L'espettorato viene in genere analizzato solo se il medico riscontra evidenze di polmonite alla radiografia toracica o in sede di esame obiettivo. Se la tosse persiste per più di due settimane, è possibile eseguire una radiografia del torace per escludere una patologia polmonare di base, come una neoplasia maligna del polmone. Trattamenti per alleviare i sintomi Gli adulti possono assumere aspirina, paracetamolo o ibuprofene per ridurre la febbre e i sintomi generali della malattia; ai bambini non si deve somministrare l'aspirina, ma solo paracetamolo o ibuprofene, in quanto i bambini che assumono aspirina sono a maggior rischio di sindrome di Reye. In presenza di bronchite acuta, soprattutto se associata a febbre, si raccomanda un'elevata idratazione. Gli antibiotici non vengono utilizzati per trattare la bronchite, eccetto per i soggetti la cui infezione è causata da batteri (ad esempio, durante un'epidemia). Quando viene usato un antibiotico, in genere viene somministrato un farmaco come l'azitromicina o la claritromicina.
Dopo essere penetrato nei relativi lobi polmonari, ogni bronco lobare o secondario si suddivide nei vari segmenti broncopolmonari. All'interno dei polmoni, i bronchi lobari perdono la struttura di supporto cartilaginea tipica della trachea e dei bronchi primari (anelli a C), ricoprendosi di placche irregolari di cartilagine ialina, mentre il muscolo liscio forma degli anelli completi (a differenza di quanto avviene nella trachea, dove le aperture cartilaginee posteriori sono colmate dal muscolo tracheale). In questo modo i bronchi intrapolmonari non presentano più una parte schiacciata posteriormente, ma sono del tutto rotondeggianti. Man mano che ci si addentra nell'albero bronchiale, insieme al calibro delle vie aeree si riduce anche lo spessore delle pareti bronchiali, sempre meno ricche di tessuto cartilagineo e sempre più ricche di tessuto muscolare. Appena penetrati nei lobi polmonari, i bronchi secondari si suddividono in rami più piccoli, i cosiddetti bronchi terziari (o segmentali).
La bronchite acuta è un'infiammazione della trachea e delle vie aeree che si diramano dalla trachea (bronchi), provocata da un'infezione. La bronchite acuta è generalmente causata da infezioni di origine virale. L'insorgenza dei sintomi del comune raffreddore seguiti da tosse sono di norma indicativi di bronchite acuta. La diagnosi si basa principalmente sulla sintomatologia. La maggior parte dei trattamenti, come farmaci per ridurre la tosse e antipiretici, mira ad alleviare i sintomi fino al termine dell'episodio. Di solito non si somministra una cura antibiotica. La bronchite può essere: Di solito, i sintomi della bronchite durano giorni o qualche settimana. Tuttavia, la bronchite che dura fino a 90 giorni viene ancora classificata come bronchite acuta. La bronchite che dura più a lungo, talvolta mesi o anni, viene generalmente classificata come bronchite cronica. Quando si parla di "bronchite", ci si riferisce di solito alla bronchite acuta. Quando la bronchite cronica insorge insieme a una riduzione della velocità del flusso aereo dai polmoni quando il soggetto espira (flusso d'aria espiratorio), questa viene considerata una caratteristica peculiare della broncopneumopatia cronica ostruttiva (Chronic obstructive pulmonary disease, BPCO).
I bronchi rappresentano le vie aeree contigue alla trachea, la quale - nell'adulto - si biforca a livello della 4a-5a vertebra toracica per dare origine ai due bronchi primari o principali, uno per il polmone destro ed uno per il polmone sinistro. I bronchi primari si suddividono a loro volta in rami di calibro sempre inferiore, costituendo il cosiddetto albero bronchiale (proprio come una pianta, formano rami che diminuiscono progressivamente di dimensione). L' albero bronchiale è costituito dalle vie aeree esterne ai polmoni (bronchi primari extrapolmonari) e dalle vie respiratorie intrapolmonari (bronchi secondari e terziari, bronchioli, bronchioli terminali e bronchioli respiratori). Al pari delle vie aeree superiori (cavità nasali, nasofaringe, faringe, laringe e trachea), i bronchi sono essenzialmente deputati al trasporto dell'aria dall'ambiente esterno alle unità funzionali dei polmoni, gli alveoli, nei quali avviene lo scambio gassoso (gli alveoli polmonari sono piccole sacche ripiene d'aria, fittamente circondate da capillari e deputate allo scambio di ossigeno ed anidride carbonica).
In questa sede viene esaminata solo la bronchite acuta. Anche l'esposizione a irritanti, come fumo, smog, particelle di polvere e vapori (di irritanti come acidi forti, ammoniaca, alcuni solventi organici, cloro, solfuro di idrogeno, biossido di zolfo e bromo) può infiammare la trachea e i bronchi, causando sintomi simili a quelli della bronchite acuta. La bronchite acuta è generalmente causata da infezioni dovute a Virus (più comunemente) Batteri Cos'è la bronchite? Nella bronchite alcune aree della parete bronchiale diventano infiammate ed edematose e aumenta la produzione di muco. Di conseguenza, la via per il passaggio dell'aria è ridotta. La bronchite si manifesta spesso durante l'inverno. La bronchite virale può essere causata da numerosi virus comuni, tra cui il virus dell'influenza. Anche dopo la risoluzione dell'infezione virale, l'irritazione può continuare a provocare i sintomi per settimane. Talvolta la bronchite di origine batterica si presenta in seguito a un'infezione delle vie aeree superiori di origine virale.