Questo adesso viene tutto congelato, in attesa di un futuro sviluppo nella Nba, e si riprende il filo del Moretti che debuttò in serie A a Pistoia sotto la guida del padre e che poi disputò due ottime stagioni in A2 a Treviso. E ci sarà anche il discorso con la Nazionale, già avviato a livello di selezioni giovanili con tanto di bronzo all'Europeo Under 18 del 2016. Ma l'America non uscirà dai suoi radar, vuoi per i ricordi dell'ambiente universitario («Ho vissuto dentro una realtà che in Italia nemmeno immaginiamo: le strutture, il campus, il rigore dell'insegnamento. Tutto favoloso. E poi scopri l'amore e la dedizione che ci sono per le squadre che rappresentano l'ateneo: vedi migliaia di giovani che vanno a tifare per loro coetanei, è una sensazione bellissima») vuoi per quel grande passo che quasi sicuramente è solo rimandato rispetto alla prospettiva di finirci quanto prima. Diceva a suo tempo: «Non posso negarlo: sto lavorando per questo. Ho sacrificato e sacrificherò tante cose, dalla famiglia agli amici, ma ne vale la pena».
Condividi questo articolo In seguito alle normative del Governo Italiano per l'ingresso/uscita in Lombardia, e in merito alla richiesta della squadra di Atene di giocare sì a porte chiuse, ma in un territorio diverso da quello italiano, l'Eurolega ha deciso di ascoltare la proposta dell'Olympiacos: Olimpia Milano-Olympiacos, non si giocherà ad Assago ma a Berlino a porte chiuse venerdì 13. Palla a due alle ore 20. 45. In seguito alle normative del Governo Italiano per l'ingresso/uscita in Lombardia, e in merito alla richiesta della squadra di Atene di giocare sì a porte chiuse, ma in un territorio diverso da quello italiano, l'Eurolega ha deciso di ascoltare la proposta dell'Olympiacos: Olimpia Milano-Olympiacos, gara che sarebbe dovuta essere giovedì 12 marzo alle 20:45 al Mediolanum Forum, non sarà disputata ad Assago. L'Eurolega con una nota ha ricollocato la sfida venerdì 13 marzo alla Mercedes Benz Arena di Berlino a porte chiuse con palla a due ore 20. Ripercorriamo le tappe di avvicinamento alla gara.
Nel 2016 è approdato ai new York Kicks, giocando con loro 68 partire, per essere poi acquistato proprio dall'Olimpia Milano. Vladimir Micov Vladimir Micov è il quarto e ultimo giocatore dell'Olimpia Milano che supera i 2 metri di altezza: misura infatti 2 metri e 1 centrimetro, per 101 kg. Nato a Belgrado in Serbia il 16 aprile 1985 è il giocatore più anziano dell'Olimpia Milano, e in campo sa far sentire la sua esperienza. Ha iniziato a giocare con la maglia dell'Olimpia nel 2017, dopo aver giocato al Galatasaray Istambul, al CSKA Mosca e in diverse squadre serbe. L'ala piccola numero 5 dell'Olimpia Milano ha stabilito contro il Trento il suo primato di punti personale in una partita: 28.
Pubblicità Continua la gara di solidarietà in favore delle strutture sanitarie lombarde, in prima linea in questi giorni terribili per l'emergenza coronavirus: e proprio in favore degli ospedali è andata anche l'ultima lodevolissima iniziativa dell' Olimpia Milano, squadra di basket della serie A1. La EA7 di proprietà del gruppo Armani (che già si era mosso in precedenza donando un milione e 250 mila euro a ospedali e protezione civile) ha infatti annunciato che allenatore e giocatori "hanno deciso di rinunciare a una parte del proprio stipendio per sostenere le strutture ospedaliere lombarde, impegnate a contrastare l'emergenza da Covid-19". Di fila poi lei legge nel comunicato "L'importo totale della donazione è pari a un milione di euro " e che tale donazione si aggiunge a quelle già effettuate dal gruppo Armani per alcuni ospedali e protezione civile, oltre alla "conversione degli stabilimenti per la produzione di camici monouso recentemente annunciate". Pubblicità CORONAVIRUS, ANCHE SASSARI TAGLIA GLI STIPENDI Una scelta dunque più che lodevole da parte del club meneghino, che fortunatamente non è stata isolata anche nel mondo del basket della Serie A1.
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Skip to content Il Chacho Rodriguez con il 13, Mack con l'1 e tutti gli altri: sono stati annunciati i numeri di maglia dell'Olimpia Milano 2019/20. Shelvin Mack giocava con il numero 6 nella sua ultima apparizione NBA, e in passato aveva indossato vari numeri, incluso l'8 (ritirato dall'Olimpia in onore di Mike D'Antoni), ma per la sua prima esperienza europea ha scelto di tornare al passato: il numero 1. Nessun giocatore confermato ha cambiato numero. Sergio Rodriguez indosserà il tradizionale numero 13 che solo nella NBA aveva "perso": la sua ultima squadra americana è stata Philadelphia e quel numero apparteneva a Wilt Chamberlain, il recordman mondiale di punti segnati in una gara con 100. Aaron White avrà il numero 30 come allo Zalgiris Kaunas. Era il suo numero già ad Iowa, abbandonato solo a Bonn e San Pietroburgo. Michael Roll ha sempre giocato con il numero 20, fin dai tempi di UCLA, poi ha giocato con il 5 al Maccabi. Ma entrambi i numeri sono occupati, da Andrea Cinciarini e Vlado Micov.
Nel corso della concitata giornata spuntano problemi nel viaggio in Italia da parte dell'Olympiacos. Il Ministro della sanità greca avrebbe obbligato 14 giorni di quarantena per tutte le persone in rientro dall'Italia per evitare il rischio di diffusione in Grecia del Corona Virus, casistica che avrebbe compreso anche l'Olympiacos, se avesse giocato in Eurolega contro Milano. Nelle stesse ore, l'associazione dei giocatori greci rilascia un comunicato contro Eurolega Milano è una delle città europee più colpite dall'epidemia, ma Eurolega chiude gli occhi: è stato richiesto un campo neutro, non ci interessa chi si prenderà la responsabilità della situazione nel caso in cui questa degeneri, perché sarà troppo tardi. Crediamo che la partita non debba giocarsi a Milano Con lo stesso comunicato, anche l'Olympiacos chiede all'Eurolega di ripensarci. Mercoledì 11 Marzo La Commissione Nazionale di Salute pubblica, legata al Ministero della Sanità, avrebbe chiesto all'Olympiacos di sospendere il viaggio per l'Italia invitando l'Eurolega nuovamente a cambiare sede.
Coach Ettore Messina, la sua voglia di vincere ed il suo carisma, sono stati determinanti nella mia scelta. Non vedo l'ora di iniziare questa nuova avventura, di imparare e migliorare all'interno di una organizzazione del massimo livello europeo". © Riproduzione riservata Iscriviti alla newsletter Rimani sempre aggiornato sulle notizie nazionali
Nei giorni scorsi anche la Dinamo Sassari, assieme a Fondazione e suo principali sprono si è messo per promuovere una campagna di raccolta fondi in favore degli ospedali dell'isola per fronteggiare al meglio questa drammatica emergenza. Non solo, perchè ieri anche la squadra sarda, su esempio dell'Olimpia Milano, ha trovato un accordo con staff e giocatori per una riduzione degli ingaggi: una mossa necessaria visto il momento delicato anche per il mondo del basket, con il campionato fermo. Anzi presto molti altri club del primo campionato nazionale ma non solo potrebbero seguire le stesse orme: come già sta accadendo per il calcio, la riduzione degli ingaggi pare la prima misura da attuare per limitare le gravi conseguenze economiche che questa emergenza coronavirus porterà. © RIPRODUZIONE RISERVATA