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La prima fonte da cui si attinge la notizia di reato è certamente la informativa della P. (art. 347). Soppresso il nome di rapporto e ancor più il concetto che ne sta alla base, la comunicazione della P. rappresenta uno strumento di informazione, rappresentazione e conoscenza dell'inizio di un'attività investigativa, che non può ormai più consistere in una relazione conclusiva di una sorta di processo di polizia. La informativa in questione rappresenta una specie qualificata di «denuncia» proveniente, a differenza di quella contemplata dagli artt. 331 e 332, non genericamente da pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, ma da pubblici ufficiali qualificati: agenti o ufficiali di P. [1]. La natura di segnalazione di reato dell'atto in esame implica che debbono essere riferiti gli elementi essenziali del fatto, le risultanze raccolte e le attività compiute, con indicazione delle fonti di prova e dei soggetti (indagato, persona offesa, persona informata dei fatti) utili alle indagini.
11 D. L. 59/1978 Schema 12a Schema 12b Schema 12c INDIVIDUAZIONE DI PERSONE O COSE Schema 13a Schema 13b NOMINA AUSILIARI DI P. G. Schema 14a SOMMARIE INFORMAZIONI DALL'INDAGATO - Art. 350 1° co. Scheda 15a DICHIARAZIONI SPONTANEE DA PERSONA INDAGATA Scheda 16a SOMMARIE INFORMAZIONI DA PERSONE INFORMATE SUI FATTI Scheda 17a PERQUISIZIONE DI POLIZIA GIUDIZIARIA PERQUISIZIONE PERSONALE DI INIZIATIVA DELLA P. G. Scheda 18a PERQUISIZIONE LOCALE DI INIZIATIVA DELLA P. G. Scheda 19a PERQUISIZIONE DISCIPLINATA DA LEGGI SPECIALI PERQUISIZIONE VEICOLO 20a VERBALE DI PERQUISIZIONE PERSONALE, ESEGUITA DI INIZIATIVA DALLA P. G., AI SENSI DELL'ART. 4 legge 152/75 Scheda 21a ACQUISIZIONE DI PLICHI E CORRISPONDENZA Scheda 26a ACCERTAMENTI URGENTI SULLE COSE (Art. 354 2° co. ) Scheda 27a ACCERTAMENTI URGENTI SUI LUOGHI (Art. ) Scheda 28a SULLE PERSONE (Art. 354 3° co. ) Scheda 29a SEQUESTRO DI INIZIATIVA DELLA P. (Art. )
Informazioni sulle iscrizioni Le iscrizioni delle notizie di reato sull'apposito registro sono comunicate, su richiesta: alla persona alla quale è attribuito il reato, alla persona offesa, ai rispettivi difensori. Fanno eccezione le ipotesi in cui si procede per uno dei delitti indicati dall'articolo 407, comma 2, lettera a), del codice di procedura penale, ovverosia quelli per i quali la durata massima delle indagini preliminari è innalzata dagli ordinari diciotto mesi ai due anni. Si tratta, ad esempio, dei casi di associazione a delinquere per i quali è previsto l'arresto il flagranza di reato, dei delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell'ordinamento costituzionale per i quali la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel minimo a cinque anni o nel massimo a dieci anni, dell'omicidio, del sequestro di persona a scopo di estorsione e così via. In generale, comunque, il pubblico ministero può, con decreto motivato, disporre il segreto sulle iscrizioni, per un periodo massimo di tre mesi non rinnovabile.
Informazione della persona offesa Decorsi sei mesi da quando ha presentato la denuncia o la querela, la persona offesa dal reato può invece chiedere di essere informata sullo stato del procedimento rivolgendosi all'autorità che ha in carico il procedimento, purché ciò non arrechi pregiudizio al segreto investigativo. Le notizie di reato espressamente disciplinate come tali nel titolo dedicato del codice di procedura penale sono solo due, ovverosia la denuncia e il referto. Ad esse si affiancano, tuttavia, i diversi ulteriori atti che contengono l'informativa circa il compimento di un illecito penale, disciplinati altrove nel codice, quali la querela, l'istanza, la richiesta di procedimento e l'autorizzazione a procedere. Rilevano, inoltre, le cosiddette notizie di reato innominate o atipiche, non disciplinate dalla legge, come la comunicazione anonima, la notizia confidenziale, la sorpresa in flagranza, la notizia di stampa e così via. Soffermiamoci sulle forme della notizia di reato espressamente disciplinate come tali dal codice di rito.
La denuncia presentata per iscritto deve essere sottoscritta dal denunciante o da un suo procuratore speciale, mentre le denunce anonime non possono essere utilizzate, salvo che le stesse non costituiscano corpo del reato o provengano comunque dall'imputato. Il contenuto della denuncia La denuncia, in ogni caso, deve contenere: l'esposizione degli elementi essenziali del fatto, l'indicazione del giorno dell'acquisizione della notizia, l'indicazione delle fonti di prova già note. A tali elementi, ove possibile, si affiancano le generalità, il domicilio e tutti gli ulteriori elementi utili a identificare la persona alla quale il fatto è attribuito, la persona offesa e coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti. Il referto Il referto, invece, è la segnalazione che l' esercente una professione sanitaria deve fare al P. o alla P. G. quando abbia prestato la propria assistenza od opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile d'ufficio.
Annotare tutto, anche il minimo dettaglio può un giorno essere utile, la p. g. ha l'obbligo di accertare tutto quello che accade, e di riportarlo in forma di annotazione e quindi di comunicare l'autorità giudiziaria. - trasmissione alla competente autorità giudiziaria Copia delle annotazioni e dei verbali redatti a norma dell'articolo 357 del codice è conservata presso l'ufficio di polizia giudiziaria ai sensi dell'art. 115 c. 2 Diritto di difesa: no Presupposti dell'atto ad iniziativa: no Adempimenti della P. G. : Documentazione: Termine di trasmissione del verbale: Organo destinatario: Norme di riferimento: Atti di P. G. Su P. C. : Annotazione di polizia Giudiziaria; Prestampato: polizia Giudiziaria;
Scheda 71c RESTITUZIONE DI COSE SEQUESTRATE Verbale di dissequestro e contemporanea restituzione di cosa immobile Scheda 73a Verbale di dissequestro e contemporanea restituzione di mobile Scheda 73b SEQUESTRO AMMINISTRATIVO DI VEICOLO CIRCOLANTE PRIVO DI ASSICURAZIONE R. C. A. Verbale di sequestro Scheda 81a Trasmissione verbale di sequestro Scheda 81b Verbale di affidamento in custodia di cosa sequestrata Scheda 81c
riferire su un intervento effettuato per furto in appartamento). La relazione di servizio, invece, è l'atto con cui gli operatori di polizia informano il responsabile dell'ufficio di quei fatti di cui siano venuti a conoscenza nell'attività di servizio, e anche al di fuori di essa, che possono non avere attinenza con la funzione di PG e interessare il proprio o l'altrui ufficio, di cui è opportuno che rimanga traccia per le ulteriori incombenze (es. segnalare un guasto o un incidente anche lieve occorso all'autovettura di servizio; riferire sui vari atti compiuti nel corso del servizio). La relazione di servizio, quindi, può essere considerata un atto interno. Assume rilevanza esterna allorché in essa sono contenute notizie di reato o sono documentate attività di indagine. ––––––––––– (1) Il personale su ogni fatto di particolare rilievo avvenuto durante l'espletamento del servizio deve riferire con apposita segnalazione al responsabile dell'ufficio, reparto o istituto, per gli adempimenti di legge, fatto salvo l'obbligo del dipendente di redigere gli ulteriori atti prescritti dalle disposizioni vigenti (art.
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