Queste tesi furono già dichiarate infondate dallo storico Bartolomeo Capasso. [2] Stemma della ex provincia Uno dei primi simboli usato dalla città fu il cavallo, usato nella monetazione del comune di Napoli posteriore a Federico II, metà del XIII secolo, e ancor oggi presente sull'emblema della città metropolitana di Napoli. La prima attestazione documentarie dell'uso dello stemma attuale è forse un sigillo presente su un documento del 31 gennaio 1488 e perciò una delle prime ipotesi degli studiosi fu che lo stemma di Napoli discendesse da quello dei sovrani aragonesi (le famose barre d'Aragona) per il fatto che su i due simboli sono presenti gli stessi colori e che la sua adozione fosse avvenuta posteriormente alla loro conquista del regno di Napoli ad opera di Alfonso V d'Aragona, avvenuta nel 1442. In realtà il fatto che due rappresentazioni di quello che potrebbe essere l'emblema napoletano siano presenti in due documenti antecedenti, di epoca angioina, porterebbero ad anticipare la nascita del simbolo stesso.
Storia dello stemma e del comune La città fu fondata come PARTHENOPE da genti di origini greche provenienti da Cuma nel VII-VI secolo a. C. intorno alla zona dell'attuale Castel dell'Ovo. Secondo la leggenda dopo che Ulisse sfuggì al loro incanto le Sirene si uccisero, e il corpo di una di esse (Parthenope appunto) fu sospinto dal mare fino alla costa. Nel 470 a. venne fondato un insediamento attiguo che, per distinguerlo da quello esistente, venne denominato NEAPOLIS ("città nuova") al precedente fu assegnato il nome di PALEAPOLIS ("città vecchia"). Il progetto fu sostenuto da Siracusa, allora centro dominante dell'intera Magna Grecia, che ne vedeva l'importanza nella lotta contro gli Etruschi per il dominio del Golfo (che sconfisse, in alleanza con Cuma, nel 474 a. ). Dopo la conquista di Cuma da parte dei Sanniti nel 421 a. NEAPOLIS diventò uno dei principali centri di cultura ellenica. Nel IV sec. a. la città si alleò con Taranto contro Roma e fu da quest'ultima assediata e conquistata nel 326 a.
Non è esteticamente e storicamente nobile come può essere un cavallo di razza, ma è nobile d'animo. Lavoratore come pochi altri animali al del boom economico e industriale, alcune famiglie curavano la salute del ciuccio più di quella dei familiari. E poi la situazione la vedo più rispecchiante Napoli di ogni altra cosa. Le altre città per sentirsi più forti, più fiere di sé, hanno scelto simboli più "forti" (aquila, toro, zebra, grifone eccetera eccetera). Noi ci siamo distinti dalla massa ancora una volta, abbiamo prima scelto un cavallo, ma poi scherzando su noi stessi (ci vuole intelligenza in ciò), abbiamo scelto il ciuccio come simbolo. È geniale. Io vado fiero di questa cosa. みなごろし.. LIVELLO TECNICO: CARECA Posts 13, 717 Reputation +8, 139 Location Napoli non scherziamo!!!!!!!!! TOGLIETEMI TUTTO MA NON IL MIO.... CIUCCIARIELLO!!!!! Se mi sostituissero il ciuccio inizierei a tifare per la ProZozzese!!!! sará stata anche un'estate ancelottiana, ma l'autunno invece è stato proprio una buffonata.. Krol Posts 3, 160 Reputation +977 Location Bari CITAZIONE (Lo Svedese @ 24/9/2012, 21:31) Sono l'unico a cui sta a cuore il ritorno del cavallo rampante come simbolo del calcio Napoli?