Tortellini di Valeggio in brodo Come ogni domenica invernale a casa mia è consuetudine mangiare tortellini in brodo e lesso con la pearà. Già qualche tempo fa avevo fatto un post in cui illustravo il metodo con cui fare i classici tortellini, oggi invece vi faccio vedere la loro "applicazione". Qui potrete trovare la ricetta passo passo dei tortellini di Valeggio Ingredienti per 3 litri di brodo: 800 gr di manzo (muscolo o noce o spalla) 1/4 di gallina cipolla carota Preparazione: 1) Lavo bene la carne e la metto in una pentola molto capiente assieme alla cipolla sbucciata e sedano, carota. 2) Ho coperto tutto con l'acqua e l'ho fatto cuocere per un paio d'ore, schiumandolo di quando in quando. 3) Alla fine quando il brodo e pronto e l'acqua è ristretta ho levato la carne dalla pentola ed ho salato. 4) A questa punto ho cotto i tortellini. Essendo i tortellini di Valeggio di sfoglia sottilissima la cottura varia dai 2 ai 3 minuti al massimo. A questo piatto abbino un buon bicchiere di Valpolicella e visto che ieri è stato il compleanno di Axel Rose con "Don't cry" Tortellini di Valeggio in brodo
Prodotto Uno scrigno di sfoglia dorata sottilissima arricchito di profumato ripieno di carne brasata, fatto a mano, come vuole la tradizione. Informazioni Condimento: Burro e Salvia Tempo di cottura: 4 min Diametro: 2 cm Sito Web Prodotto principe della tradizione valeggiana Il capolavoro della tradizione culinaria locale sono i " Tortellini di Valeggio ", in dialetto, " agnolin ". Fatti a mano uno ad uno, con una sottile sfoglia di pasta ed un delicato ripieno di carne, sono il piatto che non può assolutamente mancare sulla tavola delle feste o ricorrenze dei valeggiani. Si possono gustare asciutti al burro e salvia oppure in brodo, in uno dei tanti ristoranti del paese, o acquistarli nei numerosi pastifici artigiani. La ricetta e le origini di questo piatto si allacciano con i racconti e le favole tramandate da una generazione all'altra, nell'intimità delle case. In particolare è ad una leggenda ambientata alla fine del '300, scritta e illustrata dal maestro orafo Alberto Zucchetta, cui si riconduce l'origine di questa autentica gemma della cucina locale: la leggenda narra la storia di due amanti, la ninfa Silvia e il capitano Malco, che lasciano sulle rive del fiume Mincio un drappo di seta gialla annodato come pegno del loro contrastato amore.
Il piatto… Viaggiatori erranti se passate in queste zone vi consiglio i Tortellini di Valeggio, un piatto entrato ormai a far parte di diritto nella tradizione veronese. Ottimi sia in un contesto invernale, quindi serviti in brodo di carne, oppure in uno più estivo, con burro fuso e salvia. Per prepararli occorre un po' di manualità, ma non è poi così difficile! Ingredienti per 3 persone: 350 g. di farina 100 g. di carne di maiale 100 g di carne di manzo 100 g di carne di pollo 50 g di parmigiano 50 g di prosciutto crudo 25 g. di pane grattato 2 uova 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva 1/2 cipolla acqua, sale, pepe q. b. rosmarino noce moscata Preparazione del ripieno: Unite in una pentola le carni di maiale, manzo e pollo precedentemente tagliate a pezzettini, con l'olio, il sale, il pepe, il rosmarino, la noce moscata e la cipolla tritata. Fate cuocere, magari aggiungendoci una spruzzatina di vino Bardolino doc, poi lasciate raffreddare. Frullate il tutto insieme al parmigiano, al prosciutto crudo, al tuorlo d'uovo e al pan grattato.
000 commensali, che vengono da tutta Europa per gustare i tortellini della leggenda ed assiste alle sfilate in costume medievale. INGREDIENTI (PER 4 PERSONE) una sfoglia di pasta; 150 grammi stracotto di manzo 50 grammi di maiale; 50 grammi di polpa di vitello 25 grammi di fegatini di pollo; un uovo; burro; salvia 40 grammi di Grana Padano; noce moscata; sale q. b. 3/4 litri di brodo di carne, per la cottura dei tortellini PREPARAZIONE Tritate finemente la carne e i fegatini e cuoceteli a fuoco lento nel burro. A cottura ultimata aggiungete l'uovo sbattuto, il formaggio Grana Padano e un pizzico di noce moscata. Stendete la sfoglia sottilissima e tagliatela a quadretti di tre centimetri di lato. Al centro di ognuno ponete un cucchiaio di ripieno quindi richiudeteli, dando loro la caratteristica forma del Tortellino di Valeggio (piegate prima il quadratino di sfoglia su una diagonale avendo cura che la pasta si chiuda sui bordi, quindi unite gli estremi del triangolo e congiungeteli mediante spinzatura).
La ricetta Ingredienti (4P): Sfoglia di pasta: 1/2 kg farina 00 5 uova intere + 1 tuorlo sale qb Ripieno di carne: 150 g stracotto di manzo, 50 g di maiale, 50 g di polpa di vitello, 25 g di durelli di pollo 1 uovo salvia, noce moscata, burro Procedimento Cuocete a fuoco lento nel burro il manzo, il maiale e il vitello ed i fegatini separatamente con battuto di cipolla, carote e sedano e un mazzetto di erbe aromatiche, irrorandole di vino bianco. Macinare il tutto, lasciar raffreddare e aggiungere un uovo sbattuto per mantecare con un pizzico di noce moscata. Stendete la sfoglia di pasta sottilissima, ottenuta impastando uova e farina e tagliatela a quadretti. Al centro di ognuno di questi sistemate un cucchiaino di ripieno di carne, richiudeteli dando loro la caratteristica forma del tortellino, prima piegandoli a metà e poi unendo i lembi opposti. Lasciateli asciugare all'aria e cuoceteli poi nel brodo bollente per un paio di minuti. Infine conditeli con burro fuso dorato e foglioline di salvia.
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Arrivando in territorio valeggiano da Peschiera, Villafranca o da altre strade, un cartello segnaletico bilingue avvisa in che comune si sta entrando: Valeggio sul Mincio, Valès sul Mens. A volerlo fu la passata amministrazione Pezzini, su input degli alleati leghisti. A Valeggio si parla un dialetto tutto particolare, di confine. Non è né veronese né mantovano. Nel grosso borgo veronese, da secoli, si parla una lingua zeppa di parole con finali tronche: -es -as -os -ol –gn e così via. E' una lingua tutta monti e vallate, irta come l'Ogheri e fluida come il Mincio. Ha un dizionario codificato da Angelo Renato Foroni, una sua letteratura e ha avuto studiosi che si sono occupati della sua etimologia e della sua fonologia. Non c'è niente di male, quindi, a difendere la lingua che si impara dalla mamma. Anzi. Peccato, però, che la stessa Lega, che oggi comanda da sola, non difenda anche il nome storico del piatto che la mamma, e prima di lei la nonna e la nonna della nonna e così via per chissà quanto tempo, hanno cucinato per la famiglia ogni domenica e ogni altro giorno di festa: gli agnolini.
Il territorio di Valeggio sul Mincio offre ai visitatori l'esperienza di uno scenario naturale di grande suggestione: le colline moreniche, la valle del Mincio e Borghetto con i suoi antichi mulini. Oltre alle bellezze naturali, i prodotti eno-gastronomici di eccellente qualità e una spiccata filosofia dell'ospitalità hanno fatto conoscere ed apprezzare Valeggio sul Mincio in tutta Italia e non solo. Nei tre giorni di Tortellini e Dintorni, lungo i percorsi eno-gastronomici, realizzati con il coinvolgimento attivo dei pastifici artigiani, delle cantine e delle pasticcerie, si avrà l'occasione di conoscere e gustare i vini e i piatti più prelibati che Valeggio sul Mincio offre alla tavola. Un evento nell'evento: le serate di Tortellini e Dintorni saranno inoltre animate, nelle strade e nelle piazze, da concerti di musica dal vivo. Il centro storico diventerà un grande palcoscenico a cielo aperto. Una sezione dedicata all'editoria presenterà pubblicazioni e riviste dedicate all'enogastronomia, alle ricette di cucina e allo style food, distribuiti da case editrici e librerie specializzate.