Rientrano in questa categoria tutti i servizi di trasporto pubblico, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato, che operi in modo continuativo o periodico, sia all'interno di una regione che mediante l'attraversamento di più regioni, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite. La detrazione spetta a chi sostiene la spesa anche nell'interesse dei familiari che dichiara a proprio carico. L'importo massimo di 250 euro di spesa riguarda il singolo contribuente, quindi se acquisti l'abbonamento annuale per te versando 200 euro e uno per tuo figlio a carico pagando 150 euro, in dichiarazione dei redditi potrai inserire al massimo 250 euro di detrazione. Lo stesso discorso vale per gli abbonamenti dei figli detratti in condivisione dai genitori, rimane comunque il limite massimo di 250 euro totali per il figlio. La detrazione spetta in base al principio di cassa, quindi se hai pagato a dicembre 2019 l'abbonamento trimestrale che copre fino a febbraio 2020, detrai nella dichiarazione dei redditi 2019.
Una delle novità in materia di detrazioni Irpef, per il periodo d'imposta 2018, è rappresentata dalle spese per abbonamenti al trasporto pubblico. Tale detrazione non costituisce una novità assoluta nel panorama delle detrazioni Irpef, in quanto si sostanzia piuttosto in una riproposizione della detrazione introdotta temporaneamente per il periodo d'imposta 2008. Per l'anno 2018, da un punto di vista normativo, a seguito di quanto previsto nella L. 205/2017, la detrazione in commento trova la sua collocazione, a regime, nell' articolo 15, comma i-decies, Tuir. Sotto il profilo sostanziale la detrazione è riconosciuta, nel limite massimo di spesa di € 250, 00, per l'acquisto di abbonamenti riguardanti il trasporto pubblico locale. Il citato limite di spesa, come precisato dall'Agenzia delle Entrate con la circolare 13/E/2019, deve intendersi riferito cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per l'abbonamento proprio e dei familiari a carico. Il predetto importo di 250 euro costituisce, inoltre, anche il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione per ogni singolo abbonato al servizio di trasporto pubblico; pertanto, anche se il costo dell'abbonamento è suddiviso tra più soggetti, come nel caso dei genitori che sostengano la spesa di 400 euro per l'abbonamento del figlio a carico, l'ammontare massimo di spesa sul quale calcolare la detrazione, da ripartire tra i genitori, non può superare 250 euro.
Una famiglia costretta ad acquistare più abbonamenti potrà fruire del bonus trasporti per ogni singolo abbonamento. Ovviamente dovrà aver cura di conservare e presentare le ricevute fiscali del pagamento e inserirle nella dichiarazione dei redditi del 2021. Più abbonamenti in famiglia Una famiglia costretta ad acquistare più abbonamenti potrà fruire del bonus trasporti per ogni singolo abbonamento. Sul portale dell' Agenzia delle Entrate si legge che la detrazione Irpef del 19% vale sia per le spese "sostenute direttamente dal contribuente, sia per quelle affrontate per conto dei familiari fiscalmente a carico". Ovviamente dovrà aver cura di conservare e presentare le ricevute fiscali del pagamento e inserirle nella dichiarazione dei redditi del 2021. Sono escluse dal diritto di detrazione le spese sostenute dal datore di lavoro per la sottoscrizione di abbonamenti destinati ai dipendenti.