Conad ne ha in quantità minime, mentre tutte le altre ne hanno una quantità abbastanza elevata. Le penne Esselunga nella versione non Bio sfiorano il limite di legge e per questo Altroconsumo ne sconsiglia l'uso per i bambini fino a 9 anni. Abbiamo chiesto a Esselunga di commentare il risultato senza molta fortuna. Qui sotto la classifica con i cinque prodotti che hanno meritato il miglior giudizio nel test. Redazione Il Fatto Alimentare Guarda qui Carne coltivata: migliora la consistenza e si riducono i costi. Un passo avanti verso la produzione su larga scala Continuano gli studi per migliorare le caratteristiche organolettiche della carne coltivata, e ancora una volta …
PASTA ARMANDO: la migliore pasta La migliore pasta nasce da legami forti e azioni di valore Ecco la storia Puglia 13. 100 ettari Campania 3. 120 ettari Basilicata 1. 430 ettari Lazio 1. 470 ettari Umbria 1. 130 ettari Toscana 250 ettari Molise 550 ettari Abruzzo 2. 700 ettari Marche 250 ettari Questo significa che ci sono 1836 agricoltori nel patto di filiera Grano Armando con 24000 ettari coltivati ad un prezzo garantito Le varietà di grano alla base del disciplinare di coltivazione Armando sono state selezionate per le loro caratteristiche di elevato contenuto proteico e spiccata attitudine alla pastificazione. Semola Carboidrati, Proteine, Fibre Crusca Fibre, Carboidrati, Proteine, Vitamine, Minerali Germe Carboidrati, Proteine, Grassi "buoni", Minerali, Vitamine Il disciplinare Armando prevede un contenuto minimo proteico del grano del 14, 5%. La quantità e qualità del glutine sono infatti parametri fondamentali per avere un'ottima pasta che tenga la cottura e sia sempre tenace e al dente.
L'analisi ha preso in considerazione 24 confezioni di pasta secca (penne rigate) provenienti … Pasta italiana 100%: l'elenco delle marche più vendute. Inviateci nuove segnalazioni Roberto La Pira 3 Luglio 2016 Molti lettori ci chiedono dove si possa acquistare la pasta italiana prodotta con 100% di semola coltivata interamente nel nostro territorio. Questa è una delle pochissime liste presenti in rete. L'elenco è stato realizzato grazie all'aiuto dei lettori. In genere si tratta di produzioni locali, oppure di una specifica linea totalmente made in Italy appartenente a marchi nazionali. L'unico marchio presente a … Pasta: la scegliamo in base a prezzo, gusto e tenuta in cottura. La qualità dipende dalle proteine e non sempre dall'origine del grano Claudio Troiani 17 Maggio 2016 Il problema più discusso quando si parla di pasta italiana è l'origine della materia prima. Per questo motivo Il Fatto Alimentare ha messo a confronto vari marchi di pasta secca proposti da sei insegne di supermercati.
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Per il consumatore l'indice di qualità più immediato trasmesso dalla confezione è il contenuto di proteine, oltre naturalmente a parametri come la tenuta in cottura valutabili al momento … La pasta e il "made in Italy" trovano spazio in TV. Martedì 27 ottobre Ballarò intervista Il Fatto Alimentare 26 Ottobre 2015 Domani 27 ottobre alle 21, 05 su Rai 3 a Ballarò, nel talk show condotto da Massimo Giannini, ci sarà un servizio sulla pasta. Tra gli esperti intervistati ci sarà anche Il Fatto Alimentare. Roberto La Pira, direttore del sito commenterà il significato del termine "made in Italy" quando ci si riferisce alla pasta considerato il simbolo del nostro Paese. Nonostante … Pasta Day: perché nel giorno dedicato alla pasta le aziende non dicono che il 40% del grano è importato ed è anche di ottima qualità? 23 Ottobre 2015 La pasta è il piatto italiano per eccellenza, tanto e ogni anno il 25 ottobre si celebra il World Pasta Day. A dispetto di quanto molti consumatori pensano la pasta che compriamo al supermercato non sempre parla italiano, visto che il 30-40% della semola utilizzata nei pastifici arriva dall'estero.
Paste speciali Si intendono con questo termine le paste sopra definite contenenti ingredienti alimentari diversi dagli sfarinati di grano tenero. Le paste speciali devono essere poste in vendita con la denominazione pasta di semola (integrale o non) di grano duro, completata dall'indicazione dell' ingrediente utilizzato e, nel caso di più ingredienti, di quello o di quelli caratterizzanti (ad esempio: pasta di semola grano duro con farina di soia). Se nella preparazione dell'impasto sono utilizzate uova, la pasta speciale deve rispondere ai requisiti previsti per le paste all'uovo. Pasta fresca Le paste fresche, per le quali è consentito l'uso delle farine di grano tenero, se vendute allo stato sfuso, devono essere conservate, dalla produzione alla vendita, a temperatura non superiore a + 4°C. Le paste alimentari fresche confezionate devono: avere un tenore di umidità non inferiore al 24%; essere state sottoposte al trattamento termico equivalente almeno alla pastorizzazione ed essere conservate, dalla produzione alla vendita, a temperatura non superiore a + 4°C.
La lista che vi proponiamo non è esaustiva. Se ci sono altre realtà segnalatele alla redazione magari inviando la foto del prodotto e i riferimenti. Marchi di pasta con grano 100% italiano MARCA QUOTA DI PROTEINE Afeltra (linea 100% grano italiano) 13, 0% Agnesi 13% Alce Nero – Pasta di grano duro e integrale – Pasta di Gragnano – Pasta di grano duro Senatore Cappelli 11% AmoreTerra 100% grano italiano bio varietà cappelli o farro dicocco integrale macinato a pietra. Pastificata a bassa temperatura.
Tali residui spiega la dottoressa, anche se nei limiti di legge consentiti, quando sono presenti in miscela ovvero in cocktail possono triplicare la loro funzione nociva. La dottoressa ha spiegato che in un caso, ad esempio, oltre al glifosato c'era il clorpirifos (un insetticida noto a tutti per la sua azione tossica in particolare sul cervello in via di sviluppo). In conclusione, nessuna dose di tale prodotto si dovrebbe considerare accettabile. Classifica delle paste: le migliori e le peggiori Le due peggiori paste sono di discount: Eurospin e Lidl. Al loro interno è stato infatti trovato glifosato nei seguenti valori: per Eurospin dello 0, 55 mg/Kg e Lidl dello 0, 049 mg/Kg. Sono state considerate le due paste peggiori anche perché erano quelle con la maggiore contaminazione. Nel dettaglio parliamo della Combino (Lidl) che ha avuto un punteggio di 3, 5 e della Tre Mulini (Eurospin) che ha avuto 3 di voto. Il giudizio mediocre è stato per la pasta Del verde che ha avuto un voto di 4, 5.
Ma da dove arrivano? Le fonti possono essere: il mulino (la semola di partenza è contaminata); il pastificio, nel quale caso la contaminazione avviene durante la lavorazione; il magazzino di stoccaggio della pasta, se le condizioni di pulizia non sono adeguate; lo scaffale del supermercato quando non è pulito a dovere. Gli insetti poi si spostano facilmente da una confezione all'altra. Basta che un sacchetto contaminato si rompa e, se non si interviene subito a pulire, gli insetti hanno il tempo di attaccare altre confezioni. Grazie a un forte apparato masticatore infatti sono capaci di forare i sacchetti di plastica e di insinuarsi tra i lembi delle scatole di cartone. Che fare quando ce li ritroviamo nella dispensa di casa? Si può adottare una strategia graduale: buttare il sacchetto di pasta colpito e disinfettare la dispensa; se gli insetti non lasciano il campo, allora è meglio una soluzione drastica: buttare tutte le confezioni di pasta e degli altri alimenti stoccati eventualmente insieme; per evitare che il problema si ripresenti, meglio conservare la pasta in barattoli di vetro o plastica trasparenti ermeticamente chiusi: in questi recipienti gli insetti non riescono ad entrare ed è più facile scovare subito eventuali contaminazioni.
L'articolo sulla pasta italiana ha creato un vivace dibattito tra i lettori e in molti ci hanno accusato di non valorizzare a sufficienza il prodotto italiano (leggi articolo). "Sembra che il grano di qualità – scrive Luca – si trovi soprattutto all'estero e che la scelta di importare grano da altri paesi sia una scelta giudiziosa, da parte delle grandi aziende produttrici italiane, fatta soprattutto per poter offrire ai consumatori la miglior qualità di pasta possibile. Non è affatto così la semola prodotta in Italia è di altissima qualità, in alcuni casi superiore a quella canadese e di atri paesi". Gianni, un altro lettore fa un discorso più strutturato che però deve fare riflettere "La pasta ottenuta da semole 100% italiane di alta qualità è già presente sugli scaffali, necessità solo di essere valorizzata a tutti i livelli. La parte più attiva spetta alle catene dei supermercati che dovrebbero creare valore in tutta la filiera anziché cercare di ridurre il più possibile i prezzi di acquisto dai pastifici.