E dov'è il problema? Il problema sta nel fatto che, anche da carico, il cellulare continua ad assorbire energia, molta energia. Per questo motivo sarebbe più giusto metterlo in carica durante le ore del giorno, quando si può vigilarlo e staccarlo dal caricabatterie appena raggiunto il 100%. 5. Il caricabatterie Occhio al caricabatterie Un po' per velocizzare i tempi, un po' perché a volte le prese di corrente sono situate in un posto tutt'altro che comodo da raggiungere, numerose persone adottano la pratica del " caricabatterie sempre attaccato ". Se tanto il caricabatterie non sta lavorando (perché non ricarica il cellulare) ed è freddo (supponendo che un caricabatterie in funzione dovrebbe essere caldo) non esiste motivo per cui lo si dovrebbe staccare. Giusto? Purtroppo invece non è così. Nonostante sia freddo, seppur in maniera minima, il caricabatterie continua a consumare energia. Un caricabatterie attaccato alla corrente consuma 1 Kwh dopo circa 1000 ore, per un costo di 1, 20€ in un anno; un consumo decisamente irrisorio e che non preoccupa, ma un caricabatterie sempre inserito nella presa è soggetto a qualsiasi variazione della stessa.
Basta un semplice sbalzo di tensione a danneggiarlo in maniera irreparabile. Non solo, il lavoro continuato che le componenti interne eseguono, a lungo andare potrebbe far saltare in maniera irreparabile qualche condensatore. 6. Il computer desktop Un consumo invisibile da 13 euro I computer moderni hanno la capacità di andare da soli in modalità "sleep" (dormiente) quando non vengono utilizzati per un po'. Un computer desktop (da tavolo) assorbe in questa modalità da 1, 5 a 5, 5 W. Se il computer viene invece spento, i valori appena illustrati scendono, fino a dimezzarsi. Il consumo dipende in buona parte dall'energia assorbita per l'illuminazione del monitor; quando questo diventa nero entrando in modalità "sleep" può assorbire fino a 15W, mentre quando viene spento (senza essere scollegato dalla presa di corrente) il monitor continua a consumare fino a 10W. Il consumo "nascosto" di un computer desktop in stand-by può raggiungere in un anno i 52 Kwh, per un costo che si aggira intorno 13€.
Il puntino rosso, apparentemente innocuo, in realtà comporta ancora consumi che poi paghiamo nelle bollette. Lo standby è uno spreco molto diffuso nel mondo: nell'intero pianeta vale 60 miliardi di euro, nelle nostre bollette può significare un aggravio pari al 7-9 per cento del costo complessivo, con una cifra pro-capite di circa 500 euro totali. Inoltre, l'energia così sprecata è anche un danno ambientale considerando le emissioni di CO2 che si potrebbero invece evitare. COME RIDURRE I CONSUMI CAUSATI DALLO STANDBY Secondo il gruppo di ricerca eErg del Politecnico di Milano lasciare la cucina accesa comparta giornalmente questi consumi: frigorifero 480 Wh, stereo 197 Wh, computer e stampante 175 Wh, router per connettersi a Internet 108 Wh, DVD 94Wh. Allora perché facciamo questo clamoroso errore? Per tre motivi. Ignoranza: molte persone non sanno che lo standby non comporta la fine del consumo di elettricità, ma semplicemente la sua riduzione. Cattive abitudini: è esattamente come quando lasciamo le luci accese in casa prima di uscire.
In un mondo così pieno di tecnologia e progresso, risparmiare energia è diventato indispensabile. Spegnere gli elettrodomestici in casa una volta utilizzati è un gesto di rispetto nei confronti dell'ambiente, e quindi del nostro futuro. A volte però quella che sembra una buona norma può rivelarsi non essere sufficiente. In Italia ci sono circa tre centrali elettriche che producono energia per alimentare elettrodomestici spenti o in stand-by. È proprio così; limitarsi a spegnere un apparecchio senza staccarne la spina dalla corrente può vanificare la più buona intenzione. Gli alimentatori, infatti, che trasformano la corrente elettrica da alternata a continua, e i sensori in attesa di un segnale che dovrebbe provenire da tastiere e display a LED, non smettono neanche per un istante di assorbire energia. In Italia, questo consumo è di circa 305 KWh per abitazione ogni anno, che corrisponde all' 11% del consumo annuale di elettricità di una casa. Un invisibile e silenzioso dispendio che a fine anno finisce con l'incidere in modo rilevante sulla bolletta.
Vediamo come risparmiare sulla bolletta dell'energia elettrica. Quali sono gli elettrodomestici che consumano di più? Che cosa sono i consumi in stand-by? Sommario: Quali sono gli elettrodomestici che ci fanno spendere di più? Ecco gli 8 elettrodomestici che consumano di più Consumi in standby Non tutti gli elettrodomestici assorbono lo stesso quantitativo di energia. Informarci su come funziona il consumo energetico è il primo passo da fare per poter risparmiare sulla bolletta. Per sapere quanto consuma un elettrodomestico dobbiamo considerare 3 fattori: la grandezza dell'apparecchio; la classe energetica; il tempo di utilizzo. Più le dimensioni dell'elettrodomestico saranno elevate, più saranno alti i consumi energetici. Prendiamo come riferimento un apparecchio che sicuramente è presente nella maggior parte delle abitazioni, ossia la televisione: più lo schermo è ampio più elevati sono i consumi. Se si deve acquistare una nuova televisione, per risparmiare energia sono consigliati i modelli a LED e OLED.
Ma non solo: le lucine rosse degli elettrodomestici a cui non si fa caso hanno un costo elevato anche per l'ambiente. Soltanto negli Stati Uniti lo stand by comporta un consumo di energia pari a 19 miliardi di dollari e un rilascio nell'atmosfera di 44 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Leggi anche: Come risparmiare fino al 30% sulla bolletta energetica "spegnendo" alcuni elettrodomestici Dagli sconti Iva per la casa all'Erasmus, come risparmiare con la Stabilità 2016 Riscaldamento: come risparmiare fino al 90% in bolletta La lettera di Telecom ai dirigenti: "Fate benzina self per risparmiare"
QUANTO CONSUMA LO STANDBY Una lucetta rossa che paghiamo molto cara. Talvolta inconsapevolmente, per pura ignoranza, in altri casi per banale disattenzione. In ogni caso il costo dello spreco dello stand-by è davvero gigantesco. Sessanta miliardi di euro l'anno nel mondo, circa 80 euro per ogni famiglia italiana, 1 miliardo di litri di acqua che servono per produrre l'elettricità sprecata. Tutto per nulla. Ma andiamo con ordine. Vediamo che cosa è esattamente lo stand-by e come funziona. Quali sono i suoi costi. E quali i semplicissimi rimedi. LEGGI ANCHE: La panchina intelligente che a Boston ricarica lo smartphone con l'energia solare (foto e video) CONSUMI ENERGETICI ELETTRODOMESTICI IN STANDBY I conti più attendibili, fatti sulla base di misurazioni e controlli sul campo, dicono che questa distrazione, questa totale indifferenza nei confronti dello spreco, nelle case degli italiani che sono al mare o in montagna, soltanto per il mese di agosto costa 15 euro. Un vero record su base annuale, a conferma del fatto che diventiamo più spreconi proprio quando alcuni consumi elettrici, pensate all'uso del computer o alla tv, dovrebbero diminuire per effetto del tempo trascorso fuori casa e lontani dagli uffici.
Se si aggiungono al consumo annuale di un computer (ormai presente in quasi tutte le case italiane) quello di altri apparecchi molto diffusi, in modalità stand-by, il consumo invisibile prodotto può incidere per circa il 10-15% sulla bolletta domestica. Per limitare i consumi invisibili domestici, oltre a scollegare tutte le periferiche degli apparecchi una volta spenti, una buona soluzione potrebbe essere quella di adottare un multiprese, o una semplicissima "ciabatta", munito di interruttore "on-off", tramite il quale, con un solo gesto, si può interrompere l'alimentazione di tutte le periferiche ad esso collegate che non servono più.
Per quanto riguarda invece i videoregistratori la curva di carico, visibile nel grafico sotto, evince chiaramente che il consumo elettrico annuo di questo dispositivo dipernde per oltre il 90% dalla potenza assorbita da SPENTO!! Infatti il basso uso che si fa di questi dispositivi unito agli alti consumi in Stand-By, fanno si che su base annua il consumo energetico e' dipeso praticamente quasi tutto dal consumo da spento.. Sono molti gli elettrodomestici che determinano un consumo energetico annuo da spento, rappresentato da una frazione importante del consumo globale... Per fare un esempio una volta ho verificato che una persona aveva un condizionatore a parete che acceso consumava circa 1000 Watt e da spento ben 25 Watt, valore di potenza che determina un consumo di 0, 6 kwh nelle 24 ore. Bene tale persona aveva detto che usava al massimo 1 mese all'anno il condizionatore perche consumava quasi 8 Kwh al giorno... Tale persona ignorava pero che il consumo da spento del suo condizionatore era SIMILE al consumo che aveva in quel mese che lo utilizzava.