Leonardo Del Vecchio il 22 maggio 2019 soffierà sull'ottantacinquesima candelina. Ma l'età sembra proprio essere questione di poco conto per l'imprenditore italiano "self made" per eccellenza, che, cresciuto nell'orfanotrofio milanese dei Martinitt, nel corso di una vita ha costruito un impero miliardario. Così, il fondatore del gruppo degli occhiali Luxottica, di recente convolato a nozze con la francese Essilor, in questi primi scorci di 2020 non sembra certo restare con le mani in mano. Le ultime cronache finanziarie vedono infatti la società immobiliare Covivio, di cui Del Vecchio è primo socio al 25% oltre che vicepresidente, molto attiva nell'acquisizione di alberghi di lusso. Più nel dettaglio, a inizio anno, Covivio Hotels ha annunciato di avere firmato un contratto per l'acquisizione da Värde Partners di un portafoglio di otto hotel situati a Roma, Firenze, Venezia, oltre che a Nizza, Praga e Budapest, per 573 milioni di euro. Inoltre, la ex Foncière des Régions (di cui già Del Vecchio era primo azionista) ha annunciato l'acquisizione di un hotel Hilton a Dublino per 45, 5 milioni di euro.
Leonardo Del Vecchio è un imprenditore italiano, fondatore di Luxottica. È considerato uno degli uomini più ricchi d'Italia e del mondo. Leonardo del Vecchio è nato a Milano, ma è bellunese di adozione, avendo scelto di spostarsi ad Agordo, in provincia di Belluno, per fondare la sua azienda. Luxottica s. a. s. inizialmente produceva semilavorati per altri produttori che poi assemblavano gli occhiali finiti. Nel 1967 Del Vecchio decide di non limitarsi più alla produzione di parti per conto terzi ma di produrre gli occhiali completi, con il marchio Luxottica. La scelta è indovinata e le attività vanno molto bene, tanto che nel 1971 decide di dedicarsi unicamente alla produzione di occhiali finiti. Sempre nel 1971 Luxottica si presenta alla fiera di settore MIDO di Milano, ottenendo un grande successo. Luxottica è oggi una delle più grandi aziende al mondo per gli occhiali di lusso e da sole, e produce montature per marchi quali Ray-Ban, Vogue, Prada e Chanel. Dal 1990 Luxottica è quotata in borsa a New York, e dal 2003 a Milano, dove è entrata a far parte dei titoli a maggior capitalizzazione.
Fondatore della Società e Presidente Esecutivo Nato a Milano nel 1935. Fondatore di Luxottica, è Presidente del Consiglio di Amministrazione della stessa dalla sua costituzione nel 1961. É stato nominato Presidente Esecutivo il 29 gennaio 2016. Nel 1986 il Presidente della Repubblica gli ha conferito l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al "Merito del Lavoro". Nel maggio 1995, ha ricevuto una laurea ad honorem in Economia Aziendale dall'Università Cà Foscari di Venezia. Nel 1999 ha ricevuto un Master honoris causa in Economia Internazionale da parte di MIB, Management School di Trieste e nel 2002 ha ricevuto una laurea ad honorem in Ingegneria Gestionale dall'Università di Udine. Nel marzo 2006 ha ricevuto una laurea honoris causa in Ingegneria dei Materiali dal Politecnico di Milano. A dicembre 2012 la Fondazione CUOA gli ha conferito il Master honoris causa in Business Administration. È Presidente di Delfin S. à r. l. e di Aterno S. l., Presidente della Fondazione Leonardo Del Vecchio, Vice Presidente di Covivio S.
Leonardo Del Vecchio ha ottenuto una laurea ad honorem in MBA dalla MIB School of management di Trieste e una laurea ad honorem in ingegneria dei materiali dal Politecnico di Milano. Riguardo alla sua filosofia che lo ha portato al successo ha dichiarato: "se si produce al meglio, compatibilmente con i mezzi e le risorse che si hanno a disposizione, allora è praticamente impossibile che il cliente non lo riconosca e che preferisca i concorrenti". Ultimo aggiornamento 28 luglio 2016 ARGOMENTI CORRELATI: Formazione | Leonardo Del Vecchio Luxottica Occhiali Società in accomandita semplice Italia Vogue MIB School Borsa Valori Chanel |
Memorabile, tra l'altro, l' intervista dell'aprile 2012 in cui l'imprenditore classe 1935 chiese la testa dell'allora amministratore delegato delle Generali, Giovanni Perissinotto. A ben vedere, la ottenne nel giro di poco, dimostrando di contare già parecchio nel salotto triestino. Considerando soltanto le partecipazioni dirette e le capitalizzazioni di Borsa, oggi Del Vecchio tra Covivio, Mediobanca e Generali mette insieme qualcosa come 4 miliardi e mezzo. Poi c'è la partecipazione di maggioranza pari al 32, 7% in Essilor Luxottica che da sola vale circa 19, 8 miliardi e che nonostante ciò non gli ha (ancora) consentito di fare passare con i soci francesi il proprio candidato ad amministratore delegato, ossia il suo manager di fiducia Francesco Milleri. Leggi anche: Pagamenti cash a finti fornitori: ecco come Essilor Luxottica è stata truffata da alcuni dipendenti in Thailandia Lo scorso maggio, dopo l'esplosione di tutta una serie di tensioni da tempo sottotraccia, Del Vecchio e Hubert Sagnieres, rappresentante dell'ala francese, avevano dato il proverbiale colpo al cerchio più uno alla botte affidando alcuni poteri a Milleri, ad di Luxottica Group, e a Laurent Vacherot, ad di Essilor International.
Grazie ad una politica commerciale aggressiva e dinamica amplia il suo business sempre di più. Luxottica oggi è una delle più grandi aziende al mondo, producendo montature per marchi quali Ray-Ban, Vogue, Prada e Chanel, quotata in borsa a New York dal 1990 e a Milano dal 2003, dove è entrata a far parte dei titoli a maggiore capitalizzazione. I risultati delle sue strategie sono sotto gli occhi di tutti, Leonardo Del Vecchio è riuscito a creare un impero mondiale che fattura sette miliardi annui e che ha più di 70 mila dipendenti nei suoi otto stabilimenti 6 in Italia e 2 in Cina. Oggi Leonardo Del Vecchio si gode i risultati di una vita passata a lavorare sedici ore al giorno in quel primo stabilimento a Belluno, dove tutt'oggi torna una volta al mese. Nonostante al momento sia impegnato con partecipazioni azionarie in grandi gruppi, come Unicredit e Generali Assicurazioni, Del Vecchio non dimentica mai da dove è venuto e, in un periodo di crisi come questo, può vantarsi di non aver mai licenziato neanche un dipendente.