Tale gesto può causare un inarcamento della lordosi lombare (iperlordosi) e dolori alla bassa schiena, in particolare nei soggetti con la muscolatura addominale relativamente debole. ciò è dovuto ad uno squilibrio che questo esercizio può causare. Tra i flessori dell'anca, il muscolo psoas gioca un ruolo di rilevante importanza. per la sua conformazione, l' accorciamento e l' ipertono di questo muscolo (che si hanno durante lo svolgimento di questo esercizio) porta ad accentuare la curva lombare creando, così, uno squilibrio posturale e possibili dolori alla bassa schiena. Muscoli Coinvolti Il lavoro dinamico svolto dalla muscolatura addominale avviene solo nella prima parte del movimento ovvero quando i glutei e la zona dei lombari rimangono a terra e la rotazione avviene intorno alle vertebre lombari. in questa prima fase l'esercizio assume le caratteristiche del classico crunch. Alcuni studi e ricerche hanno stabilito che gli addominali flettono la colonna vertebrale per i primi 30°-45° del movimento, ovvero il sollevamento delle scapole da terra.
In certi casi si vuol persino far passare l'idea che far sudare l'addome significa perdere il grasso soprastante. Sicuramente non basta un solo tipo di esercizio per allenare gli addominali e questo vale naturalmente per tutti i muscoli del corpo umano che devono essere sollecitati in più modi per ottenere la crescita muscolare desiderata. L'allenamento degli addominali ha una sua criticità, in quanto in molti esercizi viene coinvolta la schiena, per questo ogni esercizio va eseguito con un movimento lento e controllato, stando molto attenti alla postura. In palestra chiedete aiuto ad un istruttore e se guardate un video tutorial prestate molta attenzione ai movimenti svolti dall'atleta. Gli addominali sono anche muscoli respiratori e per evitare che il movimento del diaframma ostacoli l'esecuzione dell'esercizio, bisogna espirare profondamente in fase di massima contrazione. Molti esercizi svolti a terra non permettono di estendere completamente gli addominali, per questo si può ricorrere a piegamenti eseguiti sulla palla svizzera (swiss ball o fit ball).
Oppure provocare disturbi digestivi aspecifici o disfunzioni urinarie" prosegue il professor Caggiati. Nei casi più gravi ed inveterati l'assottigliamento della fascia e del tessuto sottocutaneo possono creare condizioni simili a laparoceli postchirurgici con anse intestinali poco protette da possibili agenti traumatici esterni. La diastasi addominale. Come riconoscerla, esegui il test Il primo campanello d'allarme è la pancia gonfia anche dopo 5-6 mesi dal parto, con l'ombelico che tende a sporgere. Un altro segnale tipico è una sorta di cresta (detta anche "pinna") che, sempre a diversi mesi dal parto, si forma in corrispondenza della linea alba dalla base dello sterno all'ombelico. Si vede in modo molto chiaro quando, sdraiate sulla schiena e con le ginocchia flesse, si prova a eseguire il classico crunch. Anche da sole si può testare la distanza tra le due fasce del muscolo retto. Basta inserire la punta delle dita di una mano nella fessura che si viene a creare, trasversalmente rispetto al retto dell'addome.