Agricola Castiglione di Botti Tiziana, Az. Agr. "il Casone" di Michelacci Oscar, Amadori Maurizio, Cooperativa trignano, Azienda Agricola Zavoli Fausto, Azienda "La Vischia" di Moroncelli, Azienda Agricola Giannini e Caruso, Gualdo Struzzi s. s., Azienda Agricola Gaudenzi Mario, Azienda Agricola "La Fenice", Azienda Magnani Lucia e Bretoni Alberto, Azienda Agricola Cenacchi Andrea, Ca' Guidotti S. s. di Guidotti S, Ragazzini Valter, Azienda Agricola Renoffi Luciano, Az. "Il Caselletto di Amadori e Bellenghi, "La Fontana" di Paolo Bellenghi. Suino Nero Parmigiano DESCRIZIONE: Mantello nero ardesia con rade setole molto scure e totale assenza di bianco. Testa voluminosa a profilo rettilineo, orecchie portate in avanti e in basso, tronco lungo e convesso, ottimo pascolatore, buona rusticità. CARATTERI PRODUTTIVI: Utilizzato prevalentemente per la trasformazione in salumi di pregio tipici della zona di allevamento. Produttore di carne squisita facilmente conservabile. ALLEVAMENTI SITI IN EMILIA ROMAGNA: Azienda Agricola Ca' Mezzadri, Azienda Agricola Dondi Enrico, Azienda Agricola La vigna di San Pietro di Villa Silvano, Società Agricola di Brianti Luca, Antica Corte Pallavicina di Massimo e Luciano Spigaroli s. s., Pioli Romano, Agriturismo Cà del fuoco, Azienda Agricola Le Colline della luna.
il maiale dei nebrodi e il vino mermentino Potrete incontrare questo maiale passeggiando nei territori di Cesarò e San Fratello in provincia di Messina, ma soprattutto all'interno del parco regionale dei Nebrodi e sulle Madonie fino ai 1800 metri d'altitudine. Quasi del tutto nero, con alcuni esemplari di colorazione simile alla cinta senese, è di taglia piccola, rustica e longeva. Ottima la carne da consumarsi fresca o per ottenere gli ottimi salumi siculi. Da assaggiare accompagnata da un bicchiere di raro Mermentino doc, il vino già amato da Giulio Cesare e di cui vi abbiamo parlato nell'articolo della nostra Antonella D'Isanto ( LEGGI QUI)
Oggi la si incontra con difficoltà anche nella zona d'elezione che, come dice il nome, è la provincia di Caserta. Taglia piccola, pochi ciuffetti di setola vicino alla testa e alla coda e cute grigia tendente al nero. Ama vivere all'aperto e questo la rende ottima oltre che per salumi come carne fresca tenera e saporita al punto giusto. Il maiale sardo Attraversiamo il mare e fermiamoci in Sardegna a scoprire la razza sarda, la più antica in assoluto in Italia. Reperti ossei ritrovati testimoniano che era conosciuta ai tempi del neolitico e nell'epoca nuragica prima di (quasi) scomparire nel novecento insieme alla scomparsa sull'isola dei boschi di querce, dove ama pascolare. Oggi grazie a un indagine dell'istituto zootecnico e caseario della Sardegna sappiamo che sopravvive nelle zone montuose e in alta collina dove si trova ancora il bosco. Soprattutto dal nuorese all'Ogliastra, dal sassarese al Campidano fino al Sarrabus-Gerrei. Setole lunghe e molto rigide e taglia piccola la caratterizzano.
Oggi è diffuso sempre nella stessa provincia, è un ottimo pascolatore molto rustico. Le sue carni sono usate per i migliori prosciutti, culatelli, coppe, pancette e salami. due bei esemplari di mora romagnola La mora romagnola La mora romagnola è stata ufficialmente riconosciuta solo a metà del secolo scorso in tre ceppi: la forlivese (che poi ha prevalso sulle altre), la faentina e la riminese. Il nome deriva dal suo manto quasi nero ed possibile riconoscerla per il particolare taglio degli occhi all'orientale e per le zanne molto lunghe, simili a quelle dei cinghiali. Razza robusta e possente è diffusa in quasi tutta l'Emilia-Romagna. La sua carne morbida e sapida è perfetta per le grandi produzioni di salumi pregiati di cui la regione è ambasciatrice nel mondo. la cinta senese, riconoscibile dalla sua collana bianca La rinascita della cinta senese La cinta senese con la sua storia lunga e travagliata, la (quasi) estinzione e poi l'incredibile recupero è senz'altro una delle razze di maiali più famose.
DESCRIZIONE: buona mole; mantello bianco; cute rosata; profilo leggermente concavo; orecchie rivolte in avanti e in basso; tronco allungato (siluriforme); prosciutto sviluppato e non globoso. CARATTERI PRODUTTIVI: frequenza del gene alotano ancora alta in alcuni ceppi (); carcasse ben muscolose; caratteri materni inferiori alla LW. PRINCIPALI CEPPI: L. italiano; L. olandese; L. tedesco; Duroc ORIGINE: Stati Uniti DESCRIZIONE: buona mole; mantello da mogano a marrone chiaro; cute ardesia, rosata sul ventre e nelle zone interne degli arti; setole forti, ben impiantate e difficilmente asportabili al macello; prosciutti larghi e muscolosi; arti robusti. CARATTERI PRODUTTIVI: buona fecondità, scarsa prolificità; buoni parametri di allevamento (riduzione IC nelle ultime fasi); carcasse con difetti di grassinatura (impiego solo negli incroci, almeno per la produzione di tagli pregiati); carne di buona qualità (scarsa frequenza del gene alotano). Anche se le razze prima citate sono quelle più comunemente allevate, soprattuto per quanto riguarda la produzione di prosciutti o di carne non stagionata, esistono anche altre tipologie di suini allevati per la produzione di prodotti diversi, come ad esempio i salumi tipici della zona emiliano romagnola.
Da nord a sud il nostro paese ricco di razze autoctone suine. Maiali, ecco tutte le razze italiane. Del resto è appena trascorso l'anno cinese del maiale ed è inevitabile tornare a parlare di questo tipo di allevamento. Dopo il viaggio alla scoperta dei maiali e razze toscane che potete leggere qui, continuiamo quindi il viaggio allargandoci a tutta l'Italia. Nel nostro paese sono molte le razze autoctone suine. Un vantaggio questo e non solo dal punto di vista dell'economicità dell'allevamento. Il vantaggio è tutto per la tradizione, la salubrità e l'eco sostenibilità. Scegliere e decidere di allevare razze autoctone è infatti una straordinaria azione sostenibile e quindi "moderna". Razze autoctone. Perché sceglierle Vogliamo parlare di razze di maiali e, con buona pace di vegetariani e vegani, lo facciamo perché questa carne italiana è una delle più apprezzate e consumate al mondo. Le produzioni che si ricavano, degli insaccati ai salumi fra cui lardo e prosciutto pregiati rappresentano uno dei fiori all'occhiello del made in Italy.
Tra questi troviamo: Mora Romagnola ORIGINE: Italia (Emilia Romagna) DESCRIZIONE: robusto, rustico, taglia media con scheletro sottile ma solido. ute pigmentata (nera o grigio scura) sul dorso e nelle aree esterne degli arti; rosea nell'addome e nelle facce interne dell' avambraccio e delle cosce. Mantello nero focato con setole lunghe e robuste a punta divisa e rossiccia. Le setole sono particolarmente robuste in corrispondenza della "linea sparta" che si trova sul dorso CARATTERI PRODUTTIVI:carne di ottima qualità, utilizzata prevalentemente per la produzione di salumi di pregio. Tradizionalmente il peso di macellazione variava tra i 160 e i 200 kg ALLEVAMENTI SITI IN EMILIA ROMAGNA: Azienda Guaducci Mario, Azienda Dal Re di Dal Re Patrizia, Azienda Valmori Germano, Azienda Donegaglia Rita, Soc. Agraria Belvedere, Azienda Spada GianPaolo, Azienda Ghetti Davide, Azienda Bandini Leonardo, Azienda Agricola Federici Claudio, Azienda Rensi Maurizio, Montefiori Marco, Fattoria "Rio Stella", Azienda Agricola "Furma", Lasi Alberto, Massimo e Frontali Carla, Az.