I calcoli biliari sono molto più comuni nelle donne. Chetoacidosi diabetica La chetoacidosi diabetica è una complicanza grave associata al diabete mellito, in particolare a quello di tipo I, e di rado anche al diabete di tipo II. La chetoacidosi diabetica si verifica quando c'è una mancanza di insulina, necessaria per il controllo della glicemia e per regolare i livelli di energia. In questo caso, il corpo compensa all'insufficienza di energia andando a metabolizzare gli acidi grassi. Questo processo genera sempre più corpi chetonici, i quali possono causare la chetoacidosi diabetica dovuta appunto a una sovrapproduzione di chetoni, che abbassano il pH del sangue rendendolo più acido. I segni e i sintomi associati alla chetoacidosi diabetica includono: dolore addominale, dolori muscolari, sete eccessiva, minzione frequente, nausea, vomito, perdita di appetito, pressione bassa, sonnolenza o stanchezza, difficoltà respiratorie, e alito che sa di frutta matura (alito acetonemico). Febbre tifoide La febbre tifoide può causare dolore al lato destro dell'addome, sotto le coste inferiori.
Il disturbo non è continuo ma va e viene, e peggiora se si mangia determinati alimenti, come per esempio quelli piccanti. Altre possibili cause dei dolori addominali al lato destro dell'addome possono essere dovuti a un accumulo eccessivo di gas intestinale, disturbi al colon, problemi al fegato, e infezioni ai reni o al pancreas.
Altri Sintomi Può esserci febbre, in genere non elevata, associata a dolore osseo (quando sono presenti metastasi in questa sede). La colorazione giallastra della pelle, chiamata ittero, pur essendo frequente, non è costante in tutti i casi e comunque non è mai molto intensa, salvo nel caso in cui si stabilisca una compressione delle grosse vie biliari da parte di linfonodi ingrossati per l'abbondante presenza di cellule tumorali. Il ristagno di bile nelle vie biliari, infatti, provoca un rigurgito della stessa nel sangue, che da qui va alla pelle donandole il tipico colore giallo. Epatomegalia L'aumento di volume del fegato è il segno più costante del tumore: molto importante per la diagnosi è l'irregolarità del margine inferiore dell'organo, che si può palpare affondando la mano con le dita a piatto poste sul lato destro dell'addome ed andando verso l'alto, portandosi sotto le costole. Generalmente un fegato ingrossato si percepisce ben più in basso dell'ultima costola destra. La sua consistenza è dura, in genere non molto dolente.
Dottore ho un gonfiore sotto la costola destra, ….. sinistra, …. bocca dello stomaco, …. centro addome, …. basso a destra, …. basso a sinistra. E così via. E poi questo gonfiore si sposta, si riduce e poi si rigonfia. Sono queste fra le domande più ricorrenti nei consulti on line e fatte soprattutto da giovani. Qual'è la paura? Il solito tumore. Ma come si fa a pensare ad un tumore che compare e scompare, si sgonfia e poi si gonfia? E poi un tumore che si vede e si tocca dall'esterno significa che ci troviamo di fronte ad un tumore avanzato, ad un caso disperato, già in fin di vita. Ma dai, non scherziamo! La causa di questo gonfiore è una distensione parziale del colon (angolo destro, sinistro, ecc, ) determinata dal meteorismo (gas) intestinale e il meteorismo ha diverse cause, fra cui il colon irritabile, intolleranze alimentari o una eventuale disbiosi. Solitamente il controllo dell'alimentazione è sufficiente a far scomparire il …"tumore. Ovviamente, dopo un consulto gastroenterologico.