Il presidente di giuria è il grande regista Costa Gravas. In giura anche Edoardo Leo, Carlo Verdone, Paolo Genovese e Sandra Milo che riceverà un premio alla carriera. La serata, sarà ripresa da Canale 5 e andrà in onda prossimamente». Tutto cominciò, per questa rassegna, con Mario Monicelli... «Infatti. Fu Mario a darmi tanti consigli, lui che aveva un amore forte per il cinema, che considerava una vera arte insostituibile e sempre innovativa». A proposito di personaggi e di cinema, lei in America aveva avuto un buon successo. Perché ha rinunciato a lavorarci? «È la vita! Però è vero, ho passato momenti importanti. Con Mel Brook ho trascorso bellissime giornate, ho frequentato tanti altri grandi attori e mi sono trovato bene. Arrivare negli Stati Uniti e lavorare con questo entusiasmo è stato molto importante per me». Lei voleva rifare Yuppi du, ed ancora aspetta che la Filmauro decida qualcosa. Peccato, il pubblico vorrebbe il ritorno di quei personaggi. «Il problema è che può deciderlo solo Aurelio De Laurentiis, il film è suo.
Uno che fa titoli tipo "patata bollente" (per cui è a processo). Uno che ha detto e scritto cose tremende sul sud. Uno che, quando va in tivù, vomita cose di una violenza verbale inaudita. LUI che parla di querele" accusa Scanzi, che però a quanto sembra avrebbe accusato due colleghi di mettere uno la firma agli scritti dell'altro. "A Litto', la verità qua è una sola: hai trovato uno che ti mette in tasca in un amen ". A noi non sembra che Scanzi si sia così tanto "messo in tasca" Feltri e ci pare pure che se Feltri usi un linguaggio scorretto, la foto apposta con tanto di dito medio adolescenziale a corredo del suo intervento su Facebook non qualifichi poi tanto meglio il giornalista toscano. Almeno Feltri lo ammette, che le beghe tra giornalisti sono guerre tra primedonne … Ilaria Paoletti
E' il quotidiano on line della destra italiana: fondato a Roma nel 1952, nel 1963 divenne l'organo di partito del Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale e nel 1995 di Alleanza Nazionale. Nel 2009 è stato uno dei quotidiani del Popolo della Libertà. Attualmente è organo della Fondazione Alleanza Nazionale. Registrazione Tribunale di Roma n. 16225 del 23/2/1976 ISSN 2499-7919 La testata Secolo d'Italia usufruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990 n. 250 e s. m.
I suoi uomini, tra cui varie riserve, giacché i titolari erano impediti, correvano il doppio dei rivali spompati e smarriti. I quali, sotto di una rete, sono riusciti a pareggiare grazie alla concessione generosa di un penalty, e in seguito non hanno più visto il pallone se non in fondo alla propria porta. Uno spettacolo imprevisto e duraturo, cessato solo al termine della partita. Inspiegabile, tuttavia anche divertente per chi, come me, è abituato a soffrire ogni volta che gli orobici scendono in campo. Costoro oggi contano in classifica la bellezza di 18 punti, quando alcune settimane fa ne avevano racimolati solamente sei. Negli ultimi quattro incontri, 12 punti. E pensare che qualche idiota aveva previsto l'esonero dell'allenatore essendosi dimenticato precocemente delle imprese degli anni scorsi compiute dal vecchio e abilissimo Gasp. Il quale, tra l'altro, è stato privato in poco tempo di giocatori quali Gagliardini, Grassi, Spinazzola, Conti, Kessié e Caldara, per citare i più forti.
L'area comprende straordinari resti archeologici e reperti del teatro con la tipica struttura della tecnica di costruzione greca che sfrutta il naturale pendio della collina; ci sono 13 ordini di sedili dell' ima della cavea e 6 ordini nella capienza media in modo da fornire complessivamente posto a circa 2mila spettatori. Questo teatro maggiore è diviso tramite un giardino dal prospiciente Odeon (etimologicamente, in greco, vuol dire "canto" – ndr) che di dimensioni leggermente minori e con una cavea un po' più piccola. L'antico Odeon era destinato infatti per altre attività quali audizioni di retorica, letture di saggi, recite di poesie, concerti musicali e vari tipi di competizioni. All'interno sono presenti alcune sale, oggi adoperate anche per convegni e conferenze, con visibili i pavimenti a mosaico e in marmo e i resti parietali dipinti. Altri reperti finora emersi sono: il Tempio o Sacrarium e il Ninfeo con tracce di un impianto termale. [mappress mapid="170″] Bibliografia Mileto S., I campi flegrei, Newton & Compton Roma, 1998.
Dal punto di vista prettamente topografico, la Grotta si estende per circa 780 m con un tracciato rettilineo orientato verso Est-Ovest e l'area cambia nella sezione sia in altezza (4 – 9), sia in larghezza (4 – 7); la luce e l'areazione della Grotta è assicurata da alcuni cunicoli secondari che si dipartono dalla parete Sud, terminando con aperture a strapiombo sulla costa frastagliata, offrendo un panorama mozzafiato direttamente sul mare. Secondo la leggenda, in uno di questi tre cunicoli addirittura restò incastrato, durante una visita Sir Arthur Conan Doyle, scrittore, medico e poeta scozzese, creatore del celeberrimo investigatore Sherlock Holmes, protagonista di innumerevoli gialli inglesi venduti e tradotti in tutto il mondo. Villa Imperiale Pausilypon Il percorso archeologico è molto suggestivo in quanto si apre, una volta passata la Grotta, a un terrazzo a strapiombo sul mare che giunge su un panorama che offre una visuale d'insieme meravigliosa; attraverso un sentiero fiancheggiato dalla tipica e lussureggiante vegetazione mediterranea ricco di ginestre e di lecci, vi sono vari scorci da cui è possibile godersi il mare.
" La parodia di Crozza? Mi becco la presa per il culo e rido anche io come probabilmente molti spettatori. Mia moglie si diverte di meno, perché teme che parlino male di me e che mi deridano. Le donne sono più sensibili. Io, invece, per usare un'espressione di Crozza, me ne sbatto il cazzo ". Così, con il suo consueto stile politically incorrect, il direttore di Libero, Vittorio Feltri, commenta la graffiante imitazione che Maurizio Crozza ha reso celebre nella trasmissione "Fratelli di Crozza", sul canale Nove. Ospite di Roberto Poletti in due puntate di "Forte&Chiaro", su Telelombardia, Feltri commenta a tutto campo i fatti della settimana, non disdegnando di mettere un po' alla berlina il M5S: " Luigi Di Maio candidato premier dei 5 Stelle? Se è stato scelto come il miglior fico del Bigoncio, penso che gli altri fichi facciano veramente schifo. Le parole di Di Maio sui sindacati? E' vero che i sindacalisti fanno i sindacalisti perché non hanno voglia di lavorare, altrimenti lavorerebbero.