Le due amiche, inseparabili, erano appena state a Verona per acquistare della merce per il negozio di abbigliamento per bambini Pxl che Alessandra gestiva in pieno centro ad Arzignano. Verso le 16. 20, nel tratto compreso tra i caselli di Verona Sud e Verona Est, l'auto condotta da Anna è stata tamponata violentemente da una seconda auto ed è finita nella corsia della tangenziale che costeggia l'autostrada, ribaltandosi. Al volante della seconda auto, illeso ma sotto choc, il celebre attore bellunese Marco Paolini che, interrogato dalla polizia stradale, ha ammesso le proprie responsabilità. «È stata colpa mia» ha detto l'artista (risultato negativo all'alcoltest), spiegando che ad avergli fatto perdere il controllo del mezzo, sarebbe stata una serie di colpi di tosse. Dichiarazione al vaglio della procura scaligera che aveva aperto un fascicolo iscrivendo Paolini nel registro degli indagati con l'accusa di lesioni stradali gravissime. Ma ora, con la morte della donna, il quadro accusatorio nei confronti dell'attore è destinato ad aggravarsi: il pm Elisabetta Labate, non appena ricevuta la notifica del decesso, riformulerà l'accusa contestando l'omicidio stradale.
24 Settembre 2019 Jolefilm sfoglia l'Album dei suoi XX anni Quasi non ce n'eravamo accorti ma sono passati vent'anni. E come si dice per i figli "ci pare ieri che…" Quella che inizia tra pochi giorni è la nostra ventesima stagione di teatro, di cinema, di progetti e vorremmo che fosse l'occasione per sfogliare insieme il nostro Album di famiglia, parlare del valore della cultura, di quello che abbiamo fatto e di quello che vorremmo fare. Sarà...
L'attore non avrebbe escluso un momento di distrazione alla guida, senza tuttavia poter spiegare l'esatta dinamica che ha portato la sua vettura a tamponare la 500. Dopo l'incidente Paolini, che non avrebbe riportato conseguenze se si esclude lo stato di choc, era stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di lesioni gravissime. ANNULLATO SPETTACOLO A BOLOGNA - A seguito dell'incidente, l'attore ha annullato lo spettacolo previsto per domani sera a Bologna per "motivi di salute". Allo stesso modo, è stato cancellato anche lo spettacolo previsto a Senigallia (Ancona) domenica prossima. © Riproduzione riservata 1/2 (Ansa) 2/2 Iscriviti alla newsletter Rimani sempre aggiornato sulle notizie nazionali
Marco Paolini incidente: l'attore patteggia dopo aver causato la morte di una donna Marco Paolini ha patteggiato per un anno di carcere con pena sospesa per omicidio stradale. All'attore, che il 17 luglio scorso causò la morte di Alessandra Lighezzolo, 53enne di Vicenza, in un incidente sulla A4 verrà imposta anche la sospensione della patente per un anno. La tragedia accade in autostrada, tra i caselli di Verona Sud e Verona Est, quando la Volvo del regista bellunese improvvisamente tampona l'auto della commerciante di Arzignano. Accanto alla donna viaggia anche un'amica, rimasta ferita gravemente. Paolini si dichiarò da subito colpevole, colpevole di aver perso il controllo dell'auto a causa di un forte colpo di tosse. Marco Paolini, un anno per omicidio stradale Marco Paolini ha patteggiato all'udienza in tribunale a Verona (avvenuta oggi 14 maggio) per un anno di carcere e un anno di sospensione della patente. Dopo essere stato indagato per lesioni gravissime, grazie all'accordo tra la difesa dell'attore e il pm e in base al codice penale, che prevede la sospensione della pena in caso questa risulti essere al di sotto dei tre anni, Paolini è stato condannato ma non andrà in carcere.
«Mi avete fatto l'onore del conferimento del Pelmo d'Oro alla Cultura Alpina 2018. Mi sono sentito fiero e motivato da questo riconoscimento, ne ho ricavato impulso a continuare a occuparmi della terra dove sono nato e che mi ispira costantemente. Ho sentito questa come un'occasione in più per marcare l'appartenenza a una comunità, quella bellunese, che in tanti modi mi ha fatto negli anni sentire il suo affetto e sostegno», ha iniziato Paolini nella sua missiva. Poi un riferimento proprio alle Dolomiti da lui tanto amate. «Il mio carattere somiglia alle Alpi, nel bene e nel male. Le Crode sembrano eterne, poi un giorno un pezzo viene giù di schianto e quel che resta è diverso da prima. Uno di quegli schianti, qualche giorno fa, è successo a me, e niente è più come prima», ha aggiunto. Da qui anche la decisione di non partecipare alla cerimonia di partecipazione. Paolini ha rinunciato al Pelmo d'Oro A Paolini era stato assegnato il premio alla Cultura Alpina perché, come si legge nelle motivazioni, «nelle narrazioni della sua "tragedia dell'arte" ha riportato la lingua veneta a eccellenza espressiva.
"Per uno come lui, che ha speso l'intera carriera a sensibilizzare gli altri alla "responsabilità dell'adulto", questa è una tragedia impossibile da superare", ha raccontato al Corriere della Sera Federico Bonsembiante, storico produttore di Paolini e con la Jolefilm di molti film di Andrea Segre " A seguito del tragico incidente avvenuto martedì 17 luglio, tutti gli spettacoli teatrali previsti in questi giorni sono annullati". Dal sito della Jolefilm srl, storica casa di produzione di Marco Paolini, è apparsa una semplice riga. Nessun comunicato ufficiale, almeno per ora. Il 62enne attore bellunese è sconvolto. Non parla con nessuno. Due giorni dopo l'incidente avvenuto sull'A4, la signora Alessandra Lighezzolo è stata dichiarata cerebralmente morta. La donna viaggiava su una 500 quando la Volvo guidata da Marco Paolini l'ha tamponata scaraventando e ribaltando la Fiat con la Lighezzolo e un'amica a bordo sulla corsia della carreggiata opposta. Fin dal primo momento ai soccorritori Paolini ha detto " È stata colpa mia ".
E' morta Alessandra Lighezzolo, 53 anni di Arzignano nel Vicentino, che era rimasta gravemente ferita nel tamponamento sulla autostrada A4 di martedì pomeriggio, dall'auto dell'attore Marco Paolini. La donna è deceduta all'ospedale di Borgo Trento (Verona), dove era stata ricoverata subito in condizioni disperate. Ancora prognosi riservata, ma non è in pericolo di vita, l'amica che era alla guida, di Montecchio Maggiore. Intanto Marco Paolini fa mea culpa e parla dopo il terribile incidente. «È stata colpa mia, mi sono distratto per un colpo di tosse». Così l'attore al Corriere Veneto racconta la dinamica dello schianto che ha provocato il ribaltamento di una Fiat 500 con a bordo due le donne. Sotto choc, Paolini non ha cercato scuse ed ha ammesso le sue responsabilità: «è stata colpa mia, ho avuto una distrazione» sarebbero le parole pronunciate davanti agli agenti della Polstrada. L'incidente è avvenuto tra i caselli di Verona Sud e Verona Est, in direzione Venezia. L'attore è indagato per lesioni gravissime.
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I familiari di Alessandra Lighezzolo, la donna morta nell'incidente, rispondono a Paolini dopo un'intervista: "Doveva venire da noi" Il 17 luglio 2018 sull'autostrada A4, tra Verona Sud e Verona Est ci fu un incidente mortale che coinvolse l'attore Marco Paolini. Lo schianto provocò la morte di Alessandra Lighezzolo, 53 anni. Durante un'intervista al Corriere della Sera, Paolini ha affermato di non riuscire ancora a perdonarsi per quanto fatto e di come quella parola, omicidio stradale, sia per lui una tortura. Stando a quanto riportato dal sito, i familiari della vittima (il marito Massimo Meggiolaro e i figli Edoardo e Guglielmo, rispettivamente di ventidue e venti anni) hanno risposto all'intervista concessa dall'attore al quotidiano. Tutti hanno ammesso di non riuscire a perdonare Paolini. I figli: "Non lo perdoneremo mai" Nonostante da 11 mesi il marito di Alessandra Lighezzolo faccia fatica a leggere i giornali, perchè ancora gli ricordano quei momenti dolorosi e strazianti, l'uomo ha confessato di aver letto l'intervista di Paolini.
Era il 17 luglio quando, al volante della sua Volvo, l'attore Marco Paolini aveva tamponato una Fiat 500 con a bordo due donne. A seguito dell'impatto violento la 53enne Alessandra Lighezzolo è morta in ospedale alcuni giorni dopo. A fine luglio l'attore, indagato per omicidio stradale, avrebbe dovuto presentarsi a Rocca Pietore (Belluno) per ricevere il Pelmo d'Oro, riconoscimento che va a chi sa valorizzare la cultura alpina sulle Dolomiti Bellunesi. Al suo posto si è però recato l'amico e presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin. Lo ha fatto leggendo una lettera scritta dallo stesso Paolini in cui l'attore ha spiegato tutto il suo dolore e frustrazione per quanto accaduto. «È per me necessario tenere un profilo basso, per rispetto alle parti lese, alla mia famiglia, alla giustizia, alla dignità del mio lavoro artistico passato e futuro. Nessuno meglio della mia gente può capire come certe volte sia meglio tacere». Marco Paolini, incidente in A4: due feriti L'attore bellunese, celebre per il suo spettacolo sulla tragedia del Vajont, è stato sentito a lungo dagli agenti della Polstrada per la ricostruzione della dinamica dell'incidente e ora risulta indagato per l'ipotesi di lesioni gravissime.