Cosa sono i calcoli biliari? I calcoli biliari rappresentano un disturbo provocato dalla presenza di calcoli nella colecisti o nei dotti biliari. Il calcoli biliari sono formazioni dure simili a sassi, di dimensioni variabili, e si distinguono in base alla loro composizione chimica. Nella maggior parte dei casi sono costituiti da: colesterolo calcio e bilirubina (calcoli pigmentati) sali biliari proteine acidi grassi e fosfolipidi Quali sono le cause dei calcoli biliari? I calcoli biliari sono comuni e tra i fattori predisponenti vi sono: malattie metaboliche ereditarietà dieta ipercalorica obesità sesso femminile gravidanza L'aumento dei livelli di bilirubina in persone affette da cirrosi epatica, da infezioni croniche delle vie biliari o da parassitosi, ne facilita la formazione. Quali sono i sintomi dei calcoli biliari? Nella maggior parte dei casi i calcoli biliari non hanno sintomi: non provocano disturbi particolari e vengono scoperti casualmente nel corso di altre indagini. Più della metà dei pazienti non svilupperà sintomi o complicazioni nemmeno nel corso degli anni.
Aceto di mele, succhi di agrumi, piante medicinali, omeopatia sono alcuni dei rimedi naturali per trattare i calcoli alla vescica I calcoli alla vescica, detti anche calcoli biliari, si producono quando la bile, il liquido prodotto dal fegato e che si accumula nella vescica, si solidifica poco a poco fino a trasformarsi in pietre. Può succedere che ce ne sia solo uno o che siano diversi e di dimensioni variabili. Calcoli alla vescica Le pietre o i calcoli biliari possono formarsi per diversi fattori e cause come il diabete trattato male, un'alimentazione inadeguata, la genetica, la cirrosi epatica, problemi nella produzione di acidi biliari e di bilirubina o anche l'assunzione di alcuni farmaci. Tipi di calcoli Calcoli pigmentari: anche chiamati calcoli di bilirubina, la sostanza con cui si producono e che conferisce loro un tipico colore giallastro. Non sono particolarmente grandi, ma sono molto numerosi. Calcoli di colesterolo: si tratta di quelli più comuni. Si producono quando c'è eccesso di colesterolo nella bile e/o quando la vescica non si svuota bene.
Calcoli biliari: che cosa sono? Il prof. Dal Monte ci spiega che i calcoli biliari sono una specie di piccoli sass olini che si costituiscono in seguito alla cristallizzazione e agglomerazione con solidificazione di alcuni dei componenti della bile, soprattutto il colesterolo per l'80% dei casi ed i pigmenti biliari per il 20% dei casi circa. "Le dimensioni dei calcoli, così come la loro consistenza, variano moltissimo: possono, infatti, essere piccolissimi e formare la cosiddetta sabbia biliare che può riempire la cistifellea, oppure raggiungere la grandezza di un uovo di piccione". Le principali cause "I calcoli biliari si formano quando nella cistifellea vengono riversati da parte del fegato o troppo colesterolo o pochi sali biliari, i quali, invece, contribuiscono a mantenerlo solubile e a non separarlo dalla bile", spiega il Presidente del Comitato Scientifico di UniSalute. Si possono aggiungere altri due fattori che concorrono alla formazione della colelitiasi, ovvero: scarso svuotamento della cistifellea, che concentra troppo la bile secrezione da parte del fegato di sostanze proteiche che facilitano od inibiscono la solubilità del colesterolo.
Puoi approfondire la corretta alimentazione in caso di calcoli biliari Rimedi fitoterapici per i calcoli biliari La fitoterapia è indicata in tutti i casi di litiasi in cui vi siano vie biliari pervie, in assenza di segni di infezione delle vie biliari, in cui vi siano calcoli radiotrasparenti e almeno inferiori a 1 centimetro di diametro. La fitoterapia non è comunque indicata in caso di colica epatica. Si può usare la piscidia, somministrata come estratto secco, per le sue proprietà antispastiche. Una pianta tipica della tradizione e ancora usata come colagogo è il boldo, presente anche in Farmacopea Ufficiale, e si usa come estratto fluido. Anche il carciofo ( Cynara scolymus) svolge un ruolo importante nella terapia della calcolosi biliare per le sue proprietà coleretiche (che favorisce la produzione di sali biliari nel fegato) e soprattutto ipolipemizzanti. Il t arassaco che è coleretico, diuretico e ad alte dosi anche lassativo. Medicina tradizionale cinese Secondo la medicina tradizionale cinese questo disturbo è causato da un'alterazione degli organi Fegat o, Vescica Biliare, Milza e Stomaco dovuto a una dieta squilibrata e da una componente emotiva.
Altre possibili complicanze includono le infezioni dei dotti biliari e la cirrosi biliare. La presenza dei calcoli biliari viene comunemente rilevata mediante un' ecografia o una TAC addominale. Nei casi di calcolosi difficili da diagnosticare, è possibile avvalersi di metodiche più sofisticate, come un particolare tipo di risonanza magnetica o la colangio-pancreatografia retrograda endoscopica ( ERCP). Quest'ultima procedura, entro certi limiti, permette di procedere anche alla rimozione dei calcoli nel corso dello stesso esame diagnostico. In molti casi, i calcoli biliari non causano disturbi, quindi non è necessario alcun trattamento. Tuttavia, quando una persona è soggetta alla continua formazione di calcoli biliari o va incontro a possibili complicanze, i medici spesso ritengono più opportuno asportare la cistifellea, tramite un intervento chiamato colecistectomia. Si tratta di un intervento chirurgico abbastanza semplice, generalmente mini-invasivo, perché effettuato in laparoscopia praticando piccoli tagli sull'addome del paziente; in questo modo l'intervento di asportazione della cistifellea si risolve con una degenza ospedaliera molto breve.
Calcolosi biliare, cos'è I calcoli biliari sono dei sassolini che si sviluppano nella colecisti o cistifellea, organo situato sotto il fegato nel quadrante superiore destro dell'addome. La calcolosi biliare è una patologia molto diffusa nel mondo occidentale adulto. Pare presente nel 10% della popolazione generale, le donne sono le più colpite, ma con l'avanzare dell'età la prevalenza di malattia aumenta in entrambi i sessi. I calcoli si formano lentamente: all'inizio si ha una concentrazione di colesterolo nella bile, poi l'aggregazione in nuclei e successivamente in cristalli di colesterolo, base con il tempo, di successivi calcoli. La colecisti è il punto più favorevole alla formazione di calcoli perché c'è ristagno di bile nel suo interno quando si è a digiuno; pertanto, vi è anche il tempo per la nucleazione e la cristallizzazione di una bile più ricca di colesterolo. Se la colecisti, per cause intrinseche, ha uno svuotamento ritardato, lento o non corretto, più probabilmente si formeranno calcoli.
L' agopuntura può essere un ottimo trattamento per alleviare i dolori dovuti alle coliche, controllare la formazione anche dopo terapia chirurgica. I calcoli biliari possono compromettere il fegato: scopri gli integratori naturali per disintossicarlo Omeopatia in caso di calcolosi biliare E' bene distinguere il trattamento della crisi dolorosa acuta della colica epatica, attuata in attesa della valutazione del medico dal trattamento di fondo che permette di prevenire le ricadute e curare la predisposizione a curare la predisposizione a formare calcoli. Trattamento sintomatico Belladonna 9 o 15 CH 5 granuli, al ritmo delle crisi dolorose; Chelidonium majus 5 CH 5 granuli, ogni ora. Trattamento di fondo Calcarea carbonica 30 CH un tubo dose una volta alla settimana o ogni due settimane, per lunghi periodi di tempo; Lycopodium clayatum 9 CH 5 granuli, 3 volte alla settimana LEGGI ANCHE Tutti i disturbi e le cure naturali per la colecisti Altri articoli sulla calcolosi biliare: > Calcoli biliari, cause e terapie Immagine |
In questo video conosceremo più da vicino la calcolosi biliare, detta anche colelitiasi. Si tratta di una malattia piuttosto comune, che dipende dalla presenza di calcoli all'interno della cistifellea e più in generale delle vie biliari. I calcoli biliari sono delle raccolte di materiale solido, simili a piccoli "sassolini"; questi aggregati si formano all'interno della cistifellea o dei dotti biliari quando la bile è troppo ricca di alcune sostanze, come colesterolo, sali di calcio, bilirubina ed altri pigmenti biliari. Per capire meglio, partiamo come sempre da un breve ripasso anatomico. La cistifellea, detta anche colecisti, è un organo a forma di pera posto appena al di sotto del fegato. La funzione primaria della cistifellea consiste nell' immagazzinare e concentrare la bile prodotta dal fegato. La bile è un liquido denso, di colore marrone-verdastro, costituito per lo più da acqua, colesterolo, sali biliari e bilirubina. Come abbiamo visto, la bile viene dunque prodotta dal fegato, accumulata e concentrata nella colecisti tra un pasto e l'altro, ed infine riversata nell'intestino dove ricopre una funzione digestiva; in particolare, la bile ha lo scopo di facilitare la digestione e l'assorbimento dei grassi alimentari.