Colletta di Castelbianco Il villaggio telematico Comune di CASTELBIANCO (Provincia di Savona) Altitudine m. 300 s. l. m. Abitanti 320 (20 nel borgo) info turismo Nel borgo – Tel. 0182 778274 Comune – Tel. 0182 77006 Pro Loco – Tel. 339 8210990 Il nome Deriva da qualche particolarità del castello dei marchesi Clavesana, che sorgeva in posizione difensiva sull'altura che domina la stretta valle. Oggi del castello si vedono solo rovine. La storia 1202, in un documento il territorio di Castelbianco compare già tra le proprietà dei marchesi Clavesana; il castello, di piccole dimensioni e in diretto collegamento visivo con quello di Alto (Cuneo), serviva, oltre che per prevenire gli attacchi nemici, a riscuotere le gabelle e controllare i traffici dei mercanti che facevano la spola tra i territori marini e quelli piemontesi-padani. 1270, il borgo è conquistato dalla potente famiglia Cepolla di Albenga, ma ritorna ai Clavesana nel 1288. 1397, dopo essere stato feudo dei marchesi Del Carretto di Finale, entra a far parte dei possedimenti del nuovo ramo dei marchesi di Zuccarello.
Colletta è inoltre stato inerito nell'elenco dei Borghi più belli d'Italia. Un villaggio in pietra sito nella valle Pennavaira, che attira numerosi appassionati di trekking. Addio al caos della città dunque, senza però chiudere le porte al resto del mondo, che resta a portata di click. Una soluzione ritenuta geniale da molti ma non da tutti. Non sono infatti mancate le forti critiche per l'opera, premiata però come miglior restauro dall' Homes Overseas Awards 2006. Colletta di Castelbianco – Fonte Foto: Ufficio Stampa
Colletta – Appartamenti in Affitto e Vendita nel Borgo Telematico a Colletta di Castelbianco Al fine di migliorare l'usabilità del sito e le performance della campagne pubblicitarie, vengono utilizzati i dati di navigazione degli utenti sul sito (visite, sorgenti di traffico, pagine viste, etc) rilevati tramite cookie. Accetto Privacy & cookie
A Colletta, dunque, è un piacere approfittare dell'opportunità di concedersi una fuga romantica in un luogo dalle atmosfere intime, appartate e sospese nel tempo, senza dover rinunciare alla possibilità, se lo si desidera, di rimanere connessi con il mondo. Il contesto, poi, è di quelli da cartolina. I boschi verdeggianti, il profumo di timo, rosmarino e funghi, invitano a concedersi lunghe passeggiate alla scoperta del territorio. Un territorio che regala numerose attrazioni tanto per i visitatori più dinamici, che potranno concedersi lunghi trekking alla volta del Monte Alpe o sull'Alta Via dei Monti Liguri e passeggiate a cavallo tra i ciliegi e gli ulivi, quanto per gli amanti delle testimonianze del passato che, allontanandosi di poco dalle graziose casette in pietra e raggiungendo le frazioni vicine, potranno scoprire altre preziose tracce di un tempo lontano, tra cui la chiesa dell'Assunta a Veravo che domina la valle, e la cappella dell'Annunziata a Vesallo, dalle suggestioni barocche.
Tra i boschi della Val Pennavaire e il mare, nel Ponente ligure, si trova un posto davvero unico. Un posto dove il medioevo e internet s'incontrano. Dove le caratteristiche finestre listate di bianco che spiccano sui muri in pietra si affacciano sul verde profondo di una valle incontaminata; ma dentro, ad aprire le imposte, nella tranquilla penombra delle case, vi sono persone la cui attenzione è fissa sui monitor dove si materializzano i messaggi di posta elettronica e scorrono le notizie del mondo. Un tempo, per restare connessi all'esistenza, bisognava andare nell'agorà, nel foro, in piazza, al caffè – abitudini che recavano il senso della comunità. Oggi, dove tante solitudini mischiate non fanno una piazza, ci si può sfilare dall'obbligo di condividere con altri gli spazi urbani e lavorativi sempre più caotici e impegnativi. Si può scegliere l'agorà elettronica, ritirarsi – quando si può o si vuole – nell'eremo telematico di Colletta. E in un attimo, disconnettersi da tutto e ritrovarsi – realmente – a camminare per un carrugio tra case di pietra antica, a respirare l'aria del bosco o a prendere il sole in terrazza, pensando in pace alla prossima mossa.
Agriturismo A Ca' du Ricci Cucina tipica ligure con verdure del nostro vicino orto. Possibilità di pernottamento. Villaggio del XIII° sec., recuperato e sapientemente ristrutturato. Posizio- ne panoramica per una vacanza di assoluto relax. Project navigation
89 recensioni 3 domande e risposte Eccellente 54 Molto buono 25 Nella media 7 Scarso 1 Pessimo 2 Con la famiglia In coppia Da solo Affari Con amici Mar-Mag Giu-Ago Set-Nov Dic-Feb Tutte le lingue Italiano ( 52) Inglese ( 20) Tedesco ( 5) Altro A solo 12 Km. dal mare sorge questo fantastico borgo del XII secolo annoverato fra i "Borghi più belli d'Ialia", sapientemente recuperato con circa settanta unità abitative di diverse nazionalità. Completamente telematico ed efficiente nei servizi, ottime le offerte … Data dell'esperienza: gennaio 2020 Colletta è situata nel cuore dell' entroterra ligure, tra le montagne ed il mare. Le origini del piccolo borgo risalgono al medioevo, ed è una lunga storia. Il manufatto più' antico individuato nella borgata risale a un periodo compreso tra il XII e il XIV secolo; si tratta di … Data dell'esperienza: settembre 2018 Soggiornato a giugno 2017 presso l'albergo diffuso. Splendido soggiorno, breve ma vissuto intensamente. Il borgo di Colletta è un sogno vissuto ad occhi aperti; talmente bello da sembrare irreale.
Colletta di Castelbianco Il borgo in pietra dalle finestre incorniciate di bianco, tra ulivi senza tempo e palestre di roccia Arrivando a Castelbianco ti senti già tra le montagne, ma l'aria del mare ce l'hai ancora nei polmoni. Il borgo in pietra è composto da 4 frazioni e la frazione di Colletta ha guadagnato a tutto il borgo un posto tra i Borghi più belli d'Italia. Restaurato dopo il terremoto, sono diventate caratteristiche le sue case in pietra con le caratteristiche finestre incorniciate di bianco e i caruggi in ciottolato. Il borgo fu ridisegnato dall'architetto De Carlo e Colletta di Castelbianco diventò il primo borgo telematico: chi sceglieva di abitarvi poteva godere della pace del villaggio ed essere comunque in contatto con il mondo del lavoro grazie a sofisticate strutture tecnologiche e di telecomunicazione. Sovrastano ancora l'abitato i ruderi del vecchio castello dei Clavesana che ha dato nome al borgo ed è possibile ammirare diversi ponti in pietra di epoca medievale con la caratteristica forma a schiena d´asino.