FAI ATTENZIONE AGLI SBALZI TERMICI Occorre coprirsi adeguatamente: chi soffre di colite è particolarmente sensibile agli sbalzi di temperatura e al freddo. Anche per questo motivo, il colon irritabile si fa sentire di più in autunno. ASSUMI INTEGRATORI E FARMACI SOLO COL CONSIGLIO DEL MEDICO Assumere probiotici può aiutare a tenere sotto controllo l'infiammazione: purtroppo al momento non è possibile dire con essattezza quali probiotici siano più indicati per ogni singolo paziente. La somministrazione di farmaci deve invece avvenire solo dietro prescrizione dello specialista in base al quadro clinico del paziente: dagli spasmolitici, che aiutano a regolare l'attività della muscolatura intestinale, agli antidepressivi, che agiscono sulla componente neurologica della patologia. FAI ATTENZIONE ALL'ALIMENTAZIONE L'alimentazione influisce in maniera sostanziale, ma la dieta va adattata alle esigenze e ai sintomi di ciascuno (ad esempio, coloro che soffrono di stipsi e coloro che patiscono invece episodi diarroici seguiranno diete differenti).
Relazione tra ciclo mestruale e IBS Le donne che soffrono di IBS sanno che durante il periodo mestruale i sintomi del colon irritabile possono risultare accentuati. Durante le mestruazioni, infatti, c'è un calo del livello degli estrogeni che è alla base di un processo infiammatorio che riguarda anche l'intestino. Da qui la correlazione tra il ciclo mestruale e il peggioramento della sintomatologia legata all'intestino irritabile. È importante ascoltare i segnali del proprio corpo e parlare con il proprio medico di fiducia di eventuali sintomi per capirne l'origine e valutare le opportunità di cura per tornare (presto) a stare di nuovo bene! 1 (Gershon M. D., Il secondo cervello, UTET, 2013)
900 600 Approfondimenti - DOC Generici 20 agosto 2018 Sindrome dell'intestino irritabile La sindrome dell'intestino irritabile, che una volta veniva definita "colite spastica" o "colon irritabile", è un disturbo gastrointestinale di tipo funzionale i cui sintomi si manifestano senza che sia rilevabile alcuna malattia o segno di danno del tratto digerente. Si tratta di una condizione molto comune che interessa circa il 10% della popolazione. La prevalenza è più elevata prima dei 50 anni e le donne ne sono colpite con una frequenza doppia rispetto agli uomini. La sindrome dell'intestino irritabile è un disturbo cronico che dura a lungo con andamento fluttuante, i sintomi possono andare e venire. La riacutizzazione della sintomatologia coincide spesso con eventi stressanti, sia di tipo fisico (ad es. interventi chirurgici, infezioni), che di tipo psichico (ad es. stress, separazioni, lutti). Sintomatologia La sintomatologia è caratterizzata da dolore addominale associato a stitichezza e/o a diarrea ed accompagnato da gonfiore o distensione dell'addome; può comprendere la presenza di muco biancastro nelle feci e, terminata la defecazione, la sensazione di non aver completato l'evacuazione dell'intestino.
Oltre alla sindrome dell'intestino irritabile e alla diverticolosi e sue complicanze, le malattie del colon comprendono anche le malattie infiammatorie croniche intestinali (morbo di Crohn e rettocolite ulcerosa), la poliposi del colon e i tumori maligni del colon. Pertanto in presenza di sanguinamento dall'ano, sangue nelle feci, stitichezza o diarrea che dura più di una settimana, feci sottili, dolore addominale o perdita di peso inspiegabile è molto importante consultare il medico Inoltre poiché il tumore del colon-retto spesso non causa alcun sintomo, è essenziale sottoporsi ai test di screening, quando previsto dal sistema sanitario pubblico o prescritto dal proprio medico. Nota: Le informazioni riportate in questo articolo non devono sostituire la consultazione del medico o essere utilizzate per modificare la terapia. Bibliografia National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases. Irritable Bowel Syndrome. National Institute of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases.
LEGGI ANCHE: A l imentazione sana: amici e nemici del colon irritabile. ESISTE LA DIETA GIUSTA? Cosa bisogna mangiare e quali sono invece i cibi da evitare per chi soffre di colite o sindrome del colon irritabile? Ne parliamo in dettaglio in questo articolo: FODMAP, la dieta contro il colon irritabile GASTROENTEROLOGIA ED ENDOSCOPIA DIGESTIVA IN AUXOLOGICO Il Servizio di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva di Auxologico offre un servizio completo per la prevenzione, la diagnosi e la cura degli organi dell'apparato digerente: esofago, stomaco, intestino tenue, colon e retto. Il Servizio opera nelle sedi di Lombardia e Piemonte, dove è possibile effettuare la visita specialistica gastroenterologica e accedere agli esami diagnostici gastroenterologici. SCOPRI IL SERVIZIO
I meccanismi fisiologici principali alla base di questo disordine funzionale sono legati all'alterazione della motilità intestinale, all'ipersensibilità dell'individuo al dolore viscerale (dolore che ha origine dagli organi interni del nostro corpo), a disturbi di natura psicologica ( ansia, depressione), all'irritazione della mucosa intestinale o della popolazione batterica che naturalmente abita il nostro intestino ( microbioma). Chi soffre di colon irritabile manifesta principalmente dolore addominale diffuso o localizzato ai quadranti inferiori dell'addome, diarrea o stipsi oppure entrambi, distensione addominale con gonfiore e presenza di gas e altri possibili sintomi associati come nausea, vomito, difficoltà a digerire, disfunzioni sessuali (dolore durante il rapporto e calo della libido), alterazioni urinarie. Altre condizioni associate al colon irritabile sono la fibromialgia, sindrome da fatica cronica, dolore cronico alla schiena, pelvico o cefalea, disfunzione dell'articolazione della mandibola.
Anche se in realtà ne esistono di diversi tipi la colite psicosomatica (o colon irritabile) è quella più diffusa (e in forte aumento nella popolazione). Tradizionalmente, in medicina, la sindrome del colon irritabile è una diagnosi di esclusione. In assenza di un test di laboratorio in grado di rilevare la colite, resta una patologia indefinita spesso difficile da diagnosticare. I sintomi del colon irritabile sono diversi da soggetto a soggetto e questo rende più difficoltosa la diagnosi da parte del medico, che deve escludere patologie simili come diverticolite, morbo di Crohn, ecc. Cause del colon irritabile Le cause che provocano questa malattia non sono ancora del tutto chiare, anche se dai risultati di numerose ricerche scientifiche sembra ormai nota la correlazione diretta tra la colite psicosomatica e il ripetersi nel tempo di condizioni di stress, ansia, emozioni negative nella vita del paziente. Questi fattori psicologici sarebbero a loro volta intensificati da uno stile di vita sedentario, alimentazione disordinata e povera di fibre, assunzione di alcol, caffeina, fumo, situazioni molto comuni nella nostra società.
Se nei primi anni del 1900 questa patologia era conosciuta e diagnosticata soltanto attraverso l'esclusione di malattie più gravi di tipo infettivo o tumorale, più recentemente sono stati generati dei criteri diagnostici specifici, i criteri di Roma, che riconducono la sindrome del colon irritabile al più grande gruppo dei disturbi funzionali gastrointestinali (FGID) anche detti disordini dell'interazione intestino-cervello (DGBI). Tali criteri, gli ultimi definiti a Roma nel 2016 detti Criteri Roma IV, si basano principalmente sulla storia clinica e sull'anamnesi del paziente, senza bisogno di indagini più invasive. Dolore addominale presente almeno un giorno a settimana nei precedenti 3 mesi e associato a: Cambiamento della frequenza della defecazione Cambiamento di forma e consistenza delle feci Secondo i criteri di Roma IV la sindrome del colon irritabile può essere pertanto così classificata: Sindrome del colon irritabile con predominante stipsi Sindrome del colon irritabile con predominante diarrea Sindrome del colon irritabile mista Sindrome del colon irritabile non classificabile.
rifaximina), anti-infiammatori intestinali (es. mesalazina). Nei casi di meteorismo ed eccesso di gas intestinali sono utili enzimi digestivi, integratori a base di probiotici, piante carminative (es. camomilla, melissa, cumino). Integratori a base di fibre e lassativi osmotici: sia le fibre solubili (es. psyllium, glucomannano) o insolubili (es crusca) che gli osmotici (es. macrogol) sono utili nei casi di associata stipsi e gonfiore. Farmaci antidiarroici: i farmaci da banco come la Loperamide devono essere utilizzati, con cautela e sotto controllo medico, nei casi di diarrea. Dieta di eliminazione di cibi "formanti gas": se il sintomo principale è il meteorismo e gonfiore con distensione addominale, è consigliabile la riduzione di alimenti che fermentano come le bevande gassate, l'insalata a foglia larga (es. lattuga), gli ortaggi (es. cavolfiore, piselli, broccoli), i legumi (es. fagioli, ceci, lenticchie), masticare chewing-gum, e la frutta dopo i pasti (è preferibile consumarla lontano).