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Nella città in cui due anni fa vinse tre medaglie d'oro, la 21enne romana vuole provare a centrare il primo successo in vasca corta. Cerca gloria anche Martina Rita Caramignoli, qualificata con il terzo crono. Nei 100 dorso donne occhi puntati su Margherita Panziera (che ha fatto registrare il nuovo primato italiano) e Silvia Scalia. Tutti gli azzurri qualificati Buone notizie nei 200 stile maschili. Accedono alla finale Stefano Ballo e Filippo Megli rispettivamente con il quinto e l'ottavo tempo. Il più veloce è il britannico Duncan Scott in 1'40"92. Brillano nei 100 dorso gli azzurri, dominati dal fuoriclasse russo Kliment Kolesnikov in 49"52 e unico a scendere sotto i 50" in mattinata: Lorenzo Mora piazza la sua terza prestazione personale di sempre e nuota in 50"88 che vale il quinto tempo; il primatista italiano (49"68) e campione continentale in carica Simone Sabbioni è sesto in 50"95. Qualificazione alla finale dei 400 misti con il quarto tempo per Lorenzo Tarocchi, al debutto in azzurro.
Ma i 14'34″57 con cui ha conquistato il gradino più alto saranno sempre lì a ricordarlo. Ventidue anni da Carpi Paltrinieri alle Olimpiadi di Londra aveva chiuso "soltanto" quinto. A Rio però il nuotatore azzurro più atteso dopo Federica Pellegrini è arrivato portando al collo le medaglie conquistate nei quattro anni che hanno separato i due eventi più importanti per un atleta. Ad abbracciarlo subito dopo la vittoria è arrivato l'amico Gianmarco Tamberi che ha dovuto dire addio ai Giochi per un incidente. Del resto l'azzurro, che nuota 100 chilometri ogni settimana per allenarsi, è il detentore del record mondiale nei 1500 in vasca corta e di quello europeo in vasca lunga e ha vinto ai Mondiali di nuoto di Kazan l'anno scorso. In una intervista al aveva detto: "Sono io l'uomo da battere". E alla finale olimpica era arrivato con il primo tempo e con la consapevolezza che uno dei suoi avversari più forti, il chiacchierato cinese Sun Yang, non era andato oltre il sedicesimo tempo. L'impresa di Paltrinieri non deve far dimenticare l'altra bellissima medaglia per l'Italia.
Biografia Gregorio Paltrinieri nasce il 5 settembre del 1994 a Carpi, in provincia di Modena, figlio di Lorena, impiegata in un maglificio, e di Luca, gestore di una piscina a Novellara. Sin dai primi mesi di vita entra in contatto con la piscina, e già da bambino è un ottimo nuotatore: le prime gare agonistiche risalgono a quando ha sei anni. Le prime bracciate agonistiche Inizialmente si specializza nella rana; poi, intorno ai dodici anni, complice lo sviluppo fisico (a sedici anni sarà già alto 1 metro e 90), si converte allo stile libero specializzandosi nelle lunghe distanze (essendo troppo magro per la velocità). Iscrittosi al liceo scientifico Fanti della sua città (nonostante non ami la matematica), nel 2011 partecipa ai campionati europei giovanili di Belgrado, in Serbia, dove ottiene il bronzo negli 800 stile libero con il tempo di 8'01''31 e l'oro nei 1500 stile libero con una prestazione cronometrica di 15'12''16; qualificatosi per i mondiali di Shanghai, non riesce a superare le batterie.
Oggi, 29 luglio e domani 30 luglio 2017, saranno le ultime due giornate dei Mondiali di Nuoto a Budapest 2017. Saranno due giornate dedicate al nuoto e tra gli italiani in gara ritroveremo Gregorio Paltrinieri e Gabriele Detti che cercheranno di replicare il grandissimo successo ottenuto negli ottocento metri stile libero. Ecco allora il programma del 29 e del 30 luglio 2017. Programma Mondiali Nuoto 2017 a Budapest oggi 29 luglio 2017 Stamane la penultima giornata dei Mondiali di Nuoto 2017 a Budapest inizierà con le batterie di nuoto. Vi saranno i 50 stile libero femminile con Silvia Di Pietro e i 50 dorso maschili con Matteo Milli. Vi saranno poi i 50 rana femminili con Martina Carraro e Arianna Castiglioni e la 4×100 stile libero mixed in cui gareggerà l'Italia. Vi saranno infine le batterie dei 1500 stile libero maschili con Gregorio Paltrinieri e Gabrieli Detti, reduci da un bronzo e un oro negli 800 stile libero. Si proseguirà alle 17. 30 con semifinali e finali. In primis vi sarà la finale dei 50 farfalla femminile e poi quella dei 50 stile libero maschile.
Sempre nel 2014, dopo essere stato sconfitto ai campionati italiani da Gabriele Detti negli 800 (Detti stabilisce il record europeo della distanza), Paltrinieri si rifà nei 1500, con il nuovo record italiano della distanza, in 14'44''50. Nell'agosto dello stesso anno partecipa ai campionati europei di Berlino, dove - nella finale che lo vede finire al primo posto - stabilisce il nuovo record europeo di 14'39''93, abbattendo il primato precedente del russo Jirij Prilukov: diventa, così, il quinto nuotatore di sempre a scendere sotto i 14'40''00 nei 1500. In quella stessa manifestazione, il nuotatore azzurro si aggiudica anche la medaglia d'oro degli 800 stile libero. Alla fine dell'anno, a dicembre, poi, diventa campione del mondo dei 1500 stile libero in vasca corta nella rassegna iridata di Doha, in Qatar, con il tempo di 14'16''10, che è anche il secondo tempo mai nuotato al mondo, dietro il record dell'australiano Grant Hackett: questa volta non ci sono di mezzo squalifiche per doping.
Dopo l' oro di Simona Quadarella arrivano altre due medaglie per l'Italia. Gregorio Paltrinieri sale sul gradino più alto del podio nella finale degli 800m stile libero. Pochi minuti dopo è la volta di Federica Pellegrini che nella sua gara, i 200 stile libero, conquista l'ottavo podio mondiale di fila. Gregorio Paltrinieri: lo specialista del mezzofondo Paltrinieri era entrato in finale con il miglior tempo di qualificazione. Lui, il campione olimpico in carica dei 1500m stile libero, si riconferma tra i migliori interpreti del mezzofondo mondiale. Tre ori di fila, in tre mondiali consecutivi. «Una gara troppo veloce», aveva detto Paltrinieri prima della finale. Una specialità, gli 800m, in cui Paltrinieri non brillava come nei più lunghi 1500. E invece, il nuotatore originario di Carpi ha staccato tutti fin dall'inizio. Un distacco che non è riuscito a ricucire neanche il compagno di squadra, Gabriele Detti, campione degli 800 uscente, che si è dovuto accontentare di un quinto posto.