Appunto inviato da vani18 Tema di alimentazione sull'importanza e sulle caratteristiche della piramide alimentare (2 pagine formato doc) La piramide alimentare è una rappresentazione grafica, semplice ed intuitiva, delle regole per una sana e corretta alimentazione. Essa è nata dal bisogno di comunicare alle persone ciò che si dovrebbe assumere per rimanere in salute più a lungo. Oggigiorno, infatti, sono disponibili numerose informazioni e consigli, provenienti da fonti diverse, circa questo argomento, ma talvolta possono risultare piuttosto complicate e difficili da seguire. La piramide alimentare è il risultato dell'elaborazione di anni di ricerche svolte dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti d'America (USDA) al fine di migliorare le abitudini alimentari dei consumatori statunitensi. Essa è rappresentata in una figura triangolare e si basa sulla divisione degli alimenti secondo il loro contenuto di principi nutritivi, mettendo alla base della forma gli alimenti che dovrebbero essere consumati più spesso durante il giorno, arrivando al vertice del triangolo dove si trovano i cibi da assumere con cautela.
I temi più spesso sottoposti a ripensamenti e rivisitazioni, hanno riguardato il ruolo dei grassi nella piramide alimentare e nella nostra dieta. Nella piramide precedente i grassi occupavano le posizioni verso l'apice (abitudini alimentare da frequentare molto poco). Invece studi più recenti hanno determinato che solo i grassi saturi (e per lo più derivati da animali) occupavano correttamente le posizioni più "alte" nella piramide alimentare, perché i grassi di origine vegetale sarebbero dovuti stare più propriamente nei pressi della base piramidale, consentendone un'assunzione anche quotidiana. Anche la distinzione (piuttosto classica) tra i carboidrati complessi e quelli semplici è stata rivisitata perché non ritenuta più idonea per delle scelte alimentari sane ed equilibrate. Non tutti i carboidrati hanno infatti la stessa valenza nutrizionale. Quelli complessi (ad esempio il riso, la pasta ed il pane), che una volta erano collocati perennemente verso la base della piramide, secondo la nuova piramide alimentare oggi dovrebbero occupare ruoli al vertice.
«Per riuscire nell'intento occorre ridurre le porzioni di quello che mangiamo, ma puntando su alimenti di maggior pregio (per esempio biologici e a km0). Costano di più, è vero, ma hanno indubbiamente una marcia in più per difendere la nostra salute (e anche quella dell'ambiente). Il latte o il formaggio di una mucca che pascola in alta montagna, tanto per fare un esempio, ha un diverso contenuto di fitocomposti e vitamina D di quello degli animali tenuti in una stalla. Allo stesso modo, la bontà e il valore nutrizionale delle uova di galline ruspanti sono migliori di quelli di volatili allevati in batteria». NON ESAGERARE CON LE QUANTITÀ Ma puntare esclusivamente su un adeguato apporto di nutrienti preziosi (proteine, acidi grassi Omega 3, vitamine, sali minerali e fitocomposti) come garantito dalla nuova piramide della dieta mediterranea suggerita da Fontana, non sarebbe sufficiente per prevenire molte malattie. «Se consumiamo in eccesso cibi nobili, come l'olio extravergine di oliva, la frutta fresca e secca, i datteri, il pane o la pasta integrali, anche se di ottima qualità, forniamo al nostro organismo un surplus calorico che si tradurrà in un accumulo di grasso addominale e favorirà lo sviluppo di tutte quelle patologie di cui abbiamo parlato.