Mi è molto piaciuta l'ambientazione nella Ravenna medievale ravvivata dalla presenza di molti profughi dell'Impero d'Oriente. Interessanti anche i riferimenti alla particolare dominazione veneta. L'azione in questo libro è incalzante e numerosi sono i colpi di scena. Ho apprezzato molto la descrizione dell'influente cardinale Bessarione e delle sue relazioni con il papato. Trovo sempre piacevoli anche gli intermezzi dati dai personaggi comici e buffonesci. Interessante e coinvolgente. Simoni si conferma un maestro del giallo storico. finito da leggere da pochissimo, mi ha coinvolto, ogni pagina ti trasportava nella chi ama questo genere è da leggere Di questo scrittore apprezzo lo sforzo, ma Eco era altra uguali i suoi libri: Simoni non sa essere "novità". Ultimo libro saga Secretum letto in 4 giorni, come sempre la trama risulta coinvolgente, presenta diversi colpi di scena. L'accuratezza storica e la descrizione dei luoghi sono impeccabili. Nel complesso è lievemente sotto tono forse perché capitolo conclusivo della saga, comunque piacevole da leggere.
E mentre lotta per scampare alla morte scoprirà una verità sconvolgente che riguarda l'inquietante Abate Nero… Sesto in classifica ad appena una settimana dall'uscita! Un autore da 1 milione e mezzo di copie Vincitore del Premio Bancarella Un'avventura senza fine sulle tracce di un libro antico e pericoloso «Come sempre Simoni coinvolge e cattura l'attenzione. Solo lui, tra i giallisti storici italiani, sa stupirci con innata maestria e assoluto rispetto del contesto epocale. » Tuttolibri «Marcello Simoni è tra i romanzieri d'avventura più amati d'Italia. » Il Giornale «Il cardinale Bessarione, realmente esistito, ispirò la simbolica rinascita di Ravenna, la ex capitale dell'Impero romano d'Oriente nella città dell'Adriatico. Marcello Simoni è riuscito a metterlo al centro del suo nuovo thriller. » La Lettura «Marcello Simoni ha recuperato l'eredità di Umberto Eco diventando un punto di riferimento internazionale per il romanzo storico. » Vero Magazine Hanno scritto di Marcello Simoni: «Marcello Simoni è uno spirito affine, un fratello.
È tuttofare anche Tigrinus, già trovatello che gode della protezione di Cosimo de' Medici, il Signore di Firenze in persona. Il giovane coi capelli neri striati curiosamente di bianco e coperti quasi sempre da un curioso cappuccio a punta, è sì un ladro, ma di cuore e all'occorrenza anche di cuori femminili. Ruba, però non è un farabutto, segue un'etica personale che lo porta a ribellarsi al potere e volere dei potenti, in nome di uno spiccato spirito libertario. È perciò un "buon malfattore": se in lui il bene e il male pari sono, la bilancia pesa dalla parte delle buone azioni, talvolta nobili. Terzo in ordine d'importanza tra i tre, Caco, nano e con la mano destra deforme, tanto da somigliare a una zampa di gallina. Il piccolo uomo non è di buon carattere, ma fedele fino allo spasimo a Tigrinus, al qual si sente legato da un leale e forte sentimento di amicizia, per via anche di una mai facile reclusione nel carcere delle Stinche, a Firenze. L'eterno femminino nella Secretum Saga è incarnato dalla fiera Bianca dei Brancacci, giovane e bella vedova (in effetti uxoricida, ma per ragioni sacrosante), nobile, fredda, calcolatrice, capace di porsi obiettivi ambiziosi e di raggiungerli, in un'epoca tutt'altro che agevole per il gentil sesso.
Del 2014 è L'abbazia dei cento peccati, e nello stesso anno il suo racconto "La prigione delle anime" appare nell'antologia Delitti di Capodanno, sempre per Newton Compton. Nel 2016 esce per Einaudi Il marchio dell'inquisitore,... Approfondisci Note legali