il 34, 3% ottenuto nelle urne spazza via tutti questi speranze (per alcuni) e timori (per altri) e certifica in modo incontestabile il primato della Lega e la sua centralità – non più solo mediatica – nello scenario politico italiano. Oltre a tutto ciò, il partito di Salvini assume sempre più le fattezze di un partito nazionale, ottenendo sempre i suoi risultati migliori al Nord (oltre il 40% in entrambe le macro-circoscrizioni settentrionali) ma superando il 20% persino nel Sud e nelle Isole. Complice questa distribuzione territoriale non più troppo sbilanciata verso il Nord, la Lega risulta il partito più votato in ben 5. 868 comuni (circa il 75% del totale). Ciliegina sulla torta, Salvini risulta essere – e di gran lunga – il candidato che ha raccolto il maggior numero di preferenze: oltre 2 milioni in tutta Italia. Lega prima in 3 comuni su 4 M5S deludente oltre ogni previsione (ma ancora forte al Sud) Il secondo elemento, speculare al primo, è il risultato deludente del Movimento 5 Stelle.
00 alle ore 23. 00. Possono votare tutti i cittadini italiani maggiorenni muniti di un documento d'identità valido. In totale il nostro paese andrà eleggere 73 eurodeputati su un totale di 751. In caso che si dovesse realizzare la tanto agognata Brexit, al momento dell'uscita del Regno Unito dall'Unione l'Italia otterrà ulteriori tre parlamentari. Il sistema elettorale è di stampo puramente proporzionale, con le varie liste (non sono ammesse coalizioni) che dovranno superare la soglia di sbarramento del 4% a livello nazionale per mandare propri rappresentanti a Bruxelles. Chiusi i termini per la presentazione dei simboli e dei candidati, alla fine saranno 15 le liste presenti in tutte e cinque le circoscrizioni del nostro paese: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole. Questi sono i programmi elettorali, consultabili in formato pdf oppure tramite il link al sito ufficiale o video spot, presentati dalle 15 liste per queste elezioni europee 2019.
Movimento 5 Stelle Niente da segnalare neanche per quanto riguarda il contrassegno del Movimento 5 Stelle. Pd Più articolato quello del Pd, invece, che vede oltre al noto simbolo Dem anche quello del PSE e del movimento Siamo Europei di Carlo Calenda. Quest'ultimo sarà capolista nella circoscrizione Nord Est. Forza Italia Il simbolo di Forza Italia vede campeggiare in bella mostra il nome di Silvio Berlusconi; in tutto e per tutto simile a quello d 5 anni fa, unica novità anche la scritta "Per Cambiare l'Europa". Fratelli d'Italia Nel simbolo di Fratelli d'Italia, oltre al nome del leader Giorgia Meloni si possono leggere le scritte "sovranisti" e "conservatori". Elezioni europee 2019: i contrassegni presentati dai partiti/2 +Europa +Europa non correrà in un'unica lista col Pd, scartata dal partito della Bonino anche la possibilità di allearsi con Siamo Europei. Nel suo simbolo il riferimento anche ad Italia in Comune, la forza capeggiata dal sindaco di Parma Pizzarotti. La sinistra Diversi partiti di sinistra, Sinistra Italiana e Rifondazione ma non Potere al Popolo per esempio, si sono uniti per formare la lista "La sinistra"; nel simbolo di precisa l'appartenenza al gruppo Gue/Ngl.
Le ultime elezioni, a maggio 2019, hanno registrato un notevole aumento dell'affluenza, che ha raggiunto una media di oltre il 50% nell'UE. Il Parlamento ha realizzato una campagna di informazione imparziale per esortare le persone a votare. La campagna ha portato al lancio della comunità, il cui obiettivo è promuovere discussioni sul futuro democratico dell'Europa. Come funziona la votazione Sebbene esistano norme comuni riguardo alle elezioni, alcuni aspetti possono variare di paese in paese, come la possibilità di votare per posta o di votare dall'estero. Anche i giorni delle elezioni possono essere differenti. Normalmente le elezioni iniziano di giovedì (giorno in cui di solito si vota nei Paesi Bassi) e si concludono di domenica (quando si vota nella maggior parte dei paesi). Il numero dei deputati eletti in ciascun paese dipende dalla relativa popolazione, ma i paesi più piccoli dispongono di un numero di seggi superiore a quello che avrebbero applicando un criterio rigorosamente proporzionale.
A posteriori questi risultati non rispecchiano le percentuali di crescita ottenute e la stragrande vittoria della lega sul territorio nazionale e alle Europee. USCITE STAMPA NEI 30 GIORNI PRECEDENTI LE ELEZIONI EUROPEE Fonte: Mimesi La nostra piattaforma di monitoraggio ci ha permesso di individuare, inoltre, la distribuzione delle uscite dei singoli partiti sui principali quotidiani sul territorio nazionale. Il Giornale risulta come la principale fonte di citazione per Forza Italia, Fratelli d'Italia e Movimento 5 Stelle, si attesta al secondo posto per quello che riguarda la Lega e non rientra invece nelle prime tre posizioni tra le fonti del Partito Democratico. La Lega è citata per ben 259 volte da Corriere della Sera ed invece il Partito Democratico vede come fonte principale Il Fatto Quotidiano con 304 citazioni. DISTRIBUZIONE DELLE CITAZIONI PER QUOTIDIANO Il Movimento 5 Stelle con 4. 115 citazioni totali risulta il più citato e tra le fonti prese in considerazione, come si evince dal grafico sottostante, solamente Repubblica non raggiunge quota 300.
La suggestione, a questo punto, diventa inevitabile: con Lega e FdI che insieme arrivano oltre il 40%, è sempre più difficile resistere alla tentazione di andare alle urne con una coalizione di centrodestra al 100% sovranista, senza Forza Italia, che sarebbe pienamente in grado di conquistare la maggioranza assoluta dei seggi. A sinistra ennesima occasione persa: tanti voti dispersi per le divisioni Che dire invece delle forze minori di centrosinistra, al centro e a sinistra del PD? Cominciamo da Più Europa, che anche stavolta, sia pure in un'arena teoricamente congeniale (le elezioni europee) non riesce a superare la soglia di sbarramento. Il rifiuto di formare una lista unica con il PD – come suggerito dal manifesto "Siamo Europei" promosso da Carlo Calenda – ha finito così per dividere le forze degli europeisti italiani, come era facilmente prevedibile alla vigilia. Stesso discorso potrebbe farsi per le forze più di sinistra, come Europa Verde e La Sinistra, che messi insieme raggiungono il 4% ma singolarmente (2, 3% e 1, 75% rispettivamente) rimangono al di sotto della soglia e non eleggono alcun rappresentante.
I simboli, i mandanti al deposito e gli statuti o le dichiarazioni di trasparenza corrispondenti, dei partiti, dei movimenti o dei gruppi politici organizzati e le liste di candidati, corredate dei documenti richiesti ai singoli candidati, presentate per ciascuna circoscrizione per le elezioni europee del 26 maggio 2019. Organizzazione e contatti
Il Mezzogiorno è ancora la roccaforte del M5S Il PD riparte dal secondo posto (e dal primato nelle grandi città) Il terzo elemento, anche questo sorprendente nel modus ma non inaspettato di per sé, è il risultato del Partito Democratico. Di certo si sapeva – e i sondaggi lo avevano previsto – che il PD avrebbe fatto meglio del disastroso risultato delle Politiche 2018, e molti osservatori avevano giudicato probabile un sorpasso nei confronti del Movimento 5 Stelle. Ma, ancora una volta, a sorprendere è stata la misura di questo sorpasso. In questo caso, più che a una overperformance del PD rispetto ai sondaggi della vigilia, questa sorpresa è dovuta al dato molto deludente del M5S. Ma per il partito di Nicola Zingaretti i dati positivi vengono soprattutto dalle città: e in questo senso viene ribadita – e anzi si rafforza ulteriormente – la natura del PD come "partito delle ZTL", molto forte nelle città più popolose e soprattutto nei quartieri centrali e meno periferici. Tra le regioni, il PD conserva la palma di primo partito solo in Toscana, ma è il primo partito a Roma, Milano, Torino, Firenze, Genova, Cagliari, Bergamo, e molti altri ancora.