Nella maggior parte dei casi, per controllare la veridicità delle scuse viene chiesto un certificato medico (66%), ma il 24% dei "capi" prova a guardare sui social media se il proprio dipendente sia in grado di lavorare o meno, mentre c'è anche chi (15%) si passa personalmente nei pressi della casa del lavoratore. Se i datori di lavoro che concedono il beneficio del dubbio, spesso non sbagliano perché non perdono il proprio tempo, è anche vero che il 18% arriva a licenziare i dipendenti che hanno mentito, fornendo scuse false. C'è da dire che il 28% dei dipendenti, secondo il sondaggio, ammette di aver chiamato dicendo di sentirsi poco bene, quando non era così; il 53% ha dichiarato di essersi rivolto al medico quando pensava che il lavoro da svolgere fosse eccessivo, mentre il 38% non è riuscito a sopportare l'idea di perdere un solo giorno di lavoro.
La scusa del secchione Alla fine però quella più sicura, anche se poi bisognerà metterla in atto, è dire a casa che non volete andare a scuola per poter studiare e recuperare argomenti su cui siete deboli. Difronte a tanta onestà e buona volontà difficilmente vi verrà detto di no. Provare per credere!
In ogni caso, per evitare di uscire con il ragazzo in questione, abbiamo bisogno di scuse credibili. Sappiamo bene già dai tempi della scuola che la madre di tutte le scuse per non uscire di casa – che sia per ragioni "goliardiche", lavorative o sentimentali – è l'indisposizione. Che è la carta perfetta da giocare per non uscire con un ragazzo, se non ci va: va benissimo un sms, anche last minute o semi tale, per dire che abbiamo avuto un attacco di nausea, o che improvvisamente ci è salita la febbre, o ancora che mentre eravamo in palestra ci siamo procurate uno strappo e sarebbe meglio se stessimo a casa con del ghiaccio sulla parte lesa. Se siamo delle brave attrici possiamo anche chiamare il ragazzo con cui avevamo un appuntamento e fingere di stare malissimo con una voce flebile e raffreddatissima. In alternativa, come valida scusa per non uscire, potremmo accampare il fatto che qualcun altro stia male (dobbiamo ricordare che la saggezza popolare lo sconsiglia, vedi mai che poi accada davvero).
Non avete voglia di recarvi in ufficio? Ecco un esempio di storielle che non dovete raccontare per evitare un giorno di fatica Lo sappiamo. Spesso il nostro posto di lavoro è l'ultimo luogo nel mondo in cui vorremmo andare. L' ABC ci illustra le 10 scuse peggiori inventate da coloro che non volevano andare a lavorare: 1 – FIACCA POST-PRANDIALE – Anche se vi siete prodotti nella più epica mangiata della storia, sappiate che nessun pranzo potrà mai giustificare un'assenza lavorativa. No, neanche se non riuscite più ad abbottonarvi i pantaloni. 2 – IL CANE DEPRESSO – Gli animali sono uguali a noi, questo è assodato. La loro cura richiede la nostra massima attenzione, e un'intera branca della medicina, la veterinaria, è dedicata alla tutela dei nostri amici pelosi. Se il vostro cane ha problemi, rivolgetevi agli specialisti, non è il caso che stiate lì a tenergli la zampina. 3 – POSTUMI DA SBORNIA – Siamo d'accordo. Magari l'ufficio non era l'ultimo dei vostri pensieri quando eravate alle prese la sera prima con l'ennesimo shot di tequila.
due colloqui e ti servono due giorni interi??? e soprattutto te l'hanno detto a Pasqua che avevi i colloqui? lo sapevi da prima, non puoi certo chiamare al lavoro direttamente domani e dire "Scusate non vengo ho l'unghia incarnita".... Per correttezza dovresti chiamare il posto in cui hai il colloquio martedì e cercare di spostarlo al giorno successivo, possibilmente se l'altro è in mattinata mettici anche questo, stessa cosa per il pomeriggio, così alla fine perdi solo mezza giornata, domani avvisi il tuo capo, e non fai la figura di chi vuole prolungare la vacanzina pasquale.... Al tuo capo poi, visto che dovrai prendere solo mezza giornata, puoi dire che devi portare un familiare a fare una visita in ospedale e pertanto starai fuori tutta la mattina o tutto il pomeriggio. I presupposti non sono molto belli però.. si avvisa all'ultimo momento, è poco serio.
2 – Non posso. Ho i pipistrelli nel capelli. 3 – Mi dispiace, mi è caduto addosso un frigorifero. 4 – Oggi non posso venire al lavoro perché mentre ero in coda in caffetteria un camion carico di farina ha rovesciato il suo contenuto nella sua cabriolet. 5 – Devo stare a casa. Un cervo mi ha colpito mentre ero a caccia. 6 – Non riesco a uscire di casa. Ho mangiato troppo a una festa. 7 – Sono caduto dal letto e mi son rotto il naso. 8 – Non posso venire. Il cucciolo mi ha attaccato il raffreddore. 9 – Mio figlio si è infilato una mentina nel naso e siamo dovuti andare al pronto soccorso. 10 – Il dipendente si è fatto male alla schiena inseguendo un castoro. 11 – Mi è rimasto l'alluce incastrato in una grata. 12 – L'impiegato ha mal di testa dopo aver girato troppi mercatini 13 – Non posso venire a lavoro. Mio cognato è stato rapito dagli esponenti di un cartello della droga mentre si trovava in Messico. 14 – Ho bevuto dell'antigelo per sbaglio e sono dovuto finire in ospedale. 15 – L'impiegata è stata colpita alla testa da un secchio pieno d'acqua mentre era al bowling.
E per questo è ancora più efficace. Se siete particolarmente bravi, a fine anno passerà inosservato il fatto che avete perso sei nonne e tre nonni. Siete figli del mondo. "Ragazzi, ho la febbre" E niente. Ce l'hai davvero. Speriamo che tu guarisca presto?