40 2) M. Frank - W. Barguil, T-T 2 @1. 55 3) V. Nibali - R. Bardet, T-T 1 @1. 35 Quota totale: 2. 93 Stake: 0, 5 unità Confronto 1) Due ciclisti giovani di media levatura, al momento. Più costante e anche di maggiori prospettive il britanncio Yates. Confronto 2) Barguil è uno dei ciclisti non noti al pubblico che ha più sorpreso in queste prime due settimane, pur con qualche passaggio a vuoto... che speriamo non si ripeta oggi. Confronto 3) Qui invece siamo alle delusioni di questo Tour. Dopo le buone prove dello scorso anno il giovane francese Bardet sembra irriconoscibile. Il nostro Vincenzo Nibali, inutile nasconderlo, non ha rispettato le attese... tuttavia almeno nelle ultime tappe ha fatto intravedere segnali di ripresa e combattività, segnali di uno stato di forma che sta lentamente ritornando (buon presupposto per l'ultima settimana sulle Alpi). Puntiamo perciò sullo Squalo dello Stretto. Più che altro dobbiamo sperare che i ciclisti che abbiamo dato per perdenti nel confronto testa a testa non si trovino nella fuga giusta (in assenza dell'avversario).
- 19 km: Il gruppo ha decisamente diminuito l'andatura, tanto che Anthomy Turgis (Total Direct Energie) ha potuto scattare in faccia al plotone. Bennett ha terminato il proprio lavoro e si è fatto distanziare. È ora De Plus a dettare il ritmo. - 21 km: Il plotone ha riassorbito De Gendt proprio nel momento in cui George Bennett ha esaurito il proprio lavoro. Ora è la Ineos a tirare in gruppo, con un ritmo meno sostenuto. I cinque battistrada, tra cui Nibali, hanno sempre 2 minuti di vantaggio sul gruppo maglia gialla. - 24 km: Sembra ormai scongiurato il pericolo di vedere ulteriormente accorciata la tappa di oggi. Intanto i cinque di testa mantengono 2 minuti sul gruppo maglia gialla, che ha riassorbito gli italiani Viviani, Bonifazio e Bettiol. - 26 km: Il plotone ha quasi ripreso De Gendt e sta riassorbendo anche qualcuno dei fuggitivi iniziali. Davanti sono sempre cinque i battistrada, con tanti corridori nel mezzo. - 27 km: Périchon è rientrato su Zakarin, Nibali, Gallopin e Woods in testa.
Un errore grossolano, che solo la classe di Nibali e la vittoria odierna hanno permesso di ridimensionare. L'altra notizia di giornata è, come detto, la nascita della stella Egan Bernal. Il colombiano ha controllato, non è mai andato in affanno e, dopo l'exploit di ieri che gli ha dato la maglia gialla, ha definitivamente messo le mani sul Tour. Bernal è uno scalatore pure, a cronometro non è fermo e ha margini di miglioramento ancora incalcolabili. La Ineos, insomma, ha in casa un campione di valore assoluto, con buona pace di Geraint Thomas (lo scorso anno vincitore, quest'anno secondo) e di Christopher Froome, che quando si riprenderà definitivamente dai guai fisici troverà in casa un avversario che rappresenta il futuro del ciclismo mondiale. La 20esima tappa ha riservato anche altre notizie: il francese Julian Alaphilippe, in maglia gialla fino a due giorni fa, è andato in crisi ed ha perso il podio. Restano i complimenti per una corsa condotta da protagonista assoluto nonostante caratteristiche da corsa di un giorno.
Lassù sarà decretato il vincitore della maglia gialla. Tappa 20: impresa di Nibali. Bernal in giallo. Risultati e classifica La grandine ferma la tappa 19: Bernal in giallo. Risultati e classifica Orari tv Partenza da Albertville alle 13. 45, Cormet de Roselend tra le 14. 53 e le 15. 02, Cote de Longefoy tra le 15. 48 e le 16. 03, inizio dell'ultima salita tra le 16. 12 e le 16. 29, arrivo previsto in cima tra le 17. 29 e le 18. Favoriti Come sempre partirà una fuga e come sempre infarcita di scalatori fuori classifica, ma è sulla maglia gialla che si giocherà la contesa. Bernal è il nuovo leader, Thomas farà da scudiero o lo attaccherà? Tra i possibili rivali della Ineos potrebbero tentare Krujiswik e Buchmann, ma ancora una volta il Tour sembra nelle mani dello squadrone britannico, a maggior ragione dopo il ritiro di Pinot. C'è curiosità di capire come si comporterà Julian Alaphilippe, ma una salita così lunga e sopra i 2mila non è affatto adatta a lui. Diretta integrale Rai Due dalle 14, disponibile anche sul sito Raiplay.
La conferma di un campione che vuole dimostrare a tutti di non essere sul viale del tramonto. La nascita di una stella assoluta del ciclismo. La penultima tappa del Tour de France, la Albertville-Val Thorens di appena 59, 5 km (accorciata di 70 km a causa del maltempo) ha emesso due verdetti: la tappa a Vincenzo Nibali, la corsa a Egan Bernal. E se quest'ultimo risultato era pronosticabile alla partenza delle 14. 30 da Albertville, l'arrivo in solitaria del siciliano al termine dei 33 chilometri di ascesa finale rappresenta un'autentica sorpresa, ma dimostra ancora una volta la classe e il carattere dell'italiano. Da molti contestato durante le 20 tappe della Grande Boucle per una condizione a dir poco precaria, Nibali ha onorato la corsa da vero campione: impossibilitato a lottare per la classifica finale, mai in grado di tenere il passo dei migliori, Nibali nell'ultima settimana di corsa ha cercato (spesso riuscendo) di entrare in tutte le fughe pur di lasciare una traccia in questo Tour, uno dei più belli degli ultimi venti, trent'anni.
"Sono felice perchè questo è stato un Tour difficile. Dopo il Giro d'Italia, sono arrivato stanco, svuotato. Ho cercato di resistere, ma è stata dura. Ho ricevuto un mare di critiche, qualcuno voleva che andassi a casa, questa per me è un autentica liberazione" Negli ultimi giorni ho sentito che qualcosa stava cambiando. E così ci ho provato. Volevo vincere una tappa per onorare il Tour, non fare la comparsa. Ringrazio tutti il mio staff, e chi mi è stato vicino" conclude Nibali lanciando una frecciata alla sua Squadra, la Bahrain Merida, che a tutti i costi aveva insistito perché il siciliano partecipasse alla Grande Boucle. Tour de France, il successo di Nibali Photogallery 17 foto Visualizza Mentre Nibali parla ai microfoni, i tifosi festeggiano Egan Bernal, il primo colombiano a vincere un Tour de France. Una doppia festa perchè il successo di Bernal, 22 anni, cresciuto da dilettante in Piemonte, si assomma a quello di Richard Carapaz, primo equadoregno a vincere l'ultimo Giro d'Italia.
- 11 km: Nibali prosegue nella sua azione solitaria. Il siciliano era stato raggiunto da Woods, che poco dopo ha dovuto alzare bandiera bianca. Il gruppo maglia gialla, ormai privo di Alaphilippe, è a 1'05". Il francese circa 40 secondi più indietro. - 13 km: Nibali attacca da solo in testa! Il siciliano guadagna qualche metro sugli altri attaccanti. Intanto in gruppo va in difficoltà Julian Alaphilippe! Il francese, terzo in classifica generale, ha perso contatto e rischia di pagare molto. - 15 km: Il ritmo di De Plus ha permesso un netto calo del distacco. I sei al comando mantengono solo 1'10" nei confronti del gruppo maglia gialla. - 17 km: Sul gruppo di testa è rientrato Fraile, ora sono sei gli uomini al comando. Il ritardo del gruppo maglia gialla è tuttavia diminuito a 1'30". Dal plotone stanno perdendo contatto diversi corridori, tra cui soprattutto Richie Porte. L'australiano questa mattina era decimo e rischia seriamente di perdere la top ten a vantaggio del campione nazionale francese Warren Barguil.
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