Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Giose Rimanelli con la moglie nel 2017 Giose Rimanelli ( Casacalenda, 28 novembre 1925 – Lowell, 6 gennaio 2018 [1]) è stato uno scrittore, poeta e saggista statunitense di origini italiane. Biografia [ modifica | modifica wikitesto] Di padre italiano (emigrato molisano) e madre canadese, dal 1960 ha vissuto due anni in Canada e negli Stati Uniti 56 anni, dove ha insegnato Italiano e Letteratura comparata in varie università (NYU, Sarah Lawrence University, Yale University, British Columbia, UCLA e State University of New York at Albany). Ha vissuto a Lowell (Massachussetts) per oltre trent'anni, con la moglie Sheryl Lynn Postman. [2] Il suo nome è principalmente legato al romanzo Tiro al piccione (1953), fra i pochi esempi della cosiddetta "letteratura dei vinti" (i reduci della Repubblica Sociale Italiana), da cui è stato tratto il film omonimo per la regia di Giuliano Montaldo. [3] [4] [5] Ha collaborato come critico teatrale e autore di commedie con la rivista Il dramma e come critico letterario, con lo pseudonimo di A.
Trama Il giovane Marco Laudato (Jacques Charrier) si arruola, dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, nelle forze armate della Repubblica di Salò. Vivrà in prima persona gli ultimi sussulti di un regime in disfacimento, di un mondo che la storia condanna alla scomparsa, di un'ideologia che genera ormai soltanto ferocia tesa a un'impossibile sopravvivenza. L'esordio di Montaldo si articola su due basi portanti, quella psicologica e quella sociale; la prima è sorretta da espedienti un po' didascalici; convince di più la seconda, nella sua cornice storica. Vedi anche Migliori film di guerra Migliori film del 1961 Migliori film italiani Recensioni La recensione più votata è positiva GIULIANO MONTALDO Ancora Seconda Guerra Mondiale in quello che fu il notevole esordio da regista di Giuliano Montaldo. Alla fine del 1943 un giovane senza progetti di vita decide di arruolarsi tra i ranghi fascisti della Repubblica Sociale italiana. In seguito ad un gesto eroico per il compimento del quale rimane ferito, e poi decorato con la medaglia al valore, conosce in ospedale Anna, una… leggi tutto 2 recensioni positive La recensione più votata delle sufficienti 7 dicembre 2011 di fixer 6 stelle All'inizio degli anni '60, il cinema italiano affronta l'argomento delicato del fascismo utilizzando un approccio che, pur ancora legato a certi schemi neo-realisti, cerca di utilizzare nuovi strumenti di approccio.