A questo proposito Cracco nei giorni scorsi è stato avvistato davanti al suo ristorante in centro a Milano mentre pubblicizzava il nuovo servizio di take away. Vestito in modo casual e rigorosamente con la mascherina chirurgica il cuoco di origini vicentine spiegava ai passanti le nuove modalità del servizio d'asporto. SULLO STESSO ARGOMENTO: Carlo Cracco torna in tivù: L'ho fatto per Scavolini Dopo aver prestato servizio di volontariato, cucinando in un ospedale da campo allestito per l'emergenza da Covid-19, lo chef è tornato a far parlare di sé con questa iniziativa. Carlo Cracco (foto profilo Instagram @carlocracco) Lo stesso Cracco durante un'intervista rilasciata a Rai Radio 1 nel corso del programma 'Un giorno da pecora' aveva espresso la sua opinione in merito alle barriere di plexiglass. Nonostante la sua voglia di riaprire dopo il lungo lockdown aveva detto causticamente. "Piuttosto chiudo". Lo chef, infatti, ha ammesso di preferire pochi coperti al posto dei divisori. di Cristina Biondi
Tania Cagnotto agli Europei di Londra (Dan Mullan/Getty Images) Sport sabato 21 Maggio 2016 Sarà ospite con gli altri due tuffatori italiani Francesca Dallapé e Maicol Verzotto, dalle 20. 10 su RaiTre Tania Cagnotto, la più famosa tuffatrice italiana, sarà ospite questa sera al programma di RaiTre Che Tempo Che Fa, che inizia alle 20. 10 ed è condotto da Fabio Fazio. Cagnotto sarà ospite in studio assieme a Francesca Dallapé, sua compagna di tuffo sincronizzato femminile, e all'altro tuffatore italiano Maicol Verzotto, storico compagno di Cagnotto nel tuffo sincronizzato misto. Cagnotto è una tuffatrice italiana, la più forte di sempre: nel corso della sua carriera ha vinto complessivamente 29 medaglie agli Europei e dieci ai Mondiali (oltre ad una cinquantina di titoli italiani). È nata a Bolzano ed è figlia del leggendario tuffatore italiano Giorgio Cagnotto. Ha iniziato a gareggiare a livello professionistico da giovanissima: a 15 anni ha partecipato alle Olimpiadi di Sydney arrivando 18esima nella gara di trampolino da tre metri, una delle sue specialità.
E' il caso del singenionimo "nipote" che può indicare il figlio del figlio (nipote in linea retta) oppure il figlio del fratello (nipote in linea collaterale). Il problema si presenta anche su più livelli di discendenza (pronipote, pro-pronipote ecc. ) e per distinguere i due casi utilizziamo nell'applicazione la doppia terminologia: "nipote" e "nipote (di zio)". Sinonimi Spesso si utilizza indifferentemente il termine "pronipote" al posto di "bisnipote", oppure "pro-pronipote" al posto di "trisnipote". Nella nostra applicazione abbiamo preferito utilizzare i singenionimi "pronipote" e "pro-pronipote" di uso più comune. Casi particolari Vi sono particolari singenionimi che non identificano né una parentela né un'affinità. Uno di questi è il termine "consuocero" (o "consuocera"). I consuoceri sono i genitori degli sposi ma, come abbiamo visto, tra di loro non esiste alcuna relazione giuridicamente rilevante dal momento che gli affini non sono affini tra loro (né tantomeno parenti! ). Avvertenza: Questa applicazione é utilizzabile per un uso non professionale e le informazioni fornite si intendono a carattere indicativo.