Non si può parlare solo di spaghetti, ci sono almeno 3 diversi tipi di spaghetti a seconda del diametro: spaghettini, spaghetti classici e spaghetti grossi. A cui si aggiungono i capellini, ancora più sottili degli spaghettini e gli spaghetti quadrati, o alla chitarra, dall'aspetto squadrato anziché rotondo. In qualche regione del Sud gli spaghetti vengono chiamati maccheroni, cosa che non deve trarre in inganno dato che, invece, al Nord i maccheroni sono i rigatoni. Gli spagheti sono lunghi 25 cm, lisci e molto versatili in cucina, si abbinano bene a moltissimi tipi di sughi e condimenti, dal più semplice aglio, olio e peperoncino al più suntuoso scoglio con crostacei e molluschi. Mai e dico mai con il ragù, fa subito pensare agli stranieri turisti e neofiti. Linguine Non tutti amano le linguine poiché hanno una consistenza un po' viscida in bocca, e quindi vanno abbinate ad un condimento che riesca a sgrassarle, magari abbinandole alla buccia di limone grattugiata, oppure al pangrattato o ancora ad una granella di noci o pistacchi.
Le fettuccine sono tipiche della cucina laziale e toscana, e due sono le ricette più famose che le vedono protagoniste: le fettuccine alla papalina, con cipolle, prosciutto, panna e parmigiano, e le fettuccine Alfredo, semplicemente con burro e parmigiano. Reginette o Mafaldine Le reginette sono un formato di pasta tipicamente campano, anche se i grandi marchi industriali le hanno fatto poi conoscere in tutto il resto d'Italia. Sono così chiamate in onore della Regina Mafalda di Savoia e sono una sorta di fettuccine con i bordi zigrinati come a voler replicare una corona regale, appunto. In famiglia da me non c'era venerdì a pranzo che le reginette non venissero servite con il sugo di tonno, ma si abbinano bene anche ad altri condimenti, come un sugo alle verdure, tendenzialmente rossi, fatti con passata di pomodoro, altrimenti risulterebbero troppo asciutte. Ziti Confesso che trovo gli ziti un formato di pasta difficile da mangiare, sono come degli enormi bucatini, con un buco centrale più grande e che generalmente vengono spezzati prima di immergerli in acqua bollente.
Sono molto apprezzati dai bambini e vengono impiegati anche per creare timballi di pasta al forno. Alcune ricette tipiche della cucina partenopea li vede impiegati anche in zuppe e minestre. Gramigna La gramigna è un formato di pasta tipico dell'Emilia Romagna, spesso chiamata anche "paglia e fieno" per via del fatto che ha due colori, giallo che quella classica, di semola di grando duro e verde per quella che contiene anche gli spinaci nell'impasto. La ricetta tipica della granìmigna è con il ragù di salsiccia. La gramigna è composta da tanti "vermicelli", passatemi il termine, lunghi pochi centimetri e così chiamata perché ricorda la forma del seme della pianta di gramigna. Fusilli I fusilli, in alcune zone chiamati anche eliche, sono un formato di pasta attorcigliato su se stesso, simile a delle viti. In passato venivano prodotti a livello artigianale attorcigliando l'impasto attorno ad un filo di ferro e in alcune zone della Campania ( Gragnano) e del Molise vengono ancora fatti così.
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tipi di pasta lunga tipi di pasta corta Si fa presto a dire pasta... Ma di che formato di pasta abbiamo voglia oggi? E quanti tipi di pasta esistono? Sembra una banalità, ogni formato di pasta è fatto con gli stessi ingredienti e con la stessa tecnica di produzione, eppure noi italiani siamo molto esigenti e fantasiosi. Ci stanchiamo di mangiare le penne due giorni di seguito, scegliamo sempre gli spaghetti per abbinarli al sugo con le vongole, optiamo per le pipette quando abbiamo il sugo di piselli perché ci piace che vi si infilino dentro, i bucatini rigorosamente all'amatriciana (neanche a dirlo) e le reginette con il sugo di tonno. Abbiamo i nostri capisaldi noi italiani quando si tratta di pasta. E in questo articolo ci proponiamo di fare un excursus il più completo possibile sui nomi dei vari tipi di pasta italiani, e ovviamente sulla loro descrizione, dividendoli in due sezioni: la pasta lunga e quella corta. Tipi di pasta lunga Spaghetti Non si scherza quando si ha a che fare con gli spaghetti.
Sono molto simili agli spaghetti, hanno la stessa lunghezza di 25 cm ma anziché avere la forma cilindrica hanno la sezione appiattita. A Genova, la patria che ha dato i natali alle linguine, vengono servite con il pesto, che non a caso ha quella rugosità che controbilancia la scivolosità delle linguine. Vermicelli Sempre di spaghetti si tratta, anche se i vermicelli hanno un diametro più grande, poco più di 2 mm contro i poco meno di 2 mm degli spaghetti. I vermicelli si prestano a sughi molto robusti, poiché sono più corposi, assorbono di più il sugo e mantengono bene la cottura, li vedrei bene, ad esempio, abbinati ad un ragù di selvaggina, di lepre o di cinghiale. La prima volta che i vermicelli sono apparsi in un ricettario di cucina fu nel XIII secolo, a Napoli, dove venivano chiamati "vermiculi". Fettuccine Le fettuccine sono la risposta della pasta secca alle tagliatelle, anche se appiattite e più corte delle tagliatelle, possono essere anche fatte in casa con uova e farina, come una classica pasta fresca, e in alcuni casi anche nella versione "verde" con gli spinaci.