La moneta non fu inventata, ma fu il punto di arrivo di una evoluzione dei mezzi di scambio durata millenni che, a partire dal semplice baratto di merce contro merce, ha toccato svariate tappe, andando via via sempre più perfezionandosi. Nessun popolo antico, per quel che ci risulta dalle fonti, ha saputo sottrarsi, nella prima fase della sua esistenza, alla legge naturale del baratto. Ma questa forma di commercio presentava grossi inconvenienti per quelle popolazioni stanziali che non erano solite intraprendere lunghi viaggi a fini commerciali. Tali popoli si trovavano spesso a disporre di una derrata sovrabbondante che sarebbero stati ben lieti di scambiare con i propri vicini, ma questi a loro volta ne possedevano altrettanta; capitava quindi di dover rinunciare, da un lato, a merci senza dubbio necessarie ma che non potevano essere pagate, dall'altro di dover conservare la propria derrata, ormai di nessuna utilità, col rischio che si potess
C., Zecca di Messana, Rif. Buceti, 54/R2; SNG Dan., 465; Metallo: AE, gr. 3, 54, (MG86399), Diam. 18, 62, qBB Per saperne di più Sicilia, SIRACUSA, Seconda Democrazia, TETRAS, 425-410 a. C., Aretusa / polpo e tra i tentacoli 3 globetti, zecca di Siracusa, MB, (RR), (Buceti 339/R2) / Sicily Syracuse ancient Greek coins (monete greche antiche rare di bronzo - moneta greca antica rara) SIRACUSA, Seconda Democrazia, 466-406 a. C., TETRAS, Emissione: 425-410 a. Buceti, 339/R2; Calciati, 12; Metallo: AE, gr. 3, 34, (MG86386), Diam. 14, 53, MB, (RR) Per saperne di più Sicilia, SIRACUSA, Seconda Democrazia, TETRAS, 425-410 a. C., Aretusa / polpo e tra i tentacoli 3 globetti, zecca di Siracusa, MB, (RR), (Buceti 337/R2) / Sicily Syracuse ancient Greek coins (monete greche antiche rare di bronzo - moneta greca antica rara) SIRACUSA, Seconda Democrazia, 466-406 a. Buceti, 337/R2; Calciati, 1; Metallo: AE, gr. 4, 53, (MG86319), Diam. 14, 89, MB, (RR) Per saperne di più Bruttium, RHEGIUM, BRONZO, 270-203 a.
Ciascuna dracma comprendeva 6 oboli e aveva per multipli il didrachmon (o statere), pari a 2 dracme, la mina, pari a 100 dracme, e il talento, pari a 6000 dracme. Le due unità maggiori non furono mai coniate, ma furono utilizzate solo come unità di conto. Attraverso lo statere il sistema basato sulla dracma euboica si agganciava all'unità base del sistema ponderale babilonese, il siclo, di 8, 70 grammi. Altri multipli della dracma non frequentemente coniati erano il tetradrachmon (4 dracme), l'hexadrachmon (6 dracme) e il dekadrachmon (10 dracme). Monete da 1 dracma della Grecia antica La dracma era correntemente coniata in argento e raramente in oro; nell'Egitto tolemaico era in uso anche una dracma di bronzo. Nelle varie zone del mondo ellenistico la dracma assume pesi diversi, che col tempo vanno man mano diminuendo; in età romana viene assimilata prima a tre quarti del denario, poi al denario neroniano, di 3, 4 grammi. Ha conservato il nome dracma la moneta in uso nella Grecia moderna, sostituita nel 2002 dall'euro.
L�idea di battere moneta nacque 600 o 700 anni a. C. in Anatolia, l�attuale Turchia, pi� precisamente nel regno di Lidia. Le prime monete erano gi� fabbricate per �coniazione�, utilizzando cio� un principio non dissimile a quello usato ancor oggi: un �tondello� di metallo incandescente veniva posto tra un �conio di incudine� ed un �conio di martello�; veniva poi data una martellata sul quest�ultimo, imprimendo cos� sul metallo le effigi che erano incise sui due coni. Non esistendo uno stampo di contenimento, i bordi della moneta erano irregolari e spesso le immagini erano mal centrate, ma il peso della moneta era comunque molto accurato e costante� Era il peso infatti a garantirne il valore.
In un secondo tempo i dioscuri vengono sostituiti da bighe guidate da varie divinità: Vittoria, Diana. Solo più tardi emerge una delle caratteristiche peculiari del denario romano: l'esaltazione degli antenati del magistrato monetario, veri o presunti, con la rappresentazione di gesta, accadimenti, anche questi spesso leggendari, che li possono ricordare. I Marcii rappresentano nella stessa moneta sia il re Anco Marzio, presunto antenato della gens, che l'acquedotto che portava il loro nomen. Mentre i denari presentano una varietà così elevata, nelle monete enee, cioè di bronzo, si ha una certa fissità dei tipi: al rovescio c'è una prua di galea ed al diritto ogni valore riporta una divinità, divinità che era già in uso nella monetazione fusa. Sia al diritto che al rovescio viene indicato il valore della moneta. Solo in periodo ellenistico per la monetazione greca ed a partire dagli ultimi anni della repubblica per la monetazione romana, i tipi rappresentati sono i re ellenistici o i generali romani prima ed il princeps dopo.
Una leggera ripresa si ha con Diocleziano (introduzione di nuova moneta in rame, il follis). Costantino riforma completamente il sistema (ponendo le basi di quello che sarà il futuro sistema bizantino): creò il soldo d'oro (72esima parte della libbra romana), la siliquia d'argento e il Nummus Centonnalis bronzeo (3 grammi di peso).
Anche la prima monetazione romana (l' aes grave) era di questo tipo. Numismatica greca [ modifica | modifica wikitesto] La numismatica greca studia le monetazione greca, cioè l'insieme delle monete emesse dalle città-stato greche, i regni ellenistici e da quelle civiltà che pur non essendo di lingua greca, gravitavano comunque nell'area del Mar Mediterraneo oppure la cui monetazione era influenzata dalla monetazione greca. Numismatica romana [ modifica | modifica wikitesto] La numismatica romana studia la monetazione romana, cioè l'insieme delle monete emesse da Roma e dal suo Impero dalla prime emissioni di monete fuse, dalle monete romano-campane sino alla fine dell'Impero Romano.
Buongiorno, Mi potete per favore identificare e dare un parere su questo "sassolino" greco? Da un lato è raffigurata una testa (Ercole? ) dall'altro un personaggio indefinito con uno strumento altrettanto indefinito. Mi porta a pensare a una moneta greca verso il 200 a. C., ma mi affido al vostro giudizio. Il materiale dovrebbe essere rame, con questa patina verde scuro. Grazie in anticipo!
Nelle colonie greche invece venivano sempre usate le monete in oro e argento, usate anche in madrepatria. Asse di Agrippa. La prima monetazione romana si basava sempre su sistema librale e fu utilizzato il bronzo. L'"asse" romano coincideva con il peso della libbra latina (273 grammi circa), che veniva poi rapportato alla libbra romana (327 grammi circa). L'asse nel corso degli anni subì tante svalutazioni da pesare solo 27 grammi dopo 118 anni. Nuove monetazioni vennero fatte a cavallo del III e del II sec. : nel 312 a. venne coniata a Capua una moneta destinata ad entrare nei circuiti commerciali magno-greci (basata pertanto sul sistema greco); nel 268 a. venne coniata la prima moneta d'argento romana, il denario (corrispondente come valore tra i 10 e 16 assi in rame). Anche il denario era legato al peso della libbra romana, e come le monete precedenti, aveva due sottomultipli. Per i commerci all'estero fu destinato (ai popoli sconfitti) il vittoriato, sempre di argento ma di peso inferiore e di lega qualitativamente bassa: in questo modo Roma imponeva una moneta di basso titolo e minor valore rispetto a quella propriamente romana, composta di argento quasi puro.