Schönberg riceve, infatti, qualche lezione di armonia e contrappunto da A. von Zemlinsky, ma il suo apprendistato musicale è disordinato, tanto che, raggiunta una certa maturità, si definirà autodidatta e violoncellista dilettante. Nel 1895 Zemlinsky lo fa assumere come direttore della corale dei metallurgici di Stockerau, permettendogli così di lasciare la banca. Due anni dopo l'esecuzione di un suo Quartetto in re maggiore e dei Due Lieder op. 1 ottengono vivi consensi. Le prime composizioni importanti di Schönberg nascono nel 1999 sotto l'influsso di Wagner e Strauss: il poema sinfonico Verklärte Nacht op. 4 (Notte trasfigurata) ispirato a una poesia di R. Dehmel, i Gurrelieder (I canti di Castel Gurre) che evocano la leggenda nordica di re Waldemar. In queste composizioni, nell'ambito di una fitta orchestrazione delle parti, l'armonia di evidente ispirazione wagneriana è già portata ad una estrema quanto magistrale elaborazione, fino ai limiti della tonalità. Nel 1901 sposa la sorella di Zemlinsky e si trasferisce a Berlino (1901-1903), dove ottiene una cattedra al Conservatorio Stern, grazie a R. Strauss.
Schönberg ‹ š ö ′ önberk ›, Arnold. - Musicista ( Vienna 1874 - Los Angeles 1951). Si può considerare un autodidatta, sebbene una severissima coscienza artistica e un profondo studio dei classici lo sorreggessero in tale autoeducazione. Il suo spirito inquieto lo portò ad avvicinarsi agli ambienti culturali più innovatori. Nel 1901 si recò a Berlino, dove ottenne in breve tempo un posto di insegnante al conservatorio J. Stern. Tornato a Vienna nel 1902, nel 1910 fu nominato professore di composizione alla Akademie für Tonkunst. Ma già nel 1911 ripartì per Berlino, dove si stabilì e nel 1925 ebbe una cattedra di composizione alla Kunstakademie. Toltagli nel 1933 la cattedra dal governo nazista, si trasferì negli S. U. A., dove fu prof. successivamente al conservatorio Malkin di Boston, all'università della California del Sud e in quella di California. Nel 1940 prese la cittadinanza americana; nel 1944 si ritirò dall'insegnamento. ▭ Partito da un linguaggio di derivazione wagneriana, evidente nel sestetto Verklärte Nacht (1899), nei Gurrelieder (1900-01) per soli, coro e orchestra, nel poema sinfonico Pelléas et Mélisande (1902-03), S. portò gradualmente il cromatismo wagneriano al completo abbandono delle leggi tonali.
Egli ebbe ad ogni modo tanti oppositori quanto amici fiduciosi in lui, i suoi allievi ed amici, tra cui Alban Berg (1885-1935) e Anton Webern (1883-1945), i quali adottarono a loro volta il metodo dodecafonico. Gustav Mahler, pur non comprendendo appieno il metodo di composizione di Schoenberg, lo sostenne fino al giorno della sua morte.
Egli si muoveva continuamente verso tessuti armonici completamente atonali, che lui amava chiamare col termine di " EMANCIPAZIONE DELLA DISSONANZA ", quindi le sue composizioni non sono pertanto basate sulla tonica e non presentano più la struttura gerarchica tipica del sistema tonale. Col suddetto termine ( Emancipazione della dissonanza), Schӧnberg si riferiva alla comprensibilità della dissonanza, considerata equivalente alla comprensibilità della consonanza, cioè uno stile compositivo che valorizza le dissonanze alla stessa stregua delle consonanze dello stile tonale, e rinuncia al centro tonale e quindi alla modulazione. Tra le principali composizioni scritte in questo stile ricordiamo il "Pierrot Lunaire" del 1912 che è un esempio di realizzazione del sistema dodecafonico e l' utilizzo del canto parlato. Lo Sprechgesang, o canto parlato, consiste nell'esecutore che sfiora l'intonazione della nota in una sorta di recitazione allucinata, carica di sbigottimento ed emozione. La tecnica compositiva non è ancora dodecafonica, ma atonale; per questo all'ascoltatore sembra di camminare senza un punto di appoggio.