L'anniversario rotondo dalla nascita di Andrea Pazienza (60 anni fa) pare essere stata una occasione felice non solo per testimonianze e analisi sull'importanza dell'autore – come nel nostro Speciale "PazWeek", ma anche per l'indagine e la riscoperta di opere rimaste a lungo sconosciute. Inclusi alcuni inediti. La collana "Tutto Pazienza" pubblicata da Repubblica, prodotta da Fandango per la cura di Giovanni Ferrara e Oscar Glioti con la consulenza editoriale di Luca Raffaelli (la grafica e il delicato restauro delle tavole, inoltre, sono affidati a Paolo Altibrandi), ha in effetti in serbo alcune sorprese che vi riportiamo qui. In particolare, gli inediti più rilevanti – e qui stampati per la prima volta, anche a distanza di 40 anni – saranno due: 1 – Morgante Il più noto degli inediti di Pazienza è senza dubbio un progetto giovanile, della cui esistenza si sapeva grazie a un passaggio nel celebre intervento su Paz scritto dall'amico scrittore Pier Vittorio Tondelli. Secondo i ricordi di Tondelli in Un weekend postmoderno si trattava di un fumetto andato però perduto, un adattamento del celebre poema comico-cavalleresco di Luigi Pulci: All'esame di italiano di Piero Camporesi, Andrea si presentò con una sceneggiatura a fumetti dell'intero Morgante di Pulci, che costituiva l'oggetto del corso monografico.
Una volta messo sistemato ZunZuneo, c'erano piani per mobilitare la popolazione in preparazione di una "Primavera cubana". Quando si legge su Brennan si incontra spesso la frase – "cavallo nero" [In originale dark horse, termine inglese che sta per misterioso, NdT]. Di solito ottiene quello che vuole, a qualsiasi costo, e questa scadenza ravvicinata in Bolivia (ovvero prima della fine della presidenza di Obama) sta costringendo Brennan a prendersi grandi rischi. In precedenza, Brennan si è "distinto" durante il periodo precedente al referendum che avrebbe permesso al Presidente Evo Morales di ricandidarsi nel 2019, così come durante il voto stesso. Per incoraggiare il "no", l'ambasciata americana ha mobilitato la sua intera macchina della propaganda, ha spinto in azione le ONG sotto il suo controllo, e ha destinato considerevoli fondi aggiuntivi all'organizzazione delle proteste. Il fatto che molte di queste siano culminate nell'incendio di fotografie di Morales con indosso la fascia presidenziale, è significativo.
Le agenzie di intelligence statunitensi hanno accelerato le operazioni intese a rimuovere dall'incarico il presidente boliviano Evo Morales. Tutte le opzioni sono sul tavolo, incluso l'assassinio. Barack Obama, che vede l'indebolimento del "blocco ostile di stati populisti" dell'America Latina come una delle vittorie della politica estera della sua amministrazione, intende portare a casa questo successo prima di cedere il passo. Inoltre Washington si sente sotto tiro in Bolivia, a causa della riuscita espansione della Cina nel paese. Morales sta rapidamente rafforzando le sue relazioni finanziarie, economiche, commerciali e militari con Pechino. Gli affari cinesi a La Paz sono fiorenti – la Cina sta facendo investimenti, concedendo prestiti e sta prendendo parte a progetti per assicurare una posizione chiave alla Bolivia nella modernizzazione dell'industria dei trasporti del continente. Nei prossimi 10 anni, grazie alle abbondanti riserve di gas, diventerà l'hub energetico del Sudamerica.
Ascolterei Bob Dylan tutti i giorni. Di recente, non so bene perché, ascolto spesso Let It Bleed dei Rolling Stones, oppure musica classica di fine Ottocento, come Chopin e Debussy. Molte colonne sonore di Hitchcock. Altra classica, rock anni '60, un po' di jazz. Molto Bernard Herrmann. Cos'altro vorresti dire ai fan? Non saprei… Vi serve olio d'oliva? Avete bisogno di qualcosa? La mia cucina sembra la bottega di un pakistano.
Durata: 00:29 Un giorno fa «100. 000 americani morti. E il presidente gioca a golf». Lo spot di Biden Il candidato democratico alla Casa Bianca ha diffuso uno spot in cui accusa il presidente americano - CorriereTV SUCCESSIVO Gemma: "Tina non fa altro che gufare! " Mediaset Maria: "Valentina, hai contattato Nicola? " Tina: "Maria, siamo a Uomini e Nonne" Gemma: "Valentina, non giocare sporco! " Valentina: "Io e Nicola... " Roberta: "Gemma, non ti riconosco! " Nicola: "Valentina, ti avrei conosciuta, ma... " Gianni: "Gemma, ma tu sei innamorata! " Gemma: "Alfonso, non mi interessi! " Le ''domande al buio'' con Arisa - 25/05/2020 RaiPlay Fiorella Mannoia: "Cara" - 26/05/2020 Caterina Balivo intervista Enrico Bertolino La ''Monnarisa'' - 25/05/2020 Ambra Lombardo, Luca, Giulia e la maturità al tempo del Covid-19 - 25/05/2020 Voglia di pizza? Ecco le 9 più strane del mondo Frame Quali sono le scommesse sportive più redditizie? Frame
I luoghi del cuore 16/05/2020 Parte da Todi e da ETAB l'iniziativa di votare il tempio della Consolazione quale luogo del cuore FAI! Nei giorni scorsi il Consiglio di Amministrazione di ETAB ha aderito al censimento 2020 dei luoghi del Cuore del FAI. Il censimento, oltre ad essere un'importante iniziativa per la promozione di un bene o di un territorio, durante questo anno a... Leggi tutto Lancio della campagna #WeAreItaly - #staytunedonIT 25/03/2020 Utilizzando l'autorevolezza di cui gode il nostro Paese proprio nel settore culturale, obiettivo della campagna è stimolare empatiainternazionale e lanciare un messaggio inclusivo, emozionale, basato su un comune senso di appartenenza. Allo stesso tempo, si intende diffondere il messaggio "positivo" di un Paese che, nonostante le difficoltà del mo... Leggi tutto Misure di prevensione - Coronavirus 13/03/2020 Misure di prevenzione contro il contagio da Coronavirus raccomandate dal Ministero della Salute: Leggi tutto Programma Foundation Year dell'Università di Parma 28/02/2020 Si informa riguardo il programma Foundation Year dell'Università di Parma.
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«La musica è stata cancellata, sai. La festa è finita», dice il leader dei Pixies Black Francis. «È tutto cancellato. Non ci sarà il Natale». Al momento non c'è alcuna notizia ufficiale su cosa accadrà ai concerti estivi dei Pixies, ma nel frattempo abbiamo chiesto al musicista – che ha appena pubblicato un'incandescente canzone anti-Trump con i Residents intitolata Die! Die! Die! – come sta passando la quarantena, perché non ha ancora sentito una scintilla creativa e che cosa mette sul giradischi. Come passi il tempo? Mi sono sempre detto che non ero uno da corsa al successo, uno che obbedisce agli ordini di un capo e cose del genere. Mi sono sempre considerato un artista indipendente. Questo periodo mi ha fatto capire che forse anch'io stavo correndo su una ruota come una cavia. Sto cercando di imparare a far crescere le cose, a costruirle. Ho messo su un pollaio e ho recuperato qualche gallina. Zappo il mio orticello e cresco mais e fagioli. Dobbiamo imparare a essere autosufficienti.
L'idea delle zebre è venuta a Pablo Groux, un dipendente della città di La Paz, che si ispirò a un'iniziativa adottata negli anni Novanta da Antanas Mockus, il sindaco di Bogota, in Colombia, che mise sulle strade della città decine di mimi a dirigere il traffico. Alla base dell'idea di Mockus, che era un filosofo e un matematico, era che fosse più efficace ridicolizzare gli automobilisti che violavano il codice della strada, piuttosto che multarli o cercare di intimidirli. Funzionò: le morti per incidenti stradali diminuirono. Dopo avere incontrato Mockus, Groux decise di fare la stessa cosa utilizzando persone vestite da zebre, che hanno preso il nome di cebritas, un diminutivo di zebre in spagnolo. La Paz è una città che ha visto aumentare molto la sua popolazione negli ultimi anni, per via di un trasferimento di massa dalle campagne: e con gli abitanti sono aumentati anche il traffico e gli incidenti stradali. Il programma cominciò nel 2001 con 24 zebre: all'inizio si provò a fare indossare a due persone un costume con quattro zampe, ma la cosa non funzionò per motivi piuttosto ovvi.
Parlando contro Evo Morales, l'opposizione radicale ha apertamente alluso al fatto che è passato parecchio tempo da quando la regione ha visto un disastro aereo davvero interessante che ha coinvolto un politico che era ostile a Washington… ***** Articolo di Nil Nikandrov pubblicato su Strategic Culture Foundation il 9 Giugno 2016 Traduzione in Italiano a cura di Raffaele Ucci per