30 Italia – Svizzera ore 18. 45 Germania – Polonia ore 21. 15 Turchia – Thailandia
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Queste moto erano conosciute come Falcone monocilindrico da 500 cm³. Questa motocicletta di Moto Guzzi divenne cosi famosa che già nel 1925 lavoravano 300 dipendenti nello stabilimento di Mandello del Lario e venivano prodotte annualmente 1200 macchine. Giuseppe Guzzi, fratello di Carlo Guzzi, sviluppò nel 1928 la leggendaria sospensione posteriore, con cui Moto Guzzi divenne famosa. Moto Guzzi: i successi nelle corse Già nel 1934 l'azienda era il più grande produttore italiano di motociclette. Gli ordini di molte scuderie sportive erano dovuti principalmente alla sospensione posteriore della Moto Guzzi. Le motociclette di Moto Guzzi ottennero molte vittorie e presero parte ai campionati europei. Pertanto, Moto Guzzi decise di non costruire solo motociclette da 500 cm³ ma anche da 250 cm³ e da 160 cm³. Dal 1955 Moto Guzzi costruì anche una macchina da corsa con motore V8. Dal 1949 al 1957 conquistò diversi titoli mondiali. Dopo la crisi del mercato motociclistico italiano, la società SEIMM fu rifondata e cominciarono ad essere sviluppati nuovi modelli di Moto Guzzi.
Il film ha avuto la sua anteprima mondiale a Tokyo nel maggio del 2019 ed è stato presentato il mese successivo al Festival internazionale del film d'animazione di Annecy in Francia, una delle più prestigiose rassegne mondiale dedicate al genere. Il direttore dell'animazione e character designer è Kenichi Konishi (Tokyo Godfathers, La Storia della Principessa Splendente). Joe Hisaishi, compositore della colonna sonora del film, è uno storico collaboratore del leggendario Studio Ghibli di Hayao Miyazaki.
L'altimetria della ventunesima tappa Parigi, 27 luglio 2019 – Egan Bernal può brindare e godersi la passerella sugli Champs Elysèe. Il primo colombiano a vincere il Tour de France 2019 è arrivato in Val Thorens con il primo posto saldo in cascina – vittoria di Nibali e passaggio di consegne anche di Geraint Thomas – e oggi chiuderà il suo Tour a Parigi in maglia gialla. In programma la ventunesima tappa da Rambouillet a Parigi, 128 chilometri e chiusura con 9 giri nel consueto circuito parigino. In avvio di tappa due Gpm di quarta categoria, Cote de Saint Remy e Cote de Chatefourt, poi prima di rientrare in pianura muro sulla Cote de l'Homme Mort – 1. 9 chilometri al 4. 4%, non catalogato come gran premio della montagna. Dal chilometro 62 si entra a Parigi, dal chilometro 73 primo passaggio sulla linea di arrivo. Il circuito avrà un paio di curve a 90 gradi e l'inversione a 180 gradi sugli Champs Elysèe. Arrivo perfettamente in pianura. Tour de France 2019, tappa 20: impresa di Nibali.
La squadra di Sarri cerca ancora di punire le leggerezze dei padroni di casa, ma questa volta Pau Lopez respinge il diagonale di CR7 prima dell'intervallo. La Roma ha un ottimo approccio nella ripresa, ma non riesce a creare nitide occasioni da gol dalle parti di Szczesny. La Juve, però, non la chiude e invita gli avversari a giocarsela fino in fondo. Detto, fatto. Al 64', infatti, Dzeko si crea lo spazio in area di rigore e conclude sul primo palo, colpendo in pieno il legno. L'azione continua e il bosniaco serve Under che va di testa e trova il ginocchio prima, e la mano poi, di Alex Sandro a negargli la gioia del gol. Szczesny si fionda sul successivo tentativo del turco, ma è il Var a concedere un'altra occasione ai padroni di casa. Il tocco del terzino bianconero, infatti, costa il rigore e Perotti, dal dischetto, batte il suo ex compagno di squadra. La formazione di Fonseca ci crede, ma rischia di incassare il terzo gol, con Ronaldo che di testa conclude a lato. Anche Higuain, entrato al posto di Dybala, si procura un paio di tentativi offensivi, mentre il forcing giallorosso nel recupero produce una vera clamorosa chance che Pellegrini, col mancino in area di rigore, spreca calciando a lato.
I Babilonesi chiamarono la loro torre Bab-Iloe, Porto di Dio e gli Ebrei durante la "cattività babilonese" la videro certamente e, poichè in essa si adorava quello che loro consideravano un Idolo ed il fatto che la terrazza sulla sommità suggerisse l'interruzione dei lavori destinati alla costruzione di una piramide, fece nascere il racconto biblico della Torre. Molti artisti dipinsero la Torre di Babele, tra questi Pieter Brueghel il Vecchio che la dipinse tre volte. Anche se la sua prima versione è andata perduta possiamo ammirare le due tele superstiti (entrambi probabilmente del 1563), ricche di dettagli e particolari da scoprire; quella più grande, 114 x 155 cm. è esposta nel Museo Storico d'Arte di Vienna e quella più piccole 60 x 74, 5 centimetri fa parte della collezione del Museo Boijmans van Beuningen di Rotterdam, in Olanda. Brueghel visitò Roma nel 1552-1553 ed è probabile che abbia usato il Colosseo come fonte di ispirazione per la sua Torre di Babele. A prima vista le Torri di Brueghel hanno un aspetto robusto e ben costruito, ma ad un esame più attento si vede che il progetto contiene difetti, probabilmente inseriti dall'artista per indicare come fosse audace e presuntuoso l'intero progetto.
La Juventus liquida la Dinamo Zagabria (2-0) e conserva il primo posto nel girone. I bianconeri sbloccano il risultato al 52' con Higuain. Il raddoppio arriva al 73' grazie a Rugani. Positivo rientro in campo di Dybala. 90' + 2' Fine partita: JUVENTUS-DINAMO ZAGABRIA 2-0. Higuain sblocca il risultato, Rugani firma il raddoppio. 90' + 1' Dybala si accentra e carica il sinistro, pallone distante dal palo. 90' Tiro-cross di Dybala, Livakovic in tuffo devia il pallone, Pivaric completa il disimpegno. 87' Cuadrado inesauribile sulla corsia di destra, palla a Dybala che non riesce a servire Higuain in area. 86' Applausi da parte di tutto lo stadio per Mandzukic, autore ancora una volta di una prova di grande sostanza. 85' Sostituzione DINAMO ZAGABRIA: entra Matel esce Moro. 85' Sostituzione JUVENTUS: entra Hernanes esce Mandzukic. 84' Ancora Dybala al tiro: il mancino dell'argentino viene deviato in corner. 82' Subito in evidenza Dybala: sinistro a giro centrale, blocca facile Livakovic. 81' Tridente pesante per la Juventus: Dybala alle spalle di Higuain e Mandzukic.