"Il suo intervento, presidente Conte, esige risposte in nome della libertà e della verità: gli italiani per l'emergenza sanitaria sono in uno stato che ricorda gli arresti domiciliari. Non ne usciamo con un paternalismo populista o una visione priva di politica. Nessuno le ha chiesto di riaprire tutto, abbiamo chiesto riaperture con gradualità e proporzionalità". Lo ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi nel suo intervento in aula al Senato dopo l'informativa del premier Giuseppe Conte. E' quello che fonti di Italia Viva presentano come un ultimo appello, un vero e proprio ultimatum, al presidente del Consiglio. Del resto Renzi è stato molto diretto: "Glielo diciamo in faccia: siamo a un bivio. E' stato bravo a rassicurare gli italiani, è stato molto bravo. Il punto però è che nella fase 2 della politica non basta giocare su paura e preoccupazione. C'è una ricostruzione da fare che è devastante e richiederà visione e scelte coraggiose. Dia un occhio in più ai dati dell'Istat o noi non saremo al suo fianco.
Questo è quello che vogliamo fare noi: riaprire il più possibile per impedire la desertificazione del nostro sistema produttivo: con il virus ci dovremo convivere anni". "Non esiste una ripresa economica senza una sicurezza sanitaria, non si va a fare shopping dove si può contagiare. Dire agli imprenditori che basta togliere i vincoli per ripartire è una presa in giro. I nostri nemici non sono i Dpcm ma la paura. Apprezziamo il fatto si sia detto che dove la curva epidemiologica scende sarà giusto ripensare le indicazioni che sono emerse, perché dove i contagi sono diminuiti i passi possono essere più lunghi. Ci servono misure strutturali per gli imprenditori che si occupano del tempo libero", ha spiegato invece il vicesegretario del Pd Andrea Orlando parlando a Montecitorio. "Io - prosegue - non mi rassegno poi al fatto che non ci possa essere collaborazione tra maggioranza ed opposizioni. Le misure non stanno arrivando alla meta non perché non ci sono ma perché le banche non stanno facendo i loro lavoro, Conte chiede un atto di amore, io chiedo un atto di responsabilità".
Se sceglierà la strada del populismo non avrà al suo fianco Italia viva", dice l'ex premier. "Non abbiamo negato i pieni poteri a Salvini per darli ad altri". in riproduzione.... Poco dopo il premier Giuseppe Conte gli ha risposto: "Quale ultimatum? Renzi ha chiesto di fare politica? E' quello che stiamo facendo, quindi non c'è nessun ultimatum". "Quindi la maggioranza esiste ancora? ", gli è stato chiesto. "Sì", risponde il presidente del Consiglio prima di uscire dal Senato. Insomma, la posizione di Conte torna in bilico, in vista del varo della fase 2 dell'emergenza Covid, quella della difficilissima ricostruzione economica: otto mesi dopo avere fatto nascere il governo Conte2, Renzi minaccia esplicitamente di affondarlo. Ha detto l'ex premier: "Il nostro Paese ha avuto momenti in cui la politica ha abdicato rispetto alle sue responsabilità, nel 1992-93 ha abdicato alla magistratura, nel primo decennio del 2000 quando ha abdicato ai tecnici, ora non possiamo abdicare ai virologi, non possiamo chiedere loro come combattere la disoccupazione, tocca alla politica".
"La prossima volta, venga a dire abbiamo fatto, non faremo, faremo". "Il Governo ha la fiducia del Parlamento, sta lavorando. Ogni altra tipologia di operazione indebolisce il Paese e non il governo", ha fatto notare il presidente della Camera Roberto Fico a Radio 1 Rai. In mattinata, alla Camera era intervenuta Giorgia Meloni. "Lei ci sta chiedendo di approvare una legge che dice che Giuseppe Conte ha i pieni poteri: mi ricordo quando lei disse a Salvini che la sua concezione di pieni poteri la spaventava: ora però lei chiede i pieni poteri ma non ha mai chiesto le elezioni. Quando si comincia così si può andare ovunque: ma ora la misura è colma. Questo è il Parlamento", aveva aggiunto la leader Fratelli d'Italia. "Si è molto ironizzato sul termine congiunti ma io penso che non ci sia molto da ridere: Conte sa meglio di me che usare termini che non hanno una certezza giuridica comporta discrezionalità sui diritti dei cittadini". Anche sulle riaperture delle attività "diamo protocolli e prescrizioni: se sei in grado di rispettarle puoi riaprire.
"Qui c'è gente che ride – ha detto Salvini rivolgendosi a una senatrice – Prima di ridere porti rispetto a chi sta a casa. Se ha tanto da ridere vada al bar per rispetto di chi a casa sta soffrendo. Se ha da ridere, vada a Villa Borghese per rispetto degli italiani". Immediato l'intervento del presidente Elisabetta Casellati: "stia seduta e si metta la mascherina – ha affermato -. Siamo in un libero parlamento dove tutti hanno il diritto di esprimersi. Abbiate rispetto reciproco". "Non esiste che in quest'aula non si porti rispetto per tutti", ha detto ancora la presidente di Palazzo Madama. "Agli attacchi alla sanità lombarda rispondo con le parole del professor De Donno, che per primo ha adottato la cura col plasma, che ha detto lasciateci lavorare. Magari qualcuno a Roma, al ministero e in Regione Lazio spieghi perchè i cittadini del Lazio non possono avere la cura del plasma, magari perchè a qualcuno non piace la gratuità", ha aggiunto Salvini, riprendendo il suo intervento dopo la bagarre.
Il modello Lombardia ed in particolare la gestione della sanità diventa un caso in Parlamento. Bagarre nell'aula di Montecitorio (con una rissa sfiorata) tra deputati della Lega e Movimento Cinque Stelle, e poi qualche ora dopo, tensione anche a palazzo Madama tra senatori leghisti ed esponenti della maggioranza. A far insorgere il partito di Matteo Salvini e poi a seguire tutto il centrodestra sono le parole del pentastellato Riccardo Ricciardi. Il deputato, che prende la parola dopo l'intervento del premier Giuseppe Conte sulle misure di contrasto al Coronavirus, attacca a testa bassa i vertici del Pirellone: «Il modello è stato fallimentare - accusa - in questi anni sono stati tagliati 25mila posti letto negli ospedali pubblici regalando soldi alle cliniche private. Non accettiamo lezioni». Manifestazione 2 giugno, il centrodestra ci ripensa: rischio assembramenti e dubbi politici, si farà a luglio Parole che scatenano caos e proteste dai banchi della Lega al grido di «buffone, buffone» tanto che il presidente della Camera Fico deve sospendere per qualche minuto la seduta.
Occupatevi degli italiani prima che dai clandestini", ha detto Salvini. Il leader della Lega ha infine ricordato o scoop della Verità, che oggi pubblica alcuni sms tra magistrati che attaccavano duramente l'allora vicepremier e ministro dell'Interno. Il titolo del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro è: "La chat dei magistrati su Salvini: Ha ragione però va attaccato'. "Con quale serenità potrà esprimersi la Giustizia? ", ha detto Salvini che ha ricordato che dalla maggioranza non è arrivato alcun messaggio di solidarietà.
Fase 2, ecco i Navigli di Milano oggi all'ora dell'aperitivo Ultimo aggiornamento: 22 Maggio, 07:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA