Gli anni Novanta Il deludente OcchioPinocchio (1995) segna un declino. Nuti sembra essere passato di moda e il pubblico non lo segue pi�, cerca di recuperare nel 1998 con Il signor Quindicipalle (1998), con una prorompente Sabrina Ferilli, e ci riesce. Ma dopo la nascita di Ginevra, la sua prima figlia, avuta dall'attrice Anna Maria Malipiero, e la regia di Io amo Andrea (1999) e Caruso, zero in condotta (2001), che sono due insuccessi commerciali, la depressione e i problemi di alcolismo emergono prorompenti. Il 2000, la crisi e l'incidente La crisi che colpisce il cinema italiano diventa motivo di fallimento professionale per Nuti che prosegue la sua vita, sulla soglia dei quarant'anni, fra tentativi di suicidi e la sempre viva voglia di lavorare. L'uomo d'oro del cinema italiano sta diventando di bronzo. Quando sembra per� aver superato i problemi di alcolismo, torna come attore nel 2004 in Concorso di colpa di Claudio Fragasso, dove recita accanto al vecchio amico Alessandro Benvenuti.
Dopo questa esperienza, Nuti decide di separarsi dai proprio colleghi, affidandosi alle regie di Maurizio Ponzi che lo diriger� in Madonna che silenzio c'� stasera (1982), seguito dal successo de Io, Chiara e lo scuro (1982) con Giuliana De Sio, dove interpreta un portiere d'albergo che, per via della passione del biliardo, si mette in sfida contro un minaccioso individuo. Il ruolo gli far� vincere il David di Donatello e il Nastro d'Argento come miglior attore protagonista. Poi, dopo Son contento (1983), sempre per la regia di Ponzi, decide, nel 1985, di passare dietro la cinepresa e dirigersi in Casablanca, Casablanca (1985), suo esordio registico, dove riprende e ripropone i personaggi di Io, Chiaro e lo Scuro. La pellicola � cos� gradevole e la sua capacit� di interpretazione � cos� piacevole da fargli vincere il secondo David di Donatello come miglior attore protagonista. Da questo momento in poi, la consapevolezza di poter dare il meglio della sua ironia al cinema prender� il sopravvento, cambiando il resto della sua vita.
Da Parto, si è trasferito a Roma anche perché, in questo modo, è più facile prendermi cura di lui. Posso vederlo più spesso». Caterina Balivo si commuove. Vieni da Me, Ascanio Pacelli in lacrime si racconta da Caterina Balivo: «Katia e i figli sono la mia vita» Caterina Balivo si commuove in studio Ultimo aggiornamento: 2 Ottobre, 10:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Durata: 01:00 01/10/2019 Vieni da me-Ginevra Nuti racconta l'amore e il rapporto che la lega a suo padre Francesco Nuti, di cui è tutrice da quando ha 18 anni a seguito della grave malattia che lo ha colpito
TAG: Francesco nuti Prato 60 anni
Francesco Nuti Active - 1982 - 2010 | Born - May 17, 1955 in Prato, Toscana, Italia | Overview ↓ Filmography Awards Movie Highlights Factsheet Ha iniziato a recitare a livello amatoriale quando era ancora studente. Nel 1977 si è unito al duo cabarettistico Giancattivi, con cui è iniziata la sua avventura televisiva, grazie al programma contenitore "Non stop". Dopo l'esordio cinematografico del trio nel 1982, Nuti ha deciso di proseguire per la sua strada recitando in vari film diretti da Maurizio Ponzi, che lo hanno consacrato davanti al pubblico del grande schermo. Con il suo esordio dietro la macchina da presa, "Casablanca, Casablanca" (1985), ha inaugurato il decennio d'oro della sua carriera, ricco di premi prestigiosi tra cui un Nastro d'Argento come Migliore attore. Purtroppo già nel 1995, con l'insuccesso di "OcchioPinocchio" – primo di una lunga serie –, sono iniziati i problemi di alcolismo e depressione, che lo spingeranno diverse volte a tentare persino il suicidio. Nel 2006, proprio quando sembrava finalmente pronto a riprendere in mano la sua vita, è finito in coma in seguito a una caduta dalle scale.
- Oh buongiorno bimbi - dice ad alta voce - Buongiorno - rispondono all'unisono Athina e Francesco - Oh che si fa? è tutto pronto, no?
- replica Athina spegnendo la sigaretta nella tazzina vuota di caffè. Athina che parla prima di mezzogiorno non si vedeva dalla primavera del '74, e quella non fu una bella annata. - Ma siamo proprio sicuri che vogliamo fà sta cazzata? - chiede preoccupato Francesco - Boh, per me è uguale, potrebbe essere divertente - dice Athina Il suo accento è meno marcato di quello di Francesco ma sicuramente riconducibile in due millesecondi alla Toscana. Athina è nata in un'isola greca e di questo va molto fiera. Anche se in pochi lo sanno. Forse nemmeno Francesco e Alessandro. - Ma se poi scoppia un casino e la gente ci crede, icchessifà? - - Ci costituiamo, subito, prima che ci arrestino - Athina ride. E quando Athina ride non c'è da star tranquilli. La porta dello studio B di Rai Radio2 si spalanca all'improvviso da un calcio sferzato a mò di karateka da Alessandro che ne imita anche la postura. I suoi capelli neri e mossi sono, come sempre, spettinati, porta una t-shirt slavata e il solito giubbotto di pelle consunto.