Nella parte successiva dell'articolo vi indicheremo i due prodotti attualmente presenti sul mercato con il rimando alle guide dettagliate che li sviscerano nel dettaglio. Quali sono i vantaggi? Ne abbiamo individuati alcuni: Le Poste sono ovunque: in qualsiasi paese d'Italia, anche montano e distante dai grandi centri, è più probabile che ci sia una posta che una banca. Se avete necessità di avere un punto di riferimento fisico, questo aspetto è ottimale. Comodità del circuito Postmat. Prima si faceva riferimento al circuito, diverso da quello bancomat. Bene, essendo le Poste presenti ovunque, chiaramente anche i Postmat sono in ogni località italiana. Ciò è importante per i prelievi: ricordiamo che quasi sempre prelevare da una banca diversa dalla propria costa poco, con il conto corrente postale questo rischio si azzera. Possibilità di usare il conto online a zero spese. La Posta si è molto adeguata sotto questo punto di vista negli ultimi anni e, come le banche, offre servizi di home banking all'avanguardia che possono essere associati agli altri due punti appena visti.
Lo scopo è quello di garantire ai consumatori uno strumento comprensivo di un'ampia serie di servizi e operazioni, nonché "una struttura di costi semplice, trasparente e facilmente comparabile". Le principali caratteristiche del conto corrente standard di Poste Italiane includono una serie di servizi e un un numero di operazioni annue previste dalla Convenzione tra MEF, Banca d'Italia, ABI, Poste Italiane e Associazione Italiana Istituti di Pagamento e di moneta elettronica. Tale Convenzione è stata stipulata originariamente il 28 marzo 2012, per poi essere rinnovata il 31 maggio 2014. La tipologia di servizi e operazioni garantite viene effettuata tramite un canone annuo. Buoni fruttiferi postali: calcolo e interessi dei cartacei. Proprio ai fini dell'accordo stipulato dalla Convenzione, i titolari di un conto corrente base di Poste Italiane non possono attivare o possedere alcuni servizi/prodotti. Tra cui la carta di credito, il carnet assegni, il Fido BancoPosta Finanziamenti e Mutui, l'Internet Banking, il PhoneBanking e il SimplyBancoPosta.
Per sapere mediamente, numeri alla mano, quanto costa un conto corrente occorre dare un'occhiata ai dati ufficiali dell'indagine annuale fatta dalla Banca d'Italia. L'ultima riguarda le spese sostenute dai correntisti nel corso del 2017. In quell'anno, il costo di gestione di un conto è stato di 79, 4 euro, con un aumento di 1, 8 euro rispetto al 2016. Cresce anche il costo dei conti online (di 0, 6 euro) e dei conti correnti postali (2, 1 euro). I costi fissi si sono attestati a 52, 8 euro e sono aumentati soprattutto sul canone di base. Le spese variabili, invece, sono arrivate a 26, 6 euro. Le voci più pesanti sono state quelle dei prelievi agli sportelli automatici e dei pagamenti automatici. Conto corrente: che cos'è l'Isc? Chi apre un conto corrente non può non considerare l' Isc, cioè l' indicatore sintetico dei costi. Si tratta dell'indicatore che rileva il costo complessivo del conto, che la banca è tenuta a comunicare al cliente prima della firma del contratto, come disposto dalla Banca d'Italia per garantire la maggiore trasparenza possibile.
Questo indicatore fa capire al potenziale futuro correntista quanto gli verrà a costare il suo rapporto con la banca sul fronte delle spese e delle commissioni, al netto di oneri fiscali e interessi. Conto corrente: ne esistono a costo zero? Un decreto del ministero dell'Economia del 2018 [1] prevede la possibilità di aprire un conto base grazie al quale si ha la possibilità di aprire un conto corrente a zero spese o, per meglio dire, forfettario. Si tratta di una formula che consente di accedere ad un determinato numero di operazioni senza pagare ulteriori costi. Significa che quel numero di operazioni pattuite sono gratuite, mentre bisognerà pagare quelle fatte in più. Il conto base è riservato a: correntisti con Isee inferiore a 11. 600 euro; pensionati che non guadagnano più di 18mila euro lordi annui. Nel primo caso, cioè quello di chi ha un Isee sotto gli 11. 600 euro, i ha diritto a: 36 bonifici in accredito, compreso quello dello stipendio; 12 versamenti allo sportello di contanti o assegni; 6 prelievi di contanti allo sportello; addebiti diretti Sepa illimitati; prelievi illimitati dal Bancomat nella propria banca; 6 prelievi dal Bancomat di un'altra banca.
E' protetto fino a 100. 000 € dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi; BNL Conto Pensionati, un conto completamente a zero spese, di una delle più note banche italiane.