00 presso l'ospedale "Vito Fazzi" dove arrivava in arresto cardiorespiratorio con asfissia grave. La madre, invece, è stata ricoverata in rianimazione dove è rimasta per giorni. Nelle ultime ore le condizioni di salute sono lievemente migliorate e una psicologa avrà l'incombenza di comunicarle che il piccolo Nicholas, il suo terzo figlio, non ce l'ha fatta. Gli indagati sono difesi d'ufficio dagli avvocati Carlo Giuseppe Reho, Sergio Luceri, Giuseppe Minerva, Daniele Giandomenico e Angelo Terragno.
Per quanto riguarda il contagio nell'Utic è stato importato. Riguarda, infatti, un 92enne proveniente da Taranto che ha sostato per breve tempo nel reparto. Tutti i pazienti e gli operatori sanitari dei reparti interessati sono stati sottoposti a tampone e al momento non sono emerse altre positività, anche se l'esame dovrà essere ripetuto per accertarsi che il contagio non si manifesti a distanza di giorni. I medici hanno osservato che spesso il contagio si presenta dopo 7 giorni il contatto stretto e in alcuni rari casi, anche dopo 15 giorni. Tre positivi al Fazzi: Medicina, stop ai ricoveri. Puglia: giù i contagi, dimezzati i decessi, nuovo balzo dei guariti (+13) Oltre ai pazienti, al Fazzi sono stati contagiati anche gli operatori sanitari: i primi due medici, a metà marzo, risultati positivi sono in forze nel reparto Malattie infettive. Si trattava del primo caso di contagio fra i sanitari, nell'Ospedale del capoluogo salentino. I più colpiti rimangono gli operatori sanitari dell'Ospedale di Copertino: 12 in tutto, oltre a un impiegato e a sua moglie.
Assicuro non c'è niente di niente di meglio". Video | Ecco come si nasce a ritmo di samba! "Serviva il movimento. Quello giusto. Mentre osservavamo questa giovane mamma, che lasciata fare, iniziava a muovere il bacino, sembrava una danza ad ogni contrazione. Ma come ogni danza che si rispetti c'era bisogno della musica, e allora via ad un bel accompagnamento latino-americano. Tutta dinamica per la zona interessata, il bacino, le articolazioni, la rotazione naturale della testa del bimbo. E finalmente ecco il suo ben posizionarsi, quello che sembrava interminabile si risolveva di colpo nel giro di poco. Appena 45 minuti. A saperlo prima! E da qui il ben arrivato a Mattia". Un parto, come si suol dire, "differente" per le modalità, ma non nella cura e nella dedizione nei confronti delle giovani mamme in dolce attesa. L'ostetrica Debora Enrione ha voluto raccontare questa esperienza che, come altre, ha arricchito il suo bagaglio umano e professionale. E anche mamma Alessandra ha inteso divulgare la storia per condividerla con tutte le neo partorienti.