinfiammatoria come l'eucalipto e la menta); mantenere il naso libero per evitare la respirazione attraverso la bocca usando per brevi periodi decongestionanti nasali; dormire col capo leggermente sollevato; umidificare la stanza per evitare che l'aria troppo secca inaridisca le mucose del naso e della gola e le irriti ulteriormente. Utili anche i normali antiinfiammatori da banco, che oltre che ridurre l'infiammazione hanno anche un leggero effetto anestetizzante nei confronti dei recettori della tosse.
In un 20% dei casi può però protrarsi fino a 8 settimane. Quando una tosse ad insorgenza acuta è legata ad una malattia più grave, questa segue il decorso della malattia che l'ha provocata. La tosse cronica, per definizione non scompare mai spontaneamente, tuttavia può essere guarita con il corretto trattamento della patologia che la sostiene. ATTENZIONE: la tosse è fonte di contagio Con un colpo di tosse escono dalla bocca circa 3000 goccioline di saliva, spesso infette. Per evitare di contagiare chi è vicino a noi è bene coprirsi sempre la bocca, quando si tossisce, con un fazzoletto o con la mano. COME AFFRONTARE LA TOSSE La terapia della tosse coincide con quella della patologia che l'ha provocata o con la rimozione dei fattori scatenanti (es. abolizione del fumo di sigaretta, uso antiacidi nel reflusso gastrico o broncodilatatori nell'asma, ecc). Si ricorre alla terapia antitussiva sintomatica per ridurre il disagio in corso di patologie benigne, in soggetti a rischio di complicanza o in assenza di causa identificabile o non trattabile (es.