I pellegrini sono rappresentati come persone del popolo con addosso i segni della povertà e della fatica del viaggio. Caravaggio ha dipinto, realisticamente, i piedi sporchi di terra, la pelle tesa dal gonfiore, gli abiti poveri e le rughe sul volto dei due pellegrini. L'artista non trascura alcun particolare, perfino il copricapo dell'anziana è sporco e approssimato. Il suo naturalismo, che lo spinse a prendere a modello i diseredati, fu adottato anche nel rappresentare i soggetti religiosi. La Madonna dei Pellegrini, infatti, ha l'apparenza di una giovane del popolo nella quale i fedeli possono riconoscere se stessi e la loro condizione. È un'estetica molto distante da dipinti quali La Buona Ventura o i Bari nei quali sono raffigurati giovani cavalieri con abiti eleganti e preziosi. Questa concezione del sacro portò Caravaggio a dipingere opere quali La morte della Vergine e La crocifissione di San Pietro. Il colore e l'illuminazione I colori del dipinto sono terrosi e vanno dal marrone scuro all'ocra.
Una raffigurazione, dunque, realista, secondo la migliore tradizione caravaggesca, che abolisce la retorica iconografica tradizionale, mostrando una Madonna vera, calata nel mondo del reale, vicino alla gente, fra la gente, spirituale e al tempo stesso vera quanto i pellegrini prostrati di fronte a lei. Forse, quindi, proprio per questo la pala assunse fin da subito il nome di Madonna dei Pellegrini, piuttosto che l'originario Madonna di Loreto, perché è a loro che si rivolge, a tutti quei pellegrini che, spinti solo dalla fede, si inginocchiano davanti a Maria al termine del loro "viaggio". Potrebbe interessarti anche: Leggi anche: Sant'Agostino in Campo Marzio, un florilegio di opere d'arte Cappella Contarelli: un incontro ravvicinato con il genio di Caravaggio Caravaggio a Napoli: le Sette Opere di Misericordia
A Roma, più o meno da sempre, il tour caravaggesco prevede essenzialmente tre tappe fondamentali per conoscere le sue opere capitoline: Galleria Borghese, che conserva il maggior numero di dipinti; la chiesa di San Luigi dei Francesi, a pochi passi da Palazzo Madama e da piazza Navona; la chiesa di Santa Maria del Popolo, nell'omonima piazza alle pendici del Pincio. Eppure la presenza del pittore, nativo di Milano (è stato ormai dimostrato che Michelangelo Merisi nacque nel capoluogo lombardo il 29 settembre 1571 e non nel piccolo paese di Caravaggio), non si esaurisce nelle due chiese indicate e nel museo nell'omonima villa. Alle tre tele, infatti, conservate presso la Galleria Doria Pamphili, alla Giuditta e Oloferne di Palazzo Barberini, alla Deposizione di Cristo nei Musei Vaticani, al Giovanni Battista dei Capitolini e al medesimo soggetto in Palazzo Corsini si aggiunge, infine, la Madonna dei pellegrini di Caravaggio custodita, da sempre, nella chiesa di Sant'Agostino che conserva, oltre alle spoglie mortali di Santa Monica, capolavori come un Isaia di Raffaello e un altare del Bernini.
A proposito dei due pellegrini: Caravaggio ha posto grande attenzione nei dettagli e li ha dipinti con grande realismo; hanno dei vestiti rovinati e portano con loro dei bastoni che li aiutano durante i loro lunghi pellegrinaggi. Particolare dei piedi del pellegrino Guarda il pellegrino in primo piano: ha i piedi sporchi e gonfi a causa del lungo cammino che hanno intrapreso; è un particolare molto importante e che dona un accento ancor più realistico a tutta la scena. Perché Caravaggio ha posto grande cura nella realizzazione di questi due popolani? Perché simboleggiano l'ubbidienza e la fede nella religione cristiana; l'artista ha optato per questa scelta stilistica per far risaltare i valori che incarnano, piuttosto che la Vergine sulla sinistra. Secondo la tradizione, la Madonna dei Pellegrini ed il Bambino apparvero ai pellegrini che avevano intrapreso un lungo cammino e che avevano completato il giro intorno alla Sacra Casa: stando a quanto si dice, la ricompensa per i loro sforzi sarebbe stata l'apparizione della Madonna e di Gesù Bambino.
Il quadro doveva essere in loco prima del marzo 1606 (e quindi realizzata tra queste due date). La Madonna di Loreto era, nel 1600, una delle rappresentazioni più comuni nelle case popolari romane. Non stupisce quindi che Caravaggio abbia trattato questo tema in termini tutt'altro che aulici, come invece era stato Annibale Carracci a rappresentarla solo pochi anni prima. Ti è piaciuto questo post? Continua a seguirci sulla pagina Facebook, su Instagram, Twitter o Pinterest per restare sempre aggiornato sulle novità di Rome Sweet Rome Guide! Annibale Carracci, Madonna di Loreto, chiesa di Sant'Onofrio al Gianicolo, Roma Bibliografia essenziale: GREGORI Mina, Caravaggio, Milano: Electa, 1994 DANESI SQUARZINA Silvia (a cura di), Caravaggio e i Giustiniani. Toccar con mano una collezione del Seicento, catalogo della mostra Roma, Palazzo Giustiniani 26 gennaio-15 maggio 2001, Berlino, Altes Museum 15 giugno-9 settembre 2001, Milano: Electa, 2001 COLIVA Anna, Caravaggio, la Madonna dei Palafrenieri, Milano: Silvana Editoriale, 2003 LONGHI Roberto, Caravaggio, ed.
Particolare dei piedi della Vergine Nel Caravaggio la Madonna dei Pellegrini, viene dipinto l'esatto istante dell'apparizione: se guardi bene, sembra che la Vergine stia per toccare il terreno dopo essere scesa dal cielo, infatti, tocca la terra solo con le punte. Se sposti la tua attenzione poco più a destra della Vergine ed il Bambino, noterai che la Sacra Casa citata nella tradizione, è stata rappresentata da Caravaggio come una semplice capanna e con delle crepe vicino la porta, testimoniando che la Sacra Famiglia non ha bisogno di privilegi e beni terreni. Sai che questa povera casa assomiglia molto all'uscio di un palazzo dell'Ortaccio? E cos'è l'Ortaccio? È un quartiere formatosi durante la Controriforma in cui erano "segregate" tutte le prostitute, per cercare di arginare questo fenomeno. Collocando una scena religiosa nel quartiere delle prostitute, Caravaggio sfida ancora i canoni imposti dalla Controriforma per realizzare una scena molto più immediata, realistica e soprattutto, quotidiana.
La linea ideale che congiunge i pellegrini alla vergine Nonostante lo "scandalo" l'opera venne comunque accettata e non ripudiata. Nel 1602 Ermete Cavalletti dopo un pellegrinaggio a Loreto fa testamento dichiarando che la cappella di famiglia doveva essere risistemata e abbellita per i suoi parenti e discendenti da Caravaggio, lì vuole essere seppellito. Chiede perciò a Caravaggio di rappresentare la Madonna di Loreto. Oltre che essere un pittore straordinario dal punto di vista tecnico, Caravaggio – cosciente della sua pittura provocatrice e rivoluzionaria – sa bene come ammaliare i propri committenti. Per avere dalla sua Ermete, il pittore non dipinge due pellegrini qualunque: il maschio è un ritratto del committente, la femmina è la sua madre anziana. La posizione che Caravaggio sceglie per Maria richiama alla Tusnelda che si trova nel piazzale di porta romana a Firenze. Thusnelda I più maliziosi la interpretano come quella tipica delle prostitute che accoglievano i clienti col piede alzato.
L'area era nota con il nome Gera d'Adda ed era un crocevia di saccheggi, lotte sanguinose, scorribande di compagnie di ventura. Entrare in possesso di queste terre significava controllare in campo militare ed economico le popolazioni delle pianure bergamasche e cremonesi. Da qui le lotte, gli assedi, le stragi. Solo sotto il dominio degli Sforza Caravaggio conobbe un periodo di relativa pace. Rimarrà Stato di Milano fino all'unità d'Italia, passando alla provincia di Bergamo nel 1861. Così disse la Vergine a quella donna povera: «L'altissimo onnipotente mio Figlio intendeva annientare questa terra a causa dell'iniquità degli uomini, perché essi fanno ciò che è male ogni giorno di più, e cadono di peccato in peccato. Ma io per sette anni ho implorato dal mio Figlio misericordia per le loro colpe. Perciò voglio che tu dica a tutti e a ciascuno che digiunino a pane ed acqua ogni venerdì in onore del mio Figlio, e che, dopo il vespro, per devozione a me festeggino ogni sabato. Quella metà giornata devono dedicarla a me per riconoscenza per i molti e grandi favori ottenuti dal Figlio mio per la mia intercessione».
Ti piace questo post? Continua a seguirci sulla pagina Facebook, su Instagram, Twitter o Pinterest per restare sempre aggiornato sulle novità di Rome Sweet Rome Guide! I rifiuti che subì erano sempre legati alla presentazione dei Santi in sembianze umili e popolari, in atteggiamenti poco consoni all'idealizzazione richiesta dalla religione cristiana, privi dei supporti architettonici che avrebbero dovuto nobilitare la scena. La visione di Caravaggio, che partiva proprio dalla visione pauperistica della riforma voluta dal Concilio di Trento, appariva però inaccettabile. La Madonna di Loreto fu accolta dal popolo con " estremo schiamazzo " secondo quanto riportato dal Baglione, da intendersi in senso niente affatto positivo. Nella prima cappella della chiesa di Sant'Agostino alla man manca fece una Madonna di Loreto ritratta dal naturale con due pellegrini, uno co' piedi fangosi, e l'altro con una cuffia sdrucita, e sudicia; e per queste leggierezze in riguardo delle parti, che una gran pittura aver dee, da' popolani ne fu fatto estremo schiamazzo Giovanni Baglione, Le vite de pittori, scultori, architetti ed intagliatori.